Letterato (n. Ferrara - m. ivi 1576). Compose una favola pastorale, Lo sfortunato, rappresentata a Ferrara nel 1567, presente il Tasso che la tenne presente componendo l'Aminta. ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] e il racconto non turba però troppo l'impressione lirica fondamentale di "leggenda popolare" (Capuana) e s'incomincia a vedere che sotto la superficie compressa del verismo verghiano scorre una forte corrente di sentimento. Qualche volta le pagine di ...
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. Nome con cui si indica in Italia quel tipo di narrativa che nei paesi anglosassoni, dove è più largamente diffusa, si chiama science-fiction, e che consiste nello sviluppare un intreccio logico ed essenzialmente [...] ed H. G. Wells, seguiti da una folla di modesti imitatori (tra cui anche E. Salgari e A. Conan Doyle).
Oltre a mettere a fuoco la maggior parte dei temi, degli spunti, delle "trovate", dei meccanismi narrativi tipici di questo genere letterario (dai ...
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Scrittore, morto a Roma il 21 luglio 1960. Nel 1926 aveva fondato, in Roma, la rivista '900 (v. novecento: Letteratura), e nel 1930, con P. M. Bardi, la rivista di architettura Quadrante. Nominato, nel [...] formula programmatica del "novecentismo", e da compendio delle varie poetiche del B., riesce a convertirsi in effettiva magia di stile: per la quale gli antichi miti, depurati, attraverso filtri raffinatissimi, d'ogni corposità concettuale, tornano ...
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Scrittore veneziano della prima metà del secolo XVI, prelato della corte di Roma e canonico di Ceneda, ebbe amicizia con P. Bembo, con G. Della Casa e con P. Aretino.
L'opera sua principale apparve in [...] diede fama alla raccolta per una complicata questione. Come è noto, il Machiavelli, morto nel 1527, si divertì a narrare la piccante Novella di Belfagor arcidiavolo: orbene questa novella, solo con qualche lieve variante formale, apparve nel 1545 fra ...
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Poeta, nato a Fondi il 10 settembre 1903; diresse nel secondo anteguerra le edizioni di poesia della "Cometa"; collaboratore di varî giornali e riviste, si è anche occupato di arti figurative, e dal 1941 [...] forestiero, Roma 1945; Banchetto, Milano 1949; Ascolta la Ciociaria, ivi 1953). Ha anche scritto romanzi e , Venezia 1960).
Bibl.: E. Falqui, in Incontro, 20 giugno 1940; A. Bocelli, in La Nuova Europa, 3 febbraio 1946, e in Il Mondo, 15 giugno 1954; ...
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Giornalista e scrittore, nato a Trieste il 22 marzo 1880. Redattore per lunghi anni del Corriere della sera, in cui si occupò prevalentemente, con lo pseudonimo di "Pànfilo", di politica e di storia, dirige [...] autore di numerosi libri, specie narrativi, fra la storia e la fantasia, di cui particolarmente notevoli il romanzo al fronte, ivi 1946; Donna più che donna, romanzo, ivi 1946.
Bibl.: A. Bocelli, in N. Antologia, 1° dicembre 1933; G. Piovene, in Corr ...
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Letterato, nato a Fourneaux (Savoia) il 25 ottobre 1879; dal 1903 professore di letteratura italiana nell'università di Friburgo (Svizzera). Appartenne (1910) al primo Consiglio centrale del partito nazionalista. [...] di Castello 1907; La faccia che non capisce; Milano 1920), di romanzi (Il cielo senza Dio, Milano 1922; trad. fr. di A. Boulanger, Parigi nuova in G. B. Vico, Friburgo-Milano 1911; La letteratura italiana e i disfattisti suoi, Milano 1937), di ...
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Librettista e poeta satirico dialettale veneziano del sec. XVII.
È autore dei seguenti libretti d'opera, scritti per C. Monteverdi e per F. Cavalli, e tutti per i teatri di Venezia: Gli amori di Apollo [...] di Monteverdi (teatro Ss. Giovanni e Paolo, 1642); La prosperità infelice di Giulio Cesare dittatore, musica di Cavalli ( furono riuniti in un volumetto, intitolato Le ore oziose, pubblicato a Venezia per i tipi del Giuliani, nel 1656 - il Busenello ...
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Critico letterario e traduttore nato a Roma il 12 febbraio 1890. Libero docente di lingua e letteratura tedesca nel 1922, è dal 1932 titolare della stessa materia all'università di Milano.
I suoi numerosi [...] di Goethe, 1941-42; Liriche di Hölderlin, 1940), quanto studî critici (Il mito di Faust, 1924; Rilke, 1930; Lenau, 1935; La lirica di Hölderlin, 1940). L'ampiezza delle sue predilezioni letterarie è testimoniata dalla traduzione in versi dei Carmi di ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...