Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] delle consonanti scempie sia all’inizio che in posizione intervocalica: in Umbria, Lazio, Abruzzo, Sicilia e Puglia abile sarà [ˈabːile], roba [ˈrɔbːa], agile [ˈadːʒile], Roberta [roˈbːɛrta]. In tutto il meridione il raddoppiamento avviene anche ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] secondo agglomerato e massimo porto del paese), Patrasso, Volo e Lárissa, le sole altre città che superino i 100.000 ab., hanno visto crescere le rispettive aree urbane.
La religione praticata dalla grande maggioranza è la greco-ortodossa (91,8%).
L ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] forti differenze nelle condizioni climatiche. Nelle vaste regioni interne del Norrland, dove si raggiungono densità di appena 2 ab./km2, si raccoglie quasi esclusivamente nei centri minerari e in fattorie isolate. La grande maggioranza degli Svedesi ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] una vera e propria linea di «letteratura dialettale riflessa» (la definizione è di Croce 1926), percependo, fra l’altro, chiaramente ab origine la tendenza al rusticale e al plurilingue o quanto meno mettendo nel dovuto rilievo il fatto che «il ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] e teng a piglià
(7) ʃto magnète troppe mo ʃto abbottète e teng a piglià
(8) [ˈʃtɛŋgə maˈɲɛtə ˈtrɔp:ə mo ˈʃtɛŋgə abːoˈtːatə e teŋg a piˈʎa].
Le diverse varietà di lingua rappresentate in queste otto versioni della stessa frase sono marcate da tratti ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] si compone in unitario sistema. L'impero non è per lui uno stato, non è solo un'organizzazione politica: è il mezzo voluto ab aeterno da Dio perché l'uomo possa raggiungere il suo fine terreno; è, cioè, un istituto religioso. Per questo chi gli si ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] l'Elegia giudeo-italiana (inizio del sec. XIII?), destinata a essere cantata durante il digiuno del giorno 9 del mese di Ab. Tanto le glosse quanto l'Elegia sono scritte in caratteri ebraici, rappresentando l'unico caso di uso di caratteri non latini ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] ([ˈmojːe] per moglie); il rafforzamento o allungamento dell’occlusiva bilabiale e dell’affricata palatale sonore intervocaliche ([ˈabːile] per abile, [ˈadːʒile] per agile); la deaffricazione dell’affricata palatale sorda intervocalica (come in [ˈba ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] vocali fuori d’accento, il passaggio di /ʧ/ a /ʃ/ ([ˈluʃe] «luce»), la pronuncia intensa di /b/ e /ʤ/ tra vocali ([ˈabːile] «abile», [ˈvidːʒile] «vigile»), il raddoppiamento sintattico ([a ˈrːoma]), la tendenza di /p, t, k/ ad essere pronunciate ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] e sassarese [ˈpedi], [ˈfemini]).
Sviluppi particolari del sardo sono invece:
(d) il passaggio dei nessi qu- e gu- a /bː/ ([ˈabːa] «acqua», [ˈlimba] «lingua»), che avvicina la Sardegna alla Romania;
(e) l’assimilazione del nesso latino -gn- in /-n ...
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ab
(davanti a cons. anche a) prep. lat. – Da; compare in alcune locuzioni avverbiali latine come ab absurdo, ab antiquo, ab aeterno, ab ovo, ecc. (e con la forma a in a priori, a posteriori, ecc.), per le quali v. alle singole voci.
ab-
[dall’ingl. ab (solute) «assoluto»]. – In metrologia, prefisso che viene anteposto al nome o al simbolo di un’unità di misura del Sistema Internazionale per indicare l’unità corrisp. del Sistema CGS elettromagnetico (CGSem): per es., abampere...