GALLACCINI (Gallacini), Teofilo
Fabio Cosentino
Figlio di Claudio e di Eufrasia d'Ansano Molandi, nacque a Siena il 22 sett. 1564. Fu avviato allo studio della grammatica e della retorica dai padri [...] porto, tra cui alcuni antichi come quello di Claudio a Ostia, ricavato da una moneta (c. 27r), convinto che nessuno, neanche V. Scamozzi nella sua - R.B. Saint Jones, The diary of Alexander VII, in Römisches Jahrbuch für Kunstgeschichte, XV (1975 ...
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FELICE, Matteo
Gennaro Toscano
La prima opera documentata di questo miniatore napoletano attivo tra il 1467 e il 1493 è il ms. Pal. lat. 1740 della Biblioteca apost. Vaticana, contenente il De consolatione [...] della biblioteca dell'Escorial (Pächt-Alexander, 1970). È stato, infine, collegato a questo gruppo il Boezio della ), pp. 69-97; A. Perriccioli Saggese, I codici miniati, in Insediamenti verginiani in Irpinia, a cura di V. Pacelli, Napoli 1990, ...
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BORDON (Bordone), Benedetto
Myriam Billanovich
Nato a Padova intorno al 1450 da modestissima famiglia - sarto il nonno, barbieri il padre Baldassarre e un fratello -, fu uomo di varia cultura e multiforme [...] des Poliphilo, Strassburg 1904; Prince d'Essling [V. Masséna], Les livres à figures vénitiens de la fin du XVe siècle et in Commentari, XIX (1968), pp. 268-272; J. J. G. Alexander-A. C. de la Mare, The ital. manuscriptsin the Library ofMajor J.R. ...
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MAUSOLEO
L. Vlad Borrelli
Colossale monumento sepolcrale di Mausolo (377-353 a. C.), satrapo della Caria, elevato al centro della città di Alicarnasso. Iniziata, o forse solo progettata, durante la [...] affidato il lato principale del monumento, quello orientale (v.). A lui (o alla sua officina) è attribuito dai . von Chr., Francoforte s. M. 1938; E. Buschor, Mausollos und Alexander, Monaco 1950; P. E. Arias, Skopas, Roma 1952. Sull'architettura: ...
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JACOMETTO Veneziano
Alessandro Serafini
Ignoti sono il luogo e la data di nascita di questo artista, il cui nome è stato tramandato da due sole fonti: la lettera di Michele de Placiola a Ermolao Bardelino [...] T. Frimmel, Bemerkungen zu J. V., in Studien und Skizzen zur Gemäldekunde, II (1915-16), pp. 16-18; A. Ravà, Il "Camerino delle pp. 29 s.; O. Pächt - J.J.G. Alexander, Illuminated manuscripts in the Bodleian Library, Oxford, II, Italian school ...
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MAINERI, Giovanni Francesco
Federica Veratelli
Nacque a Parma da Pietro, pittore (atto notarile del 1503, in Franceschini, p. 479: "Ioanne Francisco de Mainerii de Parma filio quondam Magistri Petri [...] nn. 136 s.; R. Longhi, Officina ferrarese (1934), in Edizione delle opere complete, V, Firenze 1956, pp. 44, 46, 55, 63 s., 67, 103-105, 117 ), a cura di J.J.G. Alexander, Munich-New York 1994, pp. 82 s., n. 25; A. Franceschini, Artisti a Ferrara ...
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Amiatinus, Codex
L. Speciale
Manoscritto decorato della Bibbia, di origine inglese, appartenuto alla basilica romana di S. Pietro; databile ante 716, venne probabilmente realizzato verso la fine del [...] 1977, pp. 24-25, tav. 48.
J. J. G. Alexander, Insular Manuscripts from the 6th to the 9th Century (Survey of Manuscripts Illuminated in the British Isles, 1), London 1978, pp. 32-35.
A. Momigliano, s.v. Cassiodoro, in DBI, XXI, 1978, pp. 494-504.
J. ...
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Agostino di Canterbury, Santo
L. Speciale
Primo vescovo d'Inghilterra, morto nel 604. Al nome di A. è tradizionalmente connessa la seconda colonizzazione cristiana dell'Inghilterra, promossa da Gregorio [...] London 1972, pp. 51-77, 160-165.
D. H. Farmer, s.v. Augustine of Canterbury, in The Oxford Dictionary of Saints, Oxford 1978, pp. in Medieval Art from the Sixth to the Twelfth Century, a cura di J. J. G. Alexander, T. J. Brown, J. Gibbs, Oxford 1984, ...
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CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...] Magna Grecia, con la presa di Siracusa (212 a. C.) e poi di Taranto (209 a. C.), e poi sempre di più nel secolo . = iscrizione funeraria; iscr. v. = iscrizione votiva.
Alcimedon? (Verg., Egl., iii, 36-47)
Alexander (toreuta, Sardi, Année épigraphique, ...
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Vedi TRIPODE dell'anno: 1966 - 1997
TRIPODE
P. D'Amelio
La parola, che nell'uso moderno può indicare sia recipienti che sostegni a tre piedi, è già testimoniata in età micenea da due tavolette in scrittura [...] p. 121 ss; E. Akurgal, Die Kunst Anatoliens v. Homer bis Alexander, Berlino 1961; M. Pallottino, Gli scavi di Karmir Arch., LXI, 1957, p. i ss. Per i vasi su tre piedi anulari o a spirale si veda: H. Payne, in Ann. Brit. Sch. Athens, XXIX, 1927-8 ...
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x, X
(ics) s. f. o m. – Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e altri prestiti non interamente adattati): corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che rappresentava nella pronuncia antica il...