Scrittore danese (Strøby, Storstrøm, 1909 - Copenaghen 1955). Maestro elementare dal 1931 al 1945, esordì, nella linea del realismo sociale, con i romanzi Nu opgiver han ("Ora ci rinuncia", 1935) e Kolonien [...] ("La cooperativa agricola", 1937). L'esperienza della guerra e della Resistenza lo portòa interrogarsi sulla responsabilità del singolo e sulla necessità di un nuovo impegno etico e religioso; si fece allora portavoce, sulla rivista Heretica, di una ...
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Scrittore romeno (Paşcani 1880 - Bucarest 1961). Autore fecondissimo, in una lingua fluida e musicale, che portò alla perfezione la tradizione narrativa moldava, ha raccontato, in oltre cento libri di [...] "; Dureri înăbuşite "Dolori soffocati"; Crâşma lui moş Precu "L'osteria di zio P.") fino alla trilogia di romanzi a sfondo storico Fraţii Jderi ("I fratelli J.", 1935-1942), avventure di pastori, cacciatori, pescatori, contadini, gente di villaggio ...
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Scrittore francese (Bordeaux 1886 - Parigi 1925). Legato alla Nouvelle revue française (della quale avrebbe assunto la direzione nel 1919), vi pubblicò dal 1909 saggi di notevole acume critico su scrittori, [...] , 1947). Testimonianze preziose sulla sua personalità e sul travaglio spirituale che lo portò ad avvicinarsi alla fede cattolica sono emerse dalla pubblicazione delle note di diario (À la trace de Dieu, 1925; Carnet de guerre, 1929) e dei carteggi ...
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Scrittore tedesco (Budapest 1878 - Monaco di Baviera 1962). Orientato dapprima alla carriera scientifica, si dedicò ben presto alla letteratura, ottenendo largo successo, anche sul piano internazionale, [...] insieme a radicali critiche, in particolare per la sua concezione del mondo che lo portò ad accostarsi al nazionalsocialismo e in seguito ad aderirvi senza riserve. La sua è una "metabiologia", cioè una visione biologico-naturalistica che combatte ...
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Poeta e romanziere francese (Vichy 1881 - ivi 1957). Collaboratore della Nouvelle revue française, della Revue de Paris e del quotidiano argentino La Nación, cofondatore di Commerce (1924), aderì alle [...] ai circoli letterarî d'avanguardia, in cui portò un gusto affinato dalla conoscenza delle letterature antiche e moderne, uno spirito creativo tendente all'estetismo e all'ironia (come nel suo capolavoro: A.-O. Barnabooth. Ses oeuvres complètes, 1913 ...
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Pittore e scrittore portoghese (São Tomé 1893 - Lisbona 1970), noto anche come Almada-Negreiros. Iniziò come grafico partecipando alla prima esposizione del Grupo de Humoristas Portugueses (1911); nel [...] affreschi per le stazioni marittime (1940-48). L'attenzione per le soluzioni del cubismo, del futurismo e dell'orfismo portò la sua ricerca alla semplificazione geometrizzante delle forme fino a giungere, intorno al 1957, al limite dell'astrattismo. ...
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Scrittore statunitense (La Junta, Colorado, 1935 - Eugene, Oregon, 2001). Laureatosi all'università di Stanford, svolse attività di consulenza psichiatrica in un ospedale militare. A questa esperienza [...] uso di droghe psichedeliche. Di questo periodo è Sometimes a great notion (1964), che racconta la drammatica vicenda agricoli del nord-ovest, la cui stesura portò K. a viaggiare fino a New York dove conobbe J. Kerouac, A. Ginsberg e T. Leary. La sua ...
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Poeta (Verona 1751 - ivi 1812), fratello maggiore di Ippolito. Ardente e irrequieto, ebbe vita avventurosa e battagliera. Avendo fervidamente aderito alle idee rivoluzionarie, andò esule a Parigi nel 1793; [...] austro-russa lo portò di nuovo a Parigi, dove fu sospettato di cospirazioni antinapoleoniche. Tornato a Milano, fu , Donna Caritea regina di Spagna, Cincinnato), da lui pubblicate a Milano nel 1804-05 col titolo di Componimenti teatrali (4 voll ...
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Pseudonimo del drammaturgo e poeta italiano Alessandro Orengo (Pavullo nel Frignano 1922 - Genova 2010). Di professione magistrato, F. è stato autore di numerosi testi teatrali, in cui si manifesta una [...] spiccata tendenza a una drammaturgia di forte impegno civile e di riflessione storica: Ifigenia non deve morire (1963); Il processo di Savona (1965); Cinque giorni al porto (in collab. con L. Squarzina, 1969); Discutendo di Solženicyn (1974); ...
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Filologo e critico letterario (Pietroburgo 1890 - Gurzuf, Crimea, 1957); fece parte del Circolo linguistico di Mosca. Esperto delle letterature russa e francese, portò nello studio delle lettere rigore [...] scientifico unito a larghezza di vedute e felicità d'intuito critico. Tra le sue opere: Russkoe stichosloženie edizioni critiche dei maggiori scrittori russi (da Dostoevskij a Ostrovskij e Gončarov, da Del´vig a Kol´cov), ma soprattutto di Puškin, di ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...