Letterato (Brescia 1712 - ivi 1785), gesuita. Scrisse una quarantina di romanzi, ai loro tempi fortunati, anche se spesso rimanipolazioni di romanzi stranieri; ma la sua rinomanza è dovuta alle tragedie [...] e commedie, con e senza le maschere, in prosa e in versi, con le quali egli si atteggiò a riformatore del teatro italiano e ad antagonista di Goldoni. Nel 1761 i due si riconciliarono per difendersi dal comune nemico, Carlo Gozzi. Ma, avversario o ...
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Scultore in terracotta (n. Firenze 1469 - m. dopo il 1529), figlio di Andrea. Alla semplice policromia di Luca e, ancora, di Andrea, aggiunge tinte su tinte e riduce la scultura a pittura rilevata e veristica. [...] di Benedetto da Maiano e di Francesco di Simone Ferrucci. Grandissimo il numero dei suoi lavori, tra i quali si ricordano la Resurrezione del 1510 (Firenze, Accademia), una Natività e una Deposizione al Bargello (1510) e gli Atti di Misericordia dell ...
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Attore cinematografico statunitense (Burchard, Nebraska, 1893 - Beverly Hills, Los Angeles, 1971), uno dei più famosi comici dei tempi del muto. Figlio d'arte, esordì in teatro a 12 anni. Nel cinema dal [...] interpretando, per Hal Roach, la serie di commedie Lonesome Luke (1917-20), con Bebe Daniels. Tra i suoi film: Doctor Jack (1922); Girl shy (Accidenti che tranquillità!, 1924); The kid brother (1927); Hot water (1928); Speedy (1928); The milky ...
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Romano (m. 827); cardinale del titolo di S. Sabina, fu eletto a succedere a Pasquale I, tra il febbraio e il maggio dell'824, non senza contrasti, col favore della nobiltà romana. S'accordò con l'imperatore [...] e l'altro papale, fossero sempre presenti in Roma, e che il pontefice fosse eletto dal clero romano, con la partecipazione anche dei laici (Sacramentum cleri et populi romani). Indisse nell'826 un sinodo che si occupò di riforme disciplinari ...
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Giurista italiano (Nocera Inferiore 1830 - ivi 1910). Magistrato nel Regno delle Due Sicilie, entrato poi nella magistratura italiana, fu chiamato a Torino per collaborare all'opera di unificazione legislativa. [...] Abbandonò la magistratura nel 1907 col grado di procuratore generale della Corte di cassazione di Napoli. Senatore del regno dal 1886, collaborò con G. Zanardelli all'elaborazione del nuovo codice penale; successivamente ministro di Grazia e ...
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Scultore, architetto, orefice e medaglista italiano (Roma 1470 circa - Loreto 1512), figlio dello scultore Isaia da Pisa. Allievo a Roma di A. Bregno, lavorò a Ferrara (busto di Beatrice d'Este, 1490, [...] (mausoleo di Gian Galeazzo Visconti, 1494-97, Certosa) e, tra il 1498 e il 1505, al servizio di Isabella d'Este, a Mantova, per la quale eseguì, tra l'altro, alcune medaglie. Dopo un breve soggiorno a Roma, dal 1509 progettò con Bramante lavori per ...
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Generale (Modena 1775 - Milano 1838). Partecipò alla campagna napoleonica nel 1796-97 e quindi a molte altre campagne, fino alla battaglia di Wagram (1809); fu ministro della Guerra e della Marina del [...] regno d'Italia dal 1811. Partecipò alla battaglia di Lipsia, proteggendo la ritirata delle truppe sconfitte. Rimase in servizio per breve tempo anche dopo la Restaurazione. n Il figlio Camillo (Modena 1823 - ivi 1891), patriota, si segnalò nella ...
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Patriota e scrittore (Caupo, Seren del Grappa, 1816 - Firenze 1870). Giornalista, per ragioni politiche dovette riparare in Piemonte (1846) e poi in Svizzera (1847). Durante il 1848 fu a Milano, Genova, [...] militando nelle file mazziniane, e rappresentò a Berna la Repubblica Romana. Fu dopo l'unità deputato, anticlericale e di sinistra, dall'VIII alla X legislatura (1861-70). Scrisse, oltre la cronaca mensile Così la penso (1846-47), il romanzo Scipione ...
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Erudito e letterato (n. prob. Portogruaro 1485 circa - m. Milano 1544). Accanito difensore, contro Erasmo, dell'imitazione ciceroniana nel trattato Della imitazione, esperto di lingue e dottrine orientali, [...] diede alla luce, un Teatro retorico, in cui avrebbe dovuto sistemare tutto lo scibile: per la sostanza, a fondo astrologico e cabbalistico; per la forma, sulla base del lessico e della fraseologia ciceroniani. Famosissimo al suo tempo, fu da alcuni ...
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Cantante evirato (Andria 1705 - Bologna 1782), allievo di N. Porpora, esordì (1720) a Napoli. Studiò poi ancora con A. Bernacchi, e divenne il più celebre sopranista dei suoi tempi. Acclamato sulle scene [...] di tutta Europa per le sue eccezionali facoltà naturali, la sua raffinata tecnica, la sua intelligenza e cultura, fu per ventidue anni alla corte di Spagna, e si ritirò poi (1761) a Bologna. Fu legato da grande amicizia al Metastasio al quale diede ...
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Dio me l'ha data, guai a chi la tocca!
Dio me l’ha data, guài a chi la tócca! – Frase che si ritiene pronunciata da Napoleone I nel cingere la Corona ferrea, il 26 maggio 1805.
la1
la1 art. det. f. sing. [lat. ĭlla, femm. di ille «egli»]. – È il femminile corrispondente all’articolo maschile il, lo; si usa davanti a qualsiasi consonante e, generalmente con l’elisione, davanti a vocale: la casa, l’isola, l’unità....