Architetto e scultore (Burgos 1495 circa - Granada 1563); figlio di Gil. Completò la sua formazione con un soggiorno in Italia, dove recepì, oltre ai modi della tradizione fiorentina quattrocentesca, le [...] col Bambino in gloria nel duomo. Dal 1519, nuovamente a Burgos, lavorò nella cattedrale, fondendo il sentimento classico della Juan de Alava, 1529-49) e soprattutto a Granada, dove dal 1528 portòa termine la costruzione di S. Jerónimo e progettò ...
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Pittore italiano (Venezia 1919 - ivi 2006). Formatosi da autodidatta, nel 1942 aderì a Milano al movimento di Corrente. Dopo aver preso parte attiva alla Resistenza, fu, nel 1946, tra i promotori del Fronte [...] R. Guttuso, impegnandosi in una ricerca astratta che lo portòa unirsi al gruppo degli Otto pittori italiani (1952-53 chiesa di S. Lorenzo). Docente presso la Sommerakademie für bildende Kunst a Salisburgo (1965-73) e, dal 1975 al 1986, all'Accademia ...
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Famiglia di scultori e architetti di origine catalana, attivi prevalentemente a Madrid e a Salamanca nei secc. 17º e 18º. Gli esponenti più significativi sono i fratelli José Benito, Joaquín e Alberto, [...] detto del Cristo delle Battaglie. Alberto (n. Madrid 1676 - m. 1750 ?), successore di Joaquín nella cattedrale di Salamanca, portòa termine il coro, il tabernacolo dell'altare maggiore e la sagrestia, sensibilmente accordata con il carattere gotico ...
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Pittore e scultore (Orani 1911 - Long Island, New York, 1988). Formatosi all'Ist. per le industrie artistiche di Monza (1931-36) con M. Marini, G. Pagano e E. Persico, realizzò decorazioni per varie esposizioni [...] di astrazione formale non esente da implicazioni simboliche e culturali. La collaborazione con Le Corbusier e E. Saarinen lo portòa considerare in particolare la scultura in rapporto all'architettura, e ad inventare anche la tecnica del sand casting ...
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Orafo, pittore su vetro, intagliatore e incisore svizzero (Solothurn 1485 circa - Basilea 1527 o 1528). Fu avviato probabilmente all'arte orafa dal padre a Solothurn ma una vita vagabonda, legata spesso [...] a bande mercenarie, lo portòa Strasburgo, a Zurigo e a Basilea, dove ottenne dal 1511 la cittadinanza; partecipò ancora con i lanzichenecchi alla campagna di Digione (1513), alle battaglie di Marignano (1515) e di Bicocca (1522). Di G. ci rimangono ...
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Pittore e disegnatore per xilografie (Norimberga 1480 circa - Nördlingen 1539 o 1540). La sua formazione a Norimberga nella cerchia di A. Dürer, del quale portòa termine l'altare della Passione (1505, [...] anche con il gruppo di artisti che, guidati da A. Burgkmair, disegnavano per incisioni destinate all'imperatore Massimiliano ( Theuerdank, Weisskuninig, Triumphzug). Dal 1515 a Nördlingen, quale pittore della città, eseguì pitture ...
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Architetto e scultore (Firenze 1579 - ivi 1675). Fu allievo di L. Cigoli e G. Caccini, col quale collaborò nella chiesa della Ss. Annunziata (cappella di S. Sebastiano, 1606-07). Attivo anche in altre [...] città toscane (Volterra, Prato, Pisa, ecc.), fu la personalità più rilevante a Firenze per oltre cinquant'anni: portòa compimento o modificò varî edifici, religiosi e civili, e progettò palazzi, tra i quali spiccano per novità costruttiva quelli ...
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Pittore (Firenze 1483 - ivi 1561), figlio di Domenico. Formatosi nella bottega paterna a fianco dello zio David, guardò inizialmente all'arte di Piero di Cosimo e di fra Bartolomeo. Fondamentale fu poi [...] l'ascendente di Raffaello, che lo portòa forme più bilanciate e classiche: Madonna in trono fra i ss. Francesco e Maria Maddalena (1503, Firenze, Accademia); Incoronazione della Vergine (1504, Parigi, Louvre); Andata al Calvario (Londra, National ...
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Architetto (Venezia 1675 circa - Roma 1759). Forse scolaro di C. Fontana, collaborò con lui a Roma all'ampliamento dell'ospizio di S. Michele a Ripa. A Pietroburgo dal 1719, portòa termine i padiglioni [...] Monplaisir, Marly ed Ermitage a Petergof (od. Petrodvorec), lasciati incompiuti nel 1719 da A. Le Blond. In Russia cominciò altre costruzioni (castello di Katarinenthal presso Tallinn, ecc.) e diede progetti non eseguiti. Tornato a Roma, vi ampliò, ...
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Pittore italiano (Zurigo 1899 - Gualtieri 1965). Autodidatta, il più noto dei naïf italiani, intorno al 1930, incoraggiato dallo scultore M. Mazzacurati, si dedicò a raffigurare soprattutto animali feroci [...] con colori violenti, segno anche della sua fragilità psichica, che lo portòa essere più volte ricoverato nell'istituto neuropsichiatrico di Reggio nell'Emilia. ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...