Pseudonimo dello scrittore finlandese Aleksis Stenvall (Nurmijärvi 1834 - Tuusula 1872). Portò la giovane letteratura del suo paese a un alto livello europeo, rivelando con la sua arte tutto un mondo nazionale, [...] ricco di motivi fantastici e di contenuto poetico e umano. Suo capolavoro è considerato il romanzo Seitsäman veljestä ("I sette fratelli", 1870). Scrisse poi i lavori drammatici Kullervo (1864), Nummi ...
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Scrittore francese (Parigi 1803 - ivi 1871). Direttore della Revue de Paris (1830-33), scrisse in collab. con Balzac e Ph. Chasles i Contes bruns ... par une tête à l'envers (1832). Portò anche a termine [...] alcuni romanzi di Balzac rimasti incompiuti: Le député d'Arcis (1854); Le comte de Sallenauve (1855); La famille Beauvisage (1855); Les petits bourgeois de Paris (1856-57). Meno interessante la sua abbondante ...
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Rocha, Luis Miguel. – Scrittore e giornalista portoghese (Porto 1976 - Mazarefes 2015). Autore e produttore televisivo, ha raggiunto notorietà mondiale con la sua opera prima letteraria, O último papa [...] indaga sulla morte di papa Giovanni Paolo I, cui hanno fatto seguito Bala santa (2007; trad. it. 2007), il cui nucleo tematico è l’attentato a Giovanni Paolo II, e A filha do papa (2013; trad. it. 2014), centrato anch’esso sui segreti del Vaticano. ...
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Personaggio letterario, protagonista di tre romanzi (Aventures prodigieuses de Tartarin de Tarascon, 1872, Tartarino di Tarascona; Tartarin sur les Alpes, 1885, Tartarino sulle Alpi; Port-Tarascon, 1890, [...] Porto Tarascona) dello scrittore A. Daudet (1840-1897).
Tartarino, meridionale spaccone, bugiardo e fantasioso, conquista la gloria per le imprese (tutt'altro che straordinarie, ma che egli riesce a far passare per tali) che compie in Africa, ...
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(gr. Νῖσος) Mitico re di Megara, figlio del re attico Pandione; eroe eponimo del porto di Megara, Nisea. Aveva un capello purpureo a cui era legato il destino suo e della città; la figlia Scilla glielo [...] recise, per amore di Minosse, re di Creta, che assediava Megara. Alla caduta della città N. si uccise e fu mutato in avvoltoio; Scilla, respinta da Minosse, si gettò in mare e fu trasformata in un airone ...
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Pseudonimo dello scrittore ebreo Shālōm Ya῾ăqōb Abramovič (Kopyl, Minsk, 1837 circa - Odessa 1917). Scrisse in ebraico e in yiddish una serie di romanzi e novelle sulla vita degli Ebrei russi: Masā῾ōt [...] Binyāmīn ha-Shĕlīshī ("I viaggi di Beniamino III", 1896). Portò un vigoroso impulso alla formazione della prosa ebraica moderna, nonché alla creazione di uno stile denso e sobrio, atto a rispecchiare il pensiero e la vita contemporanea. ...
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Pittore e letterato (Breda 1677 - L'Aia 1747); dipinse quadri con fiori e frutta, alla maniera di Van Huysum; autore di De Leevens-Beschryvingen der nederlandsche konst-Schilders en konst-Schilderessen [...] ("Biografia degli artisti e delle artiste olandesi", 3 voll., 1729; 4º vol., post., 1769), in gran parte plagio del Groote Schougurgh di A. Houbraken: la sua letteratura libellistica lo portò in prigione, dove morì. ...
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(gr. Μαχάων) Mitico figlio di Asclepio, fratello di Podalirio con il quale portòa Troia 30 vascelli dalle città tessaliche di Tricca, Itome, Ecalia. Medico insigne, guarì la ferita di Telefo, di Menelao [...] ferito da Pandaro, ma fu ferito egli stesso da Paride. La guarigione più celebre fu quella di Filottete. Morì ucciso da Euripilo, figlio di Telefo, o da Pentesilea ...
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Letterato brasiliano (Pôrto Alegre 1902 - Rio de Janeiro 1970), prof. di teoria letteraria nelle università brasiliane. Scrisse saggi di acuta critica letteraria (Machado de Assis, 1935; À sombra da estante, [...] 1947) e numerose liriche di impronta modernista (Ilusão querida, 1923; Coração verde, 1926; Poesias, 1957; A forma secreta, 1966; No tempo da flor, 1966). ...
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Umanista inglese (m. Wells 1498). Studiò a Ferrara con Guarino Veronese e divenne uno dei suoi più dotti discepoli. Ebbe cariche ecclesiastiche e diplomatiche. Gli sono ascritte varie opere: Orationes [...] elegantes; Rhetorica; Dialectica; Carmina; Epistolae. Portò in patria dall'Italia molti libri che arricchirono biblioteche di Oxford. ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...