Sviscerare il nostro tempo, comprenderlo e affrontarlo alla luce di un’instabilità politica e sociale che ogni giorno di più si fa incertezza di vita è quanto lo sceneggiatore Stefano Bises riesce a compiere [...] , e rinnovare questa domanda. “A chi la vittoria? A chi la vittoria? A chi la vittoria? A noi”: questa per esempio è dubbio, incertezza, attrito tra principi e capacità di aderirvi. A me la cosa che mi affascina molto è che siano tratti profondamente ...
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Erano le due e mezza di martedì pomeriggio quando il sindaco Ferdinando Del Buono si sedette a capo del tavolo della Giunta. Intorno a lui avevano già preso posto il vicesindaco, l’assessore alle finanze, [...] scritto male per dispetto: era un bambino di otto anni e in quella scuola non gli era stata insegnata la calligrafia a suon di bacchettate, come da prassi. Gli era però bastata quell’assemblea per comprendere quanto fosse importante scrivere in ...
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La guerra è un fenomeno poliedrico che ha da sempre condizionato i rapporti territoriali, economici e sociali delle comunità umane.La storia è costellata da rappresentazioni del conflitto bellico, inizialmente [...] quale si è sempre posta come fondamento del combattimento, del processo di abbattimento delle forze avversarie. La guerra tendeva a perdere il suo pathos ed il suo impulso animalesco. Si veniva guidati più dalla difesa di interessi interni al proprio ...
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L’A Diogneto è il discorso protrettico con il quale un teologo di tradizione paolina, vissuto nel II secolo d.C., servendosi di elementi apologetici e dottrinali, tenta di persuadere un pagano a convertirsi [...] , che non trova riscontro nelle sezioni dedicate ai greci. Da una parte i pagani non riescono, con la loro strumentazione filosofico-religiosa, a giungere a una conoscenza del divino, perché il loro mondo è confinato all’umano, e dunque incapace di ...
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In Storia della follia nell’età classica (1961), Michel Foucault scrive: “Dove c’è opera non c’è follia; e tuttavia la follia è contemporanea dell’opera, poiché inaugura il tempo della sua verità.” C’è [...] tutti gli altri…e io non capivo: lo chiamavo matto. Come giustamente individuava anche Foucault nell’opera già evocata, la follia ha a che vedere con l’Estraneità, con un mondo che sicuramente non appartiene al Reale, laddove per “Reale” si intende ...
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La modernità è movimento, mutamento, metamorfosi. È la città mobile, Parigi, che « muta il volto più rapidamente di un cuore umano » (Charles Baudelaire, « Le Cygne », Les Fleurs du Mal). Nella Parigi [...] non si tratta di abbellire la città, ma di coglierne la bellezza misteriosa che affiora a ogni passo e di trovare le parole e la forma poetica più adatte a esprimerla. La città diventa così il luogo in cui la sua concezione della bellezza si ...
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Scrivere il primo libro non è di certo impresa semplice; il rischio di incespicare nelle parole è sempre presente e anche quando esse ormai danno l’illusione di essere finalmente ferme, adagiate su fogli [...] non è in grado di eliminare. Se dunque Cosimo per alcuni tratti ricorda il protagonista di una fiaba, adesso però è la fiaba stessa a non funzionare più. Se l’eroe all’uscita del bosco ritrovava amore e ricchezza, il baroncino d’Ombrosa non scende ...
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Disgrazia, sciagura, o ancora, sentimento di profondo dolore, di perdita: in una parola Lutto. Così è definita la reazione che dà più forma alla psiche di un essere umano. Le conseguenze di un lutto sono [...] vedere un’armonia nell’insieme del sapere frammentario che otteniamo gradualmente. Il privilegio di avere tutta la conoscenza a portata di un clic si è tramutato in una condanna. Ci troviamo over-stimolati da miliardi di input che risultano sprecati ...
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La città rappresenta per antonomasia il luogo di codificazione e rafforzamento del potere statale. Questa sua funzione è maggiormente evidente se prendiamo in considerazione il caso delle città coloniali [...] , «come unico, legittimo, autoritario propugnatore-gestore di quei codici» (Massaretti, 1993): l'architettura e la pianificazione urbana andarono a delineare una rinnovata immagine della metropoli e della sua sovranità.Il tema dell’utilizzo politico ...
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Tra il 1925 e il 1926 il capo del governo italiano e del partito fascista Benito Mussolini subì ben quattro attentati che misero in serio pericolo la sua vita. Questi divennero poi importanti strumenti [...] di Mussolini e si era impegnata direttamente per tentare di fermarlo.Per saperne di più:Frances Stonor Saunders - La donna che sparò a MussoliniA cura di Giovanni Pietro Lombardo - 7 aprile 1926: attentato al duce. Violet Gibson, capace di intendere ...
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Dio me l'ha data, guai a chi la tocca!
Dio me l’ha data, guài a chi la tócca! – Frase che si ritiene pronunciata da Napoleone I nel cingere la Corona ferrea, il 26 maggio 1805.
la qualunque loc. s.le f. (iron.) Una cosa qualunque che viene detta a sproposito, per superficialità o incapacità di argomentare, talvolta con lo scopo di abbindolare chi ascolta. ◆ È corretto l'utilizzo dell'espressione "la qualunque"? - Premesso...
CLUVIAE (Cluviae)
A. La Regina
Località del Sannio, ricordata da Livio (ix, 31, 2-3) nella narrazione di avvenimenti dell'anno 311 a. C., da Tacito (Hist., iv, 5) quale luogo di origine di C. Helvidius C. f. Arn. Priscus (Prosop. Imp. Rom.,...
Vedi PIETRABBONDANTE dell'anno: 1965 - 1996
PIETRABBONDANTE
A. La Regina
Località del Molise a S di Agnone. Presso il paese moderno esistono cospicui resti di un centro sannitico, identificato dal Mominsen con la città di Bovianum Vetus (v.),...