Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La genetica nel Novecento
Mauro Capocci
Alessandro Volpone
La riscoperta delle leggi di Mendel e lo sviluppo della genetica agraria
Le leggi di Mendel furono menzionate in Italia per la prima volta [...] un colpo di mano di aggiudicarsi la prima cattedra di genetica medica all’Università di Roma, un progetto poi portatoa termine nel 1958 con la creazione dell’Istituto Mendel con i finanziamenti del Vaticano, e le cui principali ricerche riguardarono ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] microscopiche che la morfologia determinò lo sviluppo ulteriore della storia evolutiva nella botanica e portò ‒ con l'introduzione dei metodi sperimentali ‒ a risultati considerevoli come, per esempio, la scoperta da parte di Wilhelm Hofmeister dell ...
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Testamento biologico
Ignazio R. Marino
Claudia Cirillo
Detto anche testamento di vita, dichiarazioni o direttive anticipate di trattamento, è un documento scritto, redatto da una persona in condizioni [...] rappresentante che, in caso di necessità, si assuma la responsabilità di essere l’interlocutore dei medici per portarea compimento le dichiarazioni anticipate. In Germania il testamento biologico non è stato ancora oggetto di una normativa specifica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La medicina medioevale e la scuola salernitana
Piero Morpurgo
L’eredità antica
La medicina medioevale eredita la tradizione dei testi ippocratici e galenici, che viene integrata dalla circolazione di [...] essa. Infatti, nella storia dell’università napoletana affiorano quei contrasti antichi che avevano portato l’inglese Gervasio di Tilbury (1152 ca.-1220 ca.) a osservare nei suoi Otia imperialia (1211) come nei bagni termali di Pozzuoli, costruiti ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della farmacologia
John Mann
Lo sviluppo della farmacologia
All'inizio del XX sec. medici e chirurghi avevano a disposizione [...] il più diffuso medicinale di prescrizione. Il primato gli fu poi portato via dalla ranitidina della Glaxo, che era due volte più era di sicuro praticata in Mesopotamia e in Assiria fin dal 5000 a.C., e i principî attivi, la morfina e la codeina, ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Epidemiologia
Alessandra Parodi
Paolo Vineis
Epidemiologia
Il termine epidemiologia rimanda all'antico significato di epidemia, ossia [...] nel 1855). L'osservazione di 'grandi numeri' di casi di febbre tifoide prima e di colera in seguito aveva portato Budd a formulare l'ipotesi secondo cui l'acqua aveva un ruolo centrale nella trasmissione delle malattie da un individuo all'altro e ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Anatomia
Giuseppe Ongaro
Anatomia
Anatomia animata
Le ricerche anatomiche del Cinquecento, sostituendo alle antiche conoscenze sulla struttura [...] delle nozioni morfologiche per la soluzione di problemi fisiologici. La conoscenza particolareggiata della struttura del corpo porta necessariamente a concepire in un modo nuovo e più aderente alla realtà le singole funzioni fisiologiche. Nella ...
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Genetica molecolare
Maurizio Chiurazzi
La genetica molecolare è la disciplina scientifica focalizzata sullo studio della struttura e sulla funzione dei geni a livello molecolare. In particolare, la [...] , ha iniziato lo studio delle sequenze dei genomi. Grazie alle ricerche precedenti, che avevano portato alla decifrazione del codice genetico universale, era infatti aportata di mano la decifrazione di tutti i geni contenuti in ogni genoma studiato ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Strumentazione medica
James M. Edmonson
Strumentazione medica
Prima del XIX sec., le tecnologie e gli strumenti erano poco, o per nulla, utilizzati nel processo di diagnosi [...] esempio, dipendeva chiaramente dall'abilità del medico e non fu perciò considerato una minaccia né si ritenne potesse portarea una diminuzione dell'importanza dell'arte clinica; esso quindi fu accolto e assimilato nella pratica medica più facilmente ...
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LOMBROSO, Cesare (Ezechia Marco, detto Cesare)
Giuseppe Armocida
Terzo dei sei figli di Aronne e di Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita di stretta osservanza religiosa, [...] 1858 con una tesi sul cretinismo in Lombardia. Tornato a Verona, allo scoppio della seconda guerra d'indipendenza, attraverso la Svizzera, si portò in Piemonte e nel maggio 1859, dopo avere superato a Genova gli esami per la conferma della laurea nel ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...