BENEVOLI, Antonio
Domenico Celestino
Nato nel 1685 a Castel delle Preci, presso Spoleto, da famiglia originaria di Norcia, apprese i primi rudimenti dell'arte chirurgica nella terra natale; successivamente, [...] , II, Tiguri 1777, p. 414; Ch. Girtanner, Trattato sopra le malattie veneree, IV, Venezia 1807, p. 512; S. De Renzi, Storia della medicina in Italia, V, Napoli 1848, p. 280; A. Corradi, Della chirurgia in Italia, Bologna 1871, pp. 20, 58, 70, 78, 81 ...
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ARCOLANO (Hercolano, De Arcolis), Giovanni
Mario Crespi
Nacque a Verona nel 1390-93 dal notaio Amolfo, di antichissima e nobile famiglia originaria della borgata veronese di Arcole, e dalla sua prima [...] dall'epigramma apposto in fine alla sua Practica (ediz. di Venezia del 1497) ove si dice di lui: "Ille vir famiglia adorna di marmi e dipinti.
Morì nel gennaio del 1458 a Ferrara, città della quale era cittadino onorario dal 1455 per decreto ...
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ALBERTINI, Ippolito Francesco
Maria Leuzzi
Nacque a Crevalcore presso Bologna, il 26 ott. 1662. A Bologna studiò filosofia e medicina sotto la guida di Giovanni Andrea Volpari e Marcello Malpighi, con [...] sostituire presso la sua clientela bolognese il Malpighi, trasferitosi a Roma nel 1691 in qualità di archiatra pontificio.
Ottenuta 155; E. De Tipaldo, Biografia degli italiani illustri, VI, Venezia 1838, pp. 130-132; S. Mazzetti, Repertorio di tutti ...
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Anatomia e medicina
Vena p. (o semplicemente p.), collettore venoso che convoglia al fegato la maggior parte del sangue refluente dall’apparato digerente e dalla milza. Si tratta di un tronco venoso assai [...] quali la Porta Capuana a Napoli e la Porta S. Pietro a Perugia, le p. del Sanmicheli a Verona, Venezia e in molti luoghi zone della città prendevano nome da una p. vicina (per es., a Firenze, il sesto di Porta San Piero) e p. furono dette spesso ...
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Medicina
Porzione o faccia o parete o strato che costituisce la parte inferiore di una formazione anatomica: per es., p. della bocca; p. delle fosse nasali; p. dell’orbita; p. del quarto ventricolo; p. [...] i p. dell’11° sec. nell’alto Adriatico (Pomposa; Venezia, S. Marco; Murano, S. Donato), che alternano opus sectile mosaico o di metallo (esempi in Italia: S. Miniato e Battistero a Firenze, duomo di Siena). Ne derivò, in molte regioni dell’Europa ...
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Fagioli, Massimo. – Neuropsichiatra e psicoterapeuta italiano (Monte Giberto, Ascoli, 1931 - Roma 2017). Laureatosi all’Università di Roma in Medicina e chirurgia nel 1956 e specializzatosi a Modena in [...] Neuropsichiatra, ha iniziato il suo percorso professionale nei contesti manicomiali di Venezia e Padova, proseguendolo nella clinica Bellevue di Binswanger a Kreuzlingen (Svizzera), dove ha maturato quel saldo interesse per la malattia mentale che ...
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Medico (n. Venezia, prima metà del 18º sec.). Si occupò di studî medico-legali e storici e scrisse una Dissertazione epistolica intorno al modo di ravvivare i sommersi e di giudicare fino a quando la vita [...] Dell'elettricismo: o sia delle forze elettriche de' corpi svelate dalla fisica sperimentale (1746), nel quale s'ipotizza che le particelle del fluido elettrico, come quelle dell'etere newtoniano, siano dotate di mutua azione repulsiva a distanza. ...
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Medico (Verona 1553 circa - Venezia 1604); dal 1593 preside del collegio dei medici della sua città. Sotto l'influsso delle dottrine paracelsiane prolungò l'uso in terapia dell'antimonio, di cui per primo [...] , polvere bianca, cristallina che egli chiamò "pulvis angelicus" e che è rimasta nota, fino a tempi recenti, come polvere di Algarotti. Con questa l'autore preparò delle pillole (pillole di A.), che ebbero per molto tempo larghissimo impiego ...
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Anatomista (Venezia 1681 - ivi 1737), prof. di anatomia nell'univ. di Padova (dal 1703); pubblicò importanti osservazioni anatomiche (Observationes anatomicae, 1724) sul cervello, in particolare sul circolo [...] sanguigno cerebrale, nonché sulla faringe e sulla laringe. Le tavole anatomiche, che S. aveva commissionato a G. B. Piazzetta, vennero pubblicate postume (1775) per interessamento di G. B. Morgagni. Suo figlio Pietro, anch'egli medico, ne scrisse la ...
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Anatomista (Venezia fine sec. 15º o inizio 16º - ivi 1569); insegnò anatomia a Padova. Fu anatomico di gran valore per l'accuratezza delle sue osservazioni; scrisse sulla sifilide e distinse dal grande [...] gruppo delle malattie infettive, epidermiche, comprese nel termine generico di peste, il tipo petecchiale. È autore di un importante Liber introductorius anatomiae (1536) ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...