CESARINI, Virginio
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1595 in una famiglia di antica nobiltà: il padre Giuliano era ducadi Civitanova, la madre Livia era figlia di Virginio Orsini. Giovanissimo fu mandato [...] Venni per alloggiar dal signor don Virginio due giorni - scriveva il Ciampoli a Galileo il 31 dic. 1616 - e la cortesia di questo Signore essi lasciar viva testimonianza dell'ossequio e riverenza ch'io porto alle virtù eminenti" (ibid., XIII, p. 88). ...
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ANILE, Antonino
Luigi Ambrosoli
Nacque a Pizzo di Calabria (Catanzaro) il 20 nov. 1869 da Leoluca e Amalia Tozzi. Seguì i corsi di medicina all'università di Napoli, dove si laureò nel 1894 e dove prese [...] in carica fino all'ottobre; in quel torbido periodo della vita politica italiana non fu, però, possibile all'A. portarea compimento la sua riforma, le cui finalità riassunse poi nella prefazione alla sua raccolta di scritti d'argomento scolastico ...
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PIGNOTTI, Lorenzo
Valeria Tavazzi
– Nacque il 9 agosto 1739 a Figline Valdarno, quintogenito del mercante Santi e di Margherita Curlandi (prima di lui erano nati nel 1729 Maria Antonia, nel 1731 Domenico, [...] prestigio: partecipò, anche se non in veste ufficiale, all’ambasciata mandata da Ferdinando III a Napoleone per tentare di dissuaderlo dall’occupazione del porto di Livorno nel giugno del 1796; rimase in Toscana anche quando fu occupata dai francesi ...
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BONFINI (Bonfinius, de Bonfinis), Antonio
Gerhard Rill
Nacque a Patrignone (Ascoli Piceno) nel dicembre 1427 o nel 1434, da Francesco (o Pierfrancesco) di Achille, appartenente a una famiglia, locale, [...] anche senza il consenso del sovrano, gli sopravvenne un nuovo colpo apoplettico che lo portò poco dopo alla morte (nel 1502, o all'inizio del 1503; secondo altri, nel 1505) a Buda, dove fu sepolto nella chiesa di S. Margherita. Nel 1927 gli fu eretta ...
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CAPRIN, Giulio
Francesco Del Beccaro
Nacque a Trieste il 22 marzo 1880 da Enrico, impiegato, e da Emilia Maffei. Emigrata la famiglia in Toscana, e rimasto poco dopo orfano del padre e in precarie condizioni [...] Un incarico giornalistico di propaganda lo portò nel 1917 a Ginevra, dove fu redattore del di Fiume" nell'opin. pubblica triestina, in Fiume, VI (1958), 1-2, pp. 61-73; A. Meoni, G. C., in Nuova Ant., aprile 1960, pp. 515-20; M. Moretti, Il ...
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Zavattini, Cesare
Cristina Jandelli
Soggettista e sceneggiatore, scrittore e giornalista, nato a Luzzara (Reggio Emilia) il 20 settembre 1902 e morto a Roma 13 ottobre 1989. Con il suo lavoro complessivo [...] , lo portò alla scoperta del mestiere dello scrittore di cinema, che volle poi distinguere nel differente statuto autoriale da accordare al soggettista (ideatore di storie originali) e allo sceneggiatore (partecipe, secondo la prassi italiana, a un ...
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CIPOLLA, Arnaldo (pseud. Arci; Sirio)
Francesco Dragosei
Nato a Como il 26 sett. 1877 da Antonio, professore di lettere e provveditore agli studi, e da una nobildonna piacentina, Giulia Bracciforti, [...] arrivò precedendo di molte ore gli altri inviati. Nel 1910 passò a La Stampa di Torino, rimanendovi fino al 1914, Erano gli anni fino al 1922. Scoppiata la prima guerra mondiale si portò nel Belgio invaso dalle truppe germaniche, quindi sul fronte ...
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CIAMPOLI, Domenico
Giorgio Patrizi
Nacque da Emesto e da Antonietta De Simone ad Atessa (Chieti) il 23 ag. 1852. Compì i primi studi a Chieti, frequentò quindi il liceo classico a Vasto, a Sulmona e [...] all'epopea antica e recente degli slavi, dei nordici..." (Narratori dell'Abruzzo e del Molise, a cura di G. Titta Rosa - G. Porto, Milano 1971, p. 3).
A testimonianza di questa sua molteplice attività resta un notevole numero di scritti, tra i quali ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] di onor, di vertute», Canz. CLIV, vv. 12-13).
Fu però a fine Settecento e per tutto l’Ottocento che i potenziali espressivi della litote e nel suo celebre “San Martino del Carso” (in Porto sepolto):
di tanti
che mi corrispondevano
non mi è rimasto
...
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BELLONCI, Goffredo
Arnaldo Bocelli
Nato a Bologna il 5 sett. 1882 da Giuseppe, ordinario di embriologia e istologia in quella università, e da Argia Facchini che morì dandolo alla luce, a sei anni rimase [...] o estetizzante tendeva a diventare "estetica", e a puntualizzarsi in giudizi di valore - il B. portò, sebbene al con i quali entrò in aspre polemiche. Non che egli non giungesse a una discriminazione della poesia dalla non-poesia: ma sempre per la ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...