Patriota e scrittore (Coperchia, Salerno, 1765 - Napoli 1821); militante dell'ala giacobina, partecipò alla congiura napoletana del 1794 e dovette perciò riparare in Francia. Arruolatosi nell'armata d'Italia, [...] sull'istruzione (1809) miranti a una riforma scolastica che nel 1812, preposto alla direzione dell'istruzione pubblica napoletana, poté tradurre in atto. Conservò la carica sotto i Borboni; la rivoluzione del 1820 lo portò al parlamento, di cui fu ...
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Scrittore tedesco (Poserna, Weissenfels, 1763 - Teplitz 1810). Rimasto assai presto orfano di padre, trovò protettori che gli consentirono di studiare; ma, iscritto a Lipsia alla facoltà di teologia, fu [...] spinsero alla fuga, inizio d'una vita oltremodo avventurosa, che lo portò fra l'altro (1802) in Sicilia. Personaggio singolare, trasferì nei suo carattere e fu tra i primi viaggiatori a interessarsi non solo alle bellezze paesaggistiche e artistiche, ...
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Letterato (Ferrara 1504 - ivi 1573). Dapprima professò medicina e filosofia; poi lettere a Ferrara, Mondovì, Torino e Pavia. Fu uno dei maggiori assertori dell'aristotelismo letterario: propugnò un teatro [...] a Seneca nelle sue nove tragedie, tra cui più famosa è la prima, l'Orbecche. In esse, poeticamente mediocri, il G. portò sopra una nave dal sacco di Roma: due di esse offrirono a Shakespeare le trame dell'Otello e di Misura per misura. Scrisse anche ...
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Luís 〈lu̯ìš〉, Augustina Bessa. - Scrittrice portoghese (Vila Meã, Oporto, 1922 - Porto 2019). Assai sensibile alla tematica femminile, si è distinta per il suo stile prosastico, caratterizzato dall'alternarsi [...] ; trad. it. 1989); la trilogia As relações humanas (1965-66) e i due della serie A Bíblia dos pobres (1967-70); Crónica do Cruzado Osb (1976); As Fúrias (1977); A corte do Norte (1987); Eugénia e Silvina (1989); Vale Abraão (1991); As terras do risco ...
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Menestrello francese, autore del Roman de la Violette che narra dell'innocenza riconosciuta di una donna, amica fedele di Gerardo di Nevers, calunniata da un cavaliere sleale. Per convalidare la sua accusa, [...] che la dama ha sulla sua persona e che egli era riuscito a scoprire con un sotterfugio. Il motivo conduttore del poema, finito amorose derivate dai canzonieri del tempo. G. de M. portò avanti l'incompiuta continuazione che del Perceval di Chrétien de ...
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Scrittore portoricano (Aceituna, Moca, Porto Rico 1905 - Carolina, Porto Rico, 2005). Fin dal primo romanzo, La llamarada (1935) dimostrò interesse per i problemi dei lavoratori e la sorte del proprio [...] ) è l'isola e protagonisti tutte le classi sociali. L'unica eccezione è rappresentata da El laberinto (1959), che trasferisce l'azione a New York. Riunì i suoi lavori sino ai primi anni Sessanta in Obras completas (2 voll., 1962-63). Tra gli scritti ...
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Scrittore italiano (n. Roma 1957). Dopo aver conseguito il dottorato in Lettere moderne a Parigi, è stato lettore di italiano presso la facoltà di Filosofia di Zagabria (1995-97) e ha insegnato all’Università [...] precoce, 1986), raccolte di poesie (tra le altre, Il porto delle navi che volano, 2001) e saggi (si ricordano in (2011) sono i suoi ultimi romanzi, a cui hanno fatto seguito le raccolte di racconti ...
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Critico svedese (Kristianstad 1883 - Copenaghen 1961), autore di saggi e studî: Romanen och prosaberättelsens historia i Sverige intill 1809 ("Il romanzo e il racconto in Svezia fino al 1809", 1907), Essayer [...] rappresentante di quella critica accademica che, pur sensibile al biografismo di Sainte-Beuve, sostanzialmente discende dall'idealismo tedesco. E l'adesione a certe correnti della cultura tedesca dell'Ottocento portò il B. ad abbracciare il nazismo. ...
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Poeta, narratore e saggista (Fiume 1909 - Torino 1995). Prof. di lingua e letteratura ungherese all'univ. di Torino, ha pubblicato l'antologia Lirica ungherese del '900 (1962) e tradotto i principali poeti [...] libro dei labirinti. Storia di un mito e di un simbolo, 1967; Beszélgetés a Sátánnal "Conversazione con Satana", 1985; In cattività babilonese, 1987) e nella narrativa (Il porto dell'aquila decapitata, 1969), S. ha espresso un vivo interesse per la ...
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Poeta tedesco (Melrichstadt, Baviera, 1539 - Heidelberg 1602). Negli anni 1560-64 fu a Vienna, dove cantò in latino le lodi dell'imperatore Ferdinando e del suo successore Massimiliano II, ricevendone [...] in compenso il titolo nobiliare. Diede poi inizio a una vita errabonda, che fra l'altro lo portò negli anni 1568-70 a Ginevra, dove aderì al calvinismo. In Italia negli anni 1577-80 e quindi ancora in Francia e in Inghilterra, dal 1586 fino alla ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...