Grammatico greco (2º sec. a. C.), capo della scuola di Pergamo. Si diede soprattutto all'esegesi omerica con questioni storiche, mitologiche, geografiche oltre che di critica del testo, subendo l'influsso [...] dava maggior valore alla logica dell'uso e alla stilistica che non alla morfologia e alla sintassi. Portò anche a Roma (forse intorno al 169 a. C.) il suo insegnamento; gli Scipioni aderirono alle sue idee. I suoi numerosi discepoli continuarono l ...
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(gr. Λίχας) Mitico compagno di Eracle, a cui portò la tunica bagnata del sangue di Nesso, datagli da Deianira. Appena l’ebbe indossata, Eracle, folle di dolore, afferrò L. per un piede e lo scagliò in [...] aria; L. cadde nel mare Egeo, dove fu trasformato in pietra (dando origine alle isole Licadi) ...
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Scrittrice italiana (Roma 1914 - Rapallo 1998). O. si affidò sempre alle sollecitazioni del mondo esterno, di un realtà con cui si è sentita eternamente «in polemica», in un bisogno estremo di sincerità. [...] (Corpo celeste, 1997). O. lavorò inoltre alla revisione di uno dei suoi più significativi romanzi, Il porto di Toledo, la cui nuova edizione apparve a pochi giorni dalla morte. Di poco successiva è la pubblicazione di altri testi poetici, che erano ...
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Scrittore e scienziato, nato a Torino il 16 febbraio 1891, morto a Ivrea il 25 gennaio 1948. Nel 1914 si laureò in ingegneria nel Politecnico torinese. Per varî anni insegnò balistica all'Accademia di [...] del Demiurgo (Torino 1948), il B. vagheggiò sempre questo miraggio, che non portò mai a personalizzazioni di sorta o a sistemi d'ordine pratico, pur partecipando attivamente alla vita politica come giornalista (diresse dal 1945 la Nuova Stampa ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] . L’impero di Roma realizza il télos del mondo antico e, nell’atto stesso, lo dissolve. Apre così le portea una nuova religione, il cristianesimo, che è fondamentalmente antipolitica ponendo «il sommo bene nella umiltà, abiezione e nel dispregio ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] aveva avuto violenti scontri - si accusò come mandante, ma il clamore del fatto e il clima di generale conflittualità portaronoa vedere, dietro il sicario, Cosimo de' Medici.
La situazione cambiò radicalmente quando, il 7 settembre, Cosimo e i suoi ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] proprio suddito in antagonismo col papa, il C. decise di abbandonare Chiavenna e di trasferirsi a Ginevra, tramite certamente il Porto, chiamato a insegnare nella maggiore istituzione universitaria riformata, e vi si trattenne dal 1564 al 1566 circa ...
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DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] di grammatica e retorica per il notariato con un impegno che significava piena adesione alla cultura unianistica e che lo portò giovanissimo a disporre di una biblioteca valutata in 30 fiorini nel 1427 e in 40 nel 1430 (Arch. di Stato di Firenze ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] S. da C., in Arch. stor. lomb., s. 2, III [1886], pp. 91-112), il C. accenna anche a una sua raccolta di epigrafi, che probabilmente egli non portò mai a termine, e ad un'opera sulla cavalleria, cui lavorava, che non ci è pervenuta, ma che era forse ...
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AMMIRATO, Scipione
Rodolfo De Mattei
Nacque a Lecce il 7 ott. 1531 da distinta famiglia, che vantava nobili origini toscane. Dopo essere stato a Brindisi, da giovinetto (1545), per studiar retorica, [...] non èaffatto da escludere che egli preferisse altresì mettere la sua indubbia esperienza di sagace genealogista a servizio delle casate toscane, avendo a immediata portata di mano i necessari elementi di studio. Certo, dal 1580 al 1582, egli si diede ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...