Scrittore (Acri 1819 - ivi 1893). Prete liberale, visse dopo il 1848 a Napoli come insegnante privato e giornalista. Nel 1860 entrò nell'insegnamento pubblico, che lasciò nel 1884, ritornando ad Acri. [...] Nel 1842 pubblicò una novella in versi, Il monastero della Sambucina, nel 1845 il poemetto Valentino; nel 1850 scrisse un dramma, Antonello capobrigante calabrese, edito più tardi: scritti ispirati a un convulso ma talvolta efficace byronismo. Ma la ...
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Scrittore francese (Bercy 1851 - Parigi 1924); nel 1879 fece parte del gruppo di Médan e per il volume delle Soirées (1880) scrisse una novella (La saignée); col romanzo Une belle journée (1881), cui seguì, [...] dopo qualche saggio drammatico di scarso rilievo, Terrains à vendre au bord de la mer (1906), il C. si rivelò scrittore originale nella tristezza del suo pessimismo rassegnato, benché la sua opera si inserisca tutta nel clima del naturalismo. ...
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Monaco benedettino (n. tra il 1090 e il 1096 - m. 1143 circa); bibliotecario dell'abbazia di Malmesbury, scrisse i Gesta regum Anglorum, ottima fonte, sino al 1128, per la storia dei regni di Guglielmo [...] I e di Guglielmo II. L'esposizione dei fatti a lui contemporanei (dal 1100 al 1142) è continuata nella Historia novella, ch'egli iniziò verso il 1140, e non poté finire di rivedere. Scrisse inoltre Gesta pontificum anglorum, le biografie di s. ...
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Frate francescano, compagno di s. Francesco stesso; personaggio, forse di fantasia, della letteratura francescana dei primi del sec. 14º, le cui vicende di uomo candido e semplice sono narrate nella Vita [...] latina esiste un volgarizzamento trecentesco (Vita di frate Ginepro) spesso accolto in appendice a edizioni moderne dei Fioretti di san Francesco. È protagonista della novella satirica in ottave Fraa Zenever di C. Porta (1811-15), dove è utilizzato ...
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Nome umanistico del pittore Jan van der Straet (Bruges 1523 - Firenze 1605); allievo di M. Frank e, ad Anversa, di P. Aertsen, partì (1545) per l'Italia e a Firenze strinse amicizia con G. Vasari e collaborò [...] Vecchio (1657-70). Risentì di Vasari e F. Salviati (Crocifissione, 1569, Ss. Annunziata; Battesimo di Cristo, 1572, S. Maria Novella; affreschi e dipinti, 1585-86, palazzo Della Gherardesca), eseguì inoltre cartoni per arazzi e disegni per incisioni. ...
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Filologo italiano (Scicli 1900 - Catania 1984); prof. univ. dal 1937, ha insegnato letteratura greca all'univ. di Genova, poi (dal 1946) in quella di Catania. Socio corr. dei Lincei (1973). Opere principali: [...] La poesia di Aristofane (1934); La novella greca (1957); Il romanzo classico (1958); Saggi sulla tragedia greca (1969); La facezia in Grecia e a Roma (1971); Intorno ai lirici greci (1972); Utriusque linguae. Studi e ricerche di letteratura greca e ...
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Poeta, letterato ungherese (Budapest 1888 - ivi 1967). Collaboratore della rivista Nyugat, è stato uno dei primi a introdurre il verso libero nella poesia ungherese (Válogatott versek "Poesie scelte", [...] utcája "Strada degli spiriti", 1948). Ha coltivato anche il romanzo (Ádvent, 1923; A feleségem története "Storia di mia moglie", 1942) e la novella (Véletlen találkrozások "Incontri fortuiti", 1948; Őszi vadászat "Caccia autunnale", 1955), rivelando ...
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Scultore (Borgo a Buggiano, Pescia, 1412 - Firenze 1462). Operoso a Firenze, collaboratore del Brunelleschi, ne tradusse i disegni in uno stile donatelliano misto a modi goticheggianti. Scolpì i lavabi [...] nella sagrestia nord (prima del 1440) e in quella sud (1443-45) del duomo, i rilievi del pulpito di S. Maria Novella (1443-48) e il busto del Brunelleschi nel duomo (1447), che è l'opera sua migliore. ...
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Scrittore (Goddelau, Darmstadt, 1813 - Zurigo 1837). Studiò medicina e scienze. Indole irrequieta, ricca di fermenti liberali e rivoluzionarî, mostrò nelle sue opere drammatiche (Dantons Tod, 1835; Leonce [...] und Lena, rappr. 1836 e Woyzeck, postumo) e nella novella ironico-romantica Lenz le sue grandi qualità, per l'estremo, a volte torbido realismo, fu da alcuni considerato un espressionista ante litteram. ...
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Nobile dalmata (Ragusa 1451 - ivi 1502), oratore diplomatico, rappresentò la Repubblica di Ragusa in Ungheria e in Sicilia. Poeta, amico di A. Poliziano, i suoi scritti, fra cui la novella Delphinus, lodati [...] dallo stesso Poliziano e da N. A. Sabellico, sono andati perduti a eccezione di un unico epigramma latino. ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...