BUONAFEDE, Appiano (al secolo, Tito Benvenuto)
Giambattista Salinari
Nacque a Comacchio il 4 genn. 1716 da Fausto, appartenente a famiglia patrizia, e da Nicolina Cinti. Fece i primi studi nella città [...] di alcune loro affermazioni avulse dal proprio contesto e pronunciate in situazioni atte a suscitare il riso. Pur lodata da contemporanei, tra i quali il Lami (Novelle letterarie di Firenze, XV [1754], coll. 360-363), la commedia del B. fu ...
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CORTI, Bonaventura
Daniela Silvestri
Nacque a Corti, parrocchia di Viano, nel territorio di Scandiano (Reggio Emilia), il 26 febbr. 1729 da Domenico e Vittoria Bondioli. Orfano ad appena undici anni, [...] di collaborazione tra l'autorità civile e quella ecclesiastica, indispensabile strumento per la novella università e per le organizzazioni accademiche reggiane a cui era fortemente legato e nelle quali ogni anno confluivano numerosi suoi professori ...
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MANZONI, Giuseppe
Piero Lucchi
Nacque a Venezia, il 2 genn. 1742, da Giacomo, "cartèr" cioè venditore di carta, e da Teresa Venanzio.
In occasione del matrimonio dei genitori del M., nel 1739, il nonno [...] e da esemplari che recano stampato il suo nome. A indurlo a scrivere erano stati l'esaltazione da parte di Chiari dei M. impraticabili la forma narrativa del romanzo e la stessa novella, riprendeva il modello antico di Teofrasto, per facilitare gli ...
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ALBERTINI, Niccolò (Niccolò da Prato)
Abele L. Redigonda
Nacque a Prato verso il 1250 da modesta famiglia ghibellina (il cui cognome è indicato variamente, dagli studiosi, in Alberti, Ubertini, Levaldini, [...] o Cancellarii) ed entrò nell'Ordine domenicano verso il 1266 a S. Maria Novella in Firenze, ove ebbe forse, come suo primo maestro, Convenevole da Prato.
Recatosi a continuare i suoi studi a Parigi (ma non fu né baccelliere né maestro in teologia ...
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AGAZZARI, Filippo (dell'Agazzaia, della Gazzaia, F. da Siena)
Agostino M. Giacomini
Nacque a Siena attorno al 1339 da Leonardo di Cola: non sappiamo il nome della madre, mentre risulta con certezza che [...] l'argomento molto scabroso il Carpellini l'aveva escluso dalla propria edizione. Così pure l'Assempro II uscì a parte, nel 1859, a Lucca, dalla Tip. B. Canovetti (Novella di una donna che fu lisciata dal diavolo, scritta da frate F. da Siena nel buon ...
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Predicatore e scrittore (Firenze 1300 circa - ivi 1357). Scrittore ascetico, compose lo Specchio di vera penitenza, ragionamenti semplici, umani, persuasivi, che spesso, secondo l'uso della predicazione [...] .
Vita
Entrò giovane nell'ordine domenicano, che nel 1330 lo mandò a studiare a Parigi. Fu poi lettore di filosofia a Pisa, di teologia a Siena e a Roma. Fatto priore di S. Maria Novella, di cui curò il compimento, divenne vicario della diocesi di ...
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Teologo (Firenze 1240 circa - ivi 1319), domenicano; discepolo di Tommaso d'Aquino a Parigi (1269), priore e lector del convento di S. Maria Novella, fu autore di trattati teologici, etico-politici (De [...] bono pacis, De bono communi), ed etico-economici (De peccato usure). Particolare rilievo vi assume l'applicazione dell'aristotelismo politico alla funzione civile del comune ...
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Apostolo e autore del Vangelo che nelle edizioni della Bibbia precede sempre gli altri tre. Circa la personalità di M. abbiamo notizie molto scarse. Dal Nuovo Testamento si desume solo che egli aveva un [...] del Regno dei cieli o della Chiesa: esso è l'unico a riferire in maniera precisa l'istituzione della nuova società cristiana, fondata su esigenze individuali e sociali che scaturiscono dalla Buona Novella o messaggio di Gesù. Papia, cui fanno ...
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Nome di varie sante e beate.
1. Agnese, santa; vergine romana, martire di epoca incerta, venerata già nei primi decenniî del sec. 4º, della seconda metà del quale è la celebre epigrafe metrica di papa [...] nel monastero delle suore del Sacco a Montepulciano, a 15 anni, con dispensa papale, fondò e resse un monastero a Proceno; tornata dopo il 1306 a Montepulciano, vi fondò il nuovo monastero domenicano di S. Maria Novella, di cui fu superiora fino alla ...
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Nella teologia cattolica, «il piano secondo cui Dio ordina la creatura razionale al conseguimento della vita eterna» (s. Tommaso). Nessuno è escluso dalla beatitudine eterna senza sua colpa, poiché Dio [...] destinare la salvezza soltanto a un certo numero di uomini e non a tutti.
Nella teologia contemporanea (sia protestante sia cattolica), la p. viene vista come parte della buona novella. K. Barth, per es., precisando la dottrina della doppia p. (alla ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...