Negli anni Venti del Novecento, l’aggettivo inglese progressive (latinismo entrato nella lingua attraverso il francese nel XV sec.) cominciò a essere adoperato in ambito musicale, e in particolare in riferimento [...] a noi». L’uomo non è più solo, ma la compagnia non gli dà sollievo:Fate cerchio intorno ai fuochi prestopresto con le pietre, presto,che siamo pronte taglienti e aguzze:altre mani uccideranno e ci sarà più cibo.Ma la voglia di fuggire che mi porto ...
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Il mare, e soprattutto un mare “chiuso” e popolato di isole come Il Mediterraneo, è da sempre luogo di comunicazione e di contatti, sin dall’antichità. Con le navi viaggiavano le merci, più e meno preziose, [...] potevano giungere da una sponda all’altra del Mediterraneo, portate dalla viva voce umana o dalle “mute” raffigurazioni dipinte sui vasi. Non stupisce, allora, che un pettorale bronzeo – rinvenuto a Samo, nel tempio di Hera, e risalente all’ultimo ...
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L’attualità del grande Luigi Nono ne fa una delle voci più autorevoli nel panorama musicale di oggi. La sua famiglia e l’ambiente in cui è nato hanno giocato un ruolo decisivo. Il padre ingegnere, uomo [...] attraverso una dilaniante scomposizione in fonemi» (Moppi 2024:107).Attinse gradualmente a scritti basati sulla lotta e sul sacrificio, la speranza e la pace, cercando di portare la sua musica fuori dalle sedi istituzionali e dalle sale da concerto ...
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Il primo capitolo, Come nasce un linguista, si legge tutto d’un fiato e così, pagina dopo pagina, quelli successivi. Come un romanzo che fatalmente tiene incollato il lettore dall’inizio alla fine, la [...] suoi studi non sarebbero stati gli stessi.Era stato infatti già Cesare Segre a metterlo sulla strada della testualità a metà degli anni Settanta, portandoloa spostare l’attenzione sul ricevente piuttosto che sull’emittente dell’atto comunicativo.Con ...
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L’uso della musica in modo terapeutico, iatromusica, si basa sulla convinzione che questa arte eserciti sulla natura umana una straordinaria influenza. Nelle prime civiltà la guarigione passava attraverso [...] lembo d'Italia. In una birreria sulla strada chiamata fatalmente "On the road". I ragazzi della birreria mi portarono alle tre di notte a un ritrovo con anziani e giovani che si accanivano sui tamburelli [...] Era un rito estremamente dionisiaco. Una ...
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Da qualche giorno su molti giornali italiani campeggia il nome di Zeus in riferimento all’anticiclone africano che ha portato nel nostro Paese un caldo anomalo per la stagione invernale: «Previsioni meteo, [...] Zeus domina sulla Lombardia» (corriere.it, 26.1.24); «Ostia, folla in spiaggia per il caldo: l'anticiclone Zeus porta la primavera a gennaio» (ilmessaggero.it 27.1.24). Molti ricorderanno quando nel 2012, per la prima volta in Italia, i mass-media ...
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Per la stesura di questo breve articolo, mi sono aggrappato a due specifiche frasi che mi hanno fatto da guida nell’elaborazione del mio pensiero e che hanno definito anche il titolo dello stesso. Cercherò [...] Jung.Amando però tutto ciò che è lo studio della lingua e dell’etimologia, decisi di andare un po’ a fondo della questione, cosa che mi portòa considerare due parole spesso usate come sinonimi – concreto e reale – come due elementi che si trovano in ...
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Ritirarsi dal mondoHikikomori è una parola di origine giapponese composta dai verbi hiku (‘tirare indietro’) e komoru (‘essere dentro’) ed è usata per indicare un giovane o una giovane che sceglie di «condurre [...] una possibile conseguenza dell’isolamento, non una causa». Questo fraintendimento rischia di generare confusione, portando erroneamente a identificare l’hikikomori esclusivamente con un/una dipendente dal digitale. Se così fosse, il termine ...
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Domenico AdrianoAnna saRoma, Edizioni Il labirinto, 2023 Da tempo sostengo, e non sono l’unico, che la principale tendenza della poesia italiana novecentesca, compresa probabilmente quella dei primi decenni [...] delle persone care: «Quale la differenza / fra te e me / quale tra la vita e la morte / ti porto fiori, ne sei contento / ma li lasci sulla tomba / a chi passa, perché tu / vieni in me con me al paese […]».Anche le cose, gli oggetti della nostra ...
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C’è un male incurabile che ci sta invadendo ammalandoci un poco alla volta. Non è fisico, tangibile, per quanto sul corpo sovente si ripercuota. Più sociale, verrebbe da dire, umano: parliamo di quel lento [...] in qualche modo («Non si vivrà più assieme. / Solo che questi anni qui passati a non scusarmi / tra le vie che portanoa Roma e a Reggio / purché mi diate i soldi / – con quanti strati di ironia sto parlando?»).Dove andiamo?Non da meno è Nibali ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...
(ted. Köln) Città della Germania (995.397 ab. nel 2007) nel Land Nordrhein-Westfalen. Sorta in un punto di convergenza di varie strade, sulla sinistra del Reno, a partire dalla fine del 19° sec. si è espansa anche sulla destra, inglobando parecchi...
(fr. Marseille) Città e porto della Francia meridionale (839.043 ab. nel 2006; 1.480.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), sul Mediterraneo, all’estremità orientale del Golfo del Leone; capoluogo del dipartimento Bouche-du-Rhône....