WILBRANDT, Adolf von
Emma Mezzomonti
Poeta e scrittore tedesco, nato il 24 agosto 1837 a Rostock, ivi morto il 10 giugno 1911. Figlio d'un professore d'università, studiò filosofia a Berlino e a Monaco, [...] seguirono più tardi biografie di Hölderlin (1870) e di F. Reuter (1890). In mezzo a una molteplice attività pubblica e giornalistica, W. portòa termine il romanzo Geister und Menschen (1864), che rispecchia la viva partecipazione dell'autore alle ...
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Scrittore inglese (Berkhampstead, Hertfordshire, 1904 - Vevey 1991). Valendosi efficacemente della tecnica del moderno romanzo del brivido e dell'avventura (H. James, J. Conrad) e di quella cinematografica, svolse [...] del male, quella religiosa (cattolica) e quella naturale. L'orrore per un mondo senza Dio e senza grazia lo portòa esplorarne gli aspetti più squallidi e desolati; i suoi personaggi sono uomini predestinati, attratti fatalmente dal male verso cui li ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] poesia simbolista, segnata e posseduta dalla morte. Secondo noi, fu la lettura dell'opera già citata di Morasso che portò Marinetti a rompere definitivamente e apertamente con il simbolismo e ad accettare i prodigi tecnici della realtà moderna.
b) Il ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] guidati da idee e da un concetto dell'arte non più che affini soltanto, sostanzialmente indipendenti, ogni teoria mirava sempre aportar chiarimento e ad aiutare il loro lavoro di romanzieri. Errate che potessero o possano apparire le loro teorie, o ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] ricevuto la visita di un Pietro physicus che gli avrebbe parlato di alcuni suoi codici greci, che poi gli portòa vedere, assieme a una raccolta di monete antiche. Si trattava di testi che il Traversari non conosceva: il De toto medicinae corpore ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] con la quale la visse – l’incalcolabile vantaggio di avere aportata di mano l’imperatore e, con esso, una città destinata a spostare più vicino a casa il baricentro dell’impero26.
Costantinopoli culla della dinastia costantiniana
Costantinopoli ...
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L’Oratio ad sanctorum coetum
Un imperatore cristiano alla ricerca del consenso
Roberto Cristofoli
L’Oratio ad sanctorum coetum1, giuntaci nei manoscritti col titolo Βασιλέως Κωνσταντίνου λόγος ὅν ἔγραψε [...] 257, in cui l’oratore afferma di essere stato testimone oculare del fulmine che incendiò il palazzo di Diocleziano, portanoa presumere un’età non più giovane dell’oratore stesso. Il che va nello stesso senso delle altre affermazioni che sono ...
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Illuministi Italiani: Introduzione
Franco Venturi
L'Italia più arcaica, il Settecento delle antiche repubbliche, dei vecchi ducati, dello Stato pontificio e delle isole mediterranee: questa è la realtà [...] recitato prima di lui. Eppure - e proprio questo è importante - un tormento nuovo rode dall'interno quest'uomo e lo portaa tentare di riformare le forme e la sostanza della vita politica alla quale egli partecipa, lo spinge ad abbattere l'intera ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] della vista, impedendogli la lettura, gli fece sentire l'infelicità in modo "assai più tenebroso", e lo portòa "riflettere profondamente" e a provare "l'infelicità certa del mondo, in luogo di conoscerla" (Zibaldone, 143-144).
La nuova conversione ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] .
Si pensi che cosa questo significhi per un poeta dai sensi ormai tediati e viziati dalle innumerevoli intonazioni che portavanoa mutevoli trattamenti del testo; il quale ne usciva, per le mani di tanti compositori mediocri e minori, per così ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...