Famiglia di origine romana discendente da Elio Galdo, tribuno militare di Pompeo Magno, passata con Druso Germanico in Svevia, donde la Casa de Waldi si diramò in Italia nei conti Gualdi di Rimini e Vicenza, [...] Procida iunior e il loro amore fu narrato in una novella del Boccaccio. Si imparentarono con gli Aragona per le nozze S. Stefano, Cameriere segreto di vari papi e Senatore di Roma. A Vicenza Stefano nel 1532 ospitò l’Imperatore Carlo V e fu nominato ...
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Scrittore francese (Saint-Maur-des-Fossés 1903 - Parigi 1923). Artista precocissimo, è ricordato per due romanzi dallo stile misurato e dalla classica armonia: Le diable au corps è un libro fermo, conciso, [...] Le bal du comte d'Orgel è stato ripetutamente accostato a La princesse de Clèves di Madame de La Fayette. pochi altri testi, si ricordano il lavoro teatrale Les pélicans (1921), la novella Denise (post., 1926) e i Deux carnets inédits (post., 1925). ...
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Poeta, commediografo e narratore francese (Parigi 1810 - ivi 1857). Temperamento brillante, ironico e sentimentale, le grandi liriche di M. rendono come poche il fremito della passione d'amore e i capolavori [...] sua vocazione poetica. Legatosi a Ch.-E. Nodier, A. de Vigny e Ch.-A. Sainte-Beuve, esordì a vent'anni con i Louison (1849, in versi), Carmosine (1850, tratta da una novella di Boccaccio), Bettine (1851). Graziosi i racconti Histoire d'un merle ...
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Nome con cui è noto lo scultore e architetto Bernardo Gamberelli (Settignano 1409 - Firenze 1464), fratello di Antonio. Nella sua opera, in cui appare la piena coscienza delle nuove forme fiorentine, [...] caratteri persistono nelle altre opere scultorie di R.: dall'Annunciazione di S. Lorenzo a Empoli (1447) alla tomba della beata Villana (1452-53) in S. Maria Novella, ecc. L'architettura, che nella sua produzione scultorea è una componente essenziale ...
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Scrittore, antropologo, educatore e uomo politico brasiliano (Montes Claros 1922 - Brasilia 1997). Personalità poliedrica e indipendente, ha dato un contributo rilevante, culturale e progettuale, in ciascuno [...] foreste del Brasile centrale e in Amazzonia, che lo portò a convivere con alcuni popoli indigeni: i Kadiwéu, cui dedicò la (1981; trad. it. 1983), sulla classe contadina brasiliana, la novella fantastica Utopia selvagem (1982; trad. it. 1987) e il ...
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Nadia Verdile
Scrittrice italiana (Palermo 1887 - Pistoia 1944). Nacque da Gaetano, maestro elementare e poi ispettore scolastico, e da Gaetana Valenza Trajna, di nobile e decaduta famiglia di Prizzi. [...] essere conosciuta dal grande pubblico. All'età di 22 anni cominciò una fitta corrispondenza con G. Verga, e continuò a pubblicare racconti: la novella Luciuzza uscì nel 1914 in «Nuova Antologia», La Mèrica fu pubblicata nel 1912 su «La Donna» e vinse ...
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Scrittore francese (Caen 1919 - Parigi 2017). Autore dalla prosa essenziale e suggestiva in cui il tema dei ricordi - quelli autobiografici e quelli di una intera generazione di intellettuali, e allo stesso [...] Vita e opere
Trascorsa l'infanzia e l'adolescenza a Pau, si trasferì a Parigi, dove partecipò alla Resistenza e divenne poi è fatta forse ancora più suggestiva e varia nelle raccolte di novelle: Une maison place des fêtes (1972); Le miroir des eaux ...
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Nadia Verdile
Scrittrice e giornalista italiana (Caltanissetta 1867 - ivi 1958). Elvira Fortunata Maria Giuseppa Mancuso Lima nasce a Caltanissetta il 15 dicembre 1867 da Giuseppe, avvocato, e Rosa Rocchetti. [...] scritto da altri. Comincia a scrivere nel 1898, collaborando per la rivista «Cornelia», con la novella Storia vera. Nei cose fatali e necessarie, ordinate dalla natura e da Dio». Novelle, raccolte di poesie, articoli per riviste e giornali, e un ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1811 - Sachsenhausen, Francoforte sul Meno, 1878). Novelliere, drammaturgo, pamphlétaire, nel 1835 divenne uno degli esponenti più in vista del movimento rivoluzionario imperniato [...] an eine Narrin (1832), considerazioni varie porte in forma di novella, cui fece seguito il più distaccato romanzo Maha-Guru, l'allora celebrata Uriel Acosta, 1847). I suoi romanzi erano destinati a fare epoca, ma non tanto per ciò che l'autore vi ...
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Critico letterario italiano (Torino 1937 - ivi 2006). Ordinario di letteratura italiana all'Università di Torino, ha dedicato i suoi studi a temi quali la novellistica del Cinquecento, la letteratura nel [...] Cellini, 1977; A chiarezza di me: D'Annunzio e le scritture dell'io, 1993; Dalla parte dell'io. Saggi sull'autobiografia, il diario, le lettere e le interviste nella letteratura del Novecento, 2001), sul romanzo e la novella (Struttura e sintassi del ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...