Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] , Maria Luisa (1978), Didattica dell’italiano, Milano, Bruno Mondadori.
Ascoli, Graziadio Isaia (1967), Scritti sulla questione della lingua, a cura di C. Grassi, Milano, Silva.
Barausse, Alberto (a cura di) (2008), Il libro per la scuola dall’Unità ...
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CRESCINI, Vincenzo
Gianfranco Folena
Nacque a Padova il 10 ag. 1857 da Vincenzo ed Anna Crescini, cugini, in una famiglia di agiata borghesia con tradizioni culturali e risorgimentali legate a Iacopo [...] corso di specializzazione presso l'Accademia milanese con l'Ascoli e il Rajna, e questa esperienza rafforzò in . 83-86; G. Bertoni, in Il Libro italiano, VI (1938), pp. 299-302; A. Viscardi, in Veneto, 3 giugno 1932, e in La Cultura, s. 5, XI (1932 ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] ondeggi o manchi del tutto" (cfr. La questione della lingua e Graziadio Ascoli, in Studi manzoniani, in Opere, VIII, Napoli-Caserta 1928, p. 333). Una posizione questa ispirata a quel "pratico buon senso, da ottimo maestro di lingua" che B. Croce ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] Longobardi e prima della conquista carolingia e della discesa dei Bavari. A partire dal VI secolo, le vallate ladine appartennero alla diocesi di evidenza per la prima volta da ➔ Graziadio Isaia Ascoli nel 1873, è stata ed è ancora fortemente ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] lessicale. Tra i suffissi più ricorrenti si riscontrano:
(a) -oso / -osa: sardo foglósu «portafoglio», fangòsas «scarpe»; calabrese fumùsu «sigaro», fangùsa «scarpa»;
(b) -ólfo, definito da Ascoli (1861: 407-408) «suffisso furbesco o sfigurante o ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] a dire Rossi – Rosso (escluse quelle che dipendono da una base in -o oppure in -i come desinenza o terminazione invariabile – o un esito morfologico particolare, ad es., un nome come Giovanni, Gianni, da un toponimo uscente in -i come Ascoli), sono ...
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Per politica linguistica si intende ogni iniziativa o insieme di misure attraverso cui le istituzioni esercitano un influsso sugli equilibri linguistici esistenti in un Paese; tale etichetta ricopre in [...] il toscano come comune denominatore linguistico. Tuttavia l’intervento ascoliano non ebbe seguito immediato, e venne contraddetto da disposizioni ministeriali ispirate a un orientamento antidialettale che avrebbe raggiunto il culmine nei programmi ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] Ad adoperare per primo il termine toponomastica fu lo stesso Flechia il quale, in una lettera indirizzata a ➔ Graziadio Isaia Ascoli nel 1871, parlava di «toponomastica italiana» (Marcato 1994).
Secondo Flechia lo studio toponomastico deve seguire il ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] alcuni aspetti il più innovativo (anche per l’influenza del confinante veneto).
I tratti che, a partire dai Saggi ladini di G.I. Ascoli (1873), sono considerati come tipici delle varietà ladine e dunque anche del friulano, sono fenomeni fonologici ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] possono perdere ogni carattere di settorialità (come accadde a suo tempo a nostalgia e malinconia).
I letterati partecipano di questa disponibilità: cancro e tumore sono in Graziadio Isaia ➔ Ascoli (l’antichissimo cancro della retorica) e in Gabriele ...
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ascolano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Ascoli Piceno, capoluogo di prov. delle Marche, o di Ascoli Satriano, centro in prov. di Foggia; abitante, originario o nativo di Ascoli (Piceno o Satriano). In partic., olivo a., varietà di olivo coltivata...