Pittore e architetto (Sansepolcro 1536 - Firenze 1603), allievo di A. Bronzino e B. Bandinelli. Il riferimento all'arte fiorentina del primo Cinquecento e l'influsso degli Zuccari furono fondamentali per [...] Vaticano (nel Casino di Pio IV e al Belvedere), e poi a Firenze, produsse opere di una singolare tendenza arcaizzante, caratterizzate da semplicità , S. Croce; Resurrezione di Lazzaro, 1576, S. Maria Novella; Visione di S. Tommaso, 1593, S. Marco). Un ...
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Famiglia fiorentina, le cui prime notizie risalgono a un Alamanno Oricellario (sec. 13º). Radunata una vasta fortuna con l'industria della lana, la famiglia R. acquistò grande fama per le cariche politiche [...] cappella del S. Sepolcro e la facciata della chiesa di S. Maria Novella; i figli di Giovanni, Bernardo (Firenze 1448 - ivi 1514), e di un trattato sulle antichità di Roma, De urbe Roma (a lui si debbono i famosi Orti Oricellari); e Pandolfo (v.), e ...
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Pittore (Firenze 1503 - ivi 1572). Fu allievo di Raffaellino del Garbo, poi del Pontormo, del quale risentì profondamente l'influsso (e con il quale collaborò negli affreschi delle ville medicee di Poggio [...] d'altare (Risurrezione della figlia di Giairo, Firenze, S. Maria Novella; Cristo al Limbo, Uffizi) e degli affreschi (cappella di presentazione dei personaggi (Lucrezia e Bartolomeo Panciatichi, Uffizi; A. Doria, Brera; Eleonora di Toledo, Uffizi, ...
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Trovatore catalano (n. fine del sec. 12º - m. nel secondo decennio del 13º), vissuto presso varie corti di Spagna e di Provenza, più a lungo presso Ugo di Mataplana, barone di Cerdagna e vassallo di Pietro [...] Aragona. Oltre ad alcune liriche (si ricorda Paciéncia a l'amor) e a un trattato grammaticale in prosa intitolato Rasós de trobar, l'altro deplora la decadenza della poesia; il Castia-gilós, una vera e propria novella in versi composta dopo il 1214. ...
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Scrittore antillano di lingua nederlandese (Bonaire 1902 - Amsterdam 1981). Studiò medicina ad Amsterdam dove esercitò la professione per trasferirsi poi a Curaçao (1948). Dal 1950 si dedicò alla politica [...] nei Paesi Bassi. Suo capolavoro si può considerare la novella Mijn zuster de negerin (La mia sorella negra, 1934 . si è dedicato anche alla poesia: Bekentenis in Toledo (Confessione a T., 1945), Navrante zomer (Estate straziante, 1945), De Afwezigen ...
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Scrittore tedesco (Magdeburgo 1796 - Düsseldorf 1840). Volontario nella campagna di Francia del 1815, percorse quindi la carriera della magistratura. Fu promotore di una riforma del teatro, che voleva [...] Irrgarten der Metrik umhertaumelnde Kavalier (1839), diretta contro A. von Platen. Compose inoltre drammi storici (Trauerspiel il vertice della sua opera. Un piccolo capolavoro è la novella lirica rusticana Oberhof, che fa di lui il primo grande ...
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Scrittore tedesco (Obersalzbrunn, Slesia, 1858 - Schreiberhau, Breslavia, 1921), fratello di Gerhart. Studiò filosofia e scienze naturali, dapprima a Jena, dove fu allievo di Haeckel, quindi a Zurigo, [...] scrisse Die Metaphysik in der modernen Physiologie (1893), opera assai ambiziosa non portata a compimento. Al pari del fratello, iniziò come naturalista (con la novella Der Sonnenwanderer, 1891, e col dramma Marianne, 1894), per passare all'intimismo ...
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Scrittrice (Nancy 1695 - Parigi 1758). Divisa da un marito grossolano e brutale, visse qualche tempo con la marchesa du Châtelet, l'amica di Voltaire, e fu accusata a torto di aver sottratto una copia [...] di La Pucelle di Voltaire stesso. Esordì in letteratura nel 1745 con una mediocre novella, ma le sue Lettres d'une Péruvienne (1747), nel genere delle Lettres persanes di Montesquieu, piene di descrizioni scintillanti e di sentimentalismi, ottennero ...
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Morvillo, Candida. – Giornalista italiana (n. Sorrento 1974). Editorialista di Rizzoli Corriere della Sera Mediagroup, ha lavorato, tra l’altro, a Vanity Fair, A, Oggi e Il Mattino. Ha vinto, nel 2006, [...] Rizzoli come miglior giornalista under 35 per la carta stampata e le agenzie. È stata direttrice del settimanale di cronaca rosa Novella 2000, dal 2008 al 2011, e fino al 2008 era stata condirettore del settimanale Visto. Appare spesso in programmi ...
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Letterato e scrittore tedesco (Münsingen, Württemberg, 1902 - Marburgo 1944). Al pari di E. Bertram e di F. Gundolf, fu a lungo prossimo a S. George, continuando sempre a reclamare per il poeta una missione [...] letzte Lied (1933), Mein Anteil (1938), Terzinen der Nacht (1941), Die Lebenszeiten (1942). Ha scritto anche il romanzo Der Lampenschirm aus den drei Taschentüchern (1940) e ha lasciato la novella Hieronyma (1954) e il dramma Die Gefangenen (1948). ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...