MESSINA
F. Campagna Cicala
(gr. Ζάγϰλη, Μεσσήνη; lat. Mesana)
Città della Sicilia nordorientale, capoluogo di provincia, posta sulla costa occidentale dello stretto che proprio da essa prende il nome.
Architettura [...] . Nelle colonne quadrilobe in rocchi lungo le navate, su cui scaricano i convergenti archi a sesto acuto attraverso abachi cruciformi, analoghi a quelli di castel Maniace (Di Stefano, 1938), si ritrova l'evoluzione strutturale delle chiese romaniche ...
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BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] nel 1292, è pervenuta solo la parte absidale, rettilinea e coperta da crociere con costoloni a toro retti da abachi su peducci in forma di testa umana stilizzata. Sul lato meridionale rimangono tre cappelle, coperte a crociera e con ingresso ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] cornice orizzontale, di 1 su 20 nelle antefisse, e di un sorprendente 1 su 140 (2 mm ca.) negli abachi dei capitelli delle ante. Sia Vitruvio sia gli altri autori forniscono delle giustificazioni contraddittorie per questi perfezionamenti. Anche gli ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] ravvicinate, spesso di reimpiego, frequentemente abbinate a causa del diametro minimo. A eccezione di alcuni elementi (come mensole e abachi, in qualche regione) e di casi a sé (quali gli edifici della 'scuola' di Tebessa, nell'Algeria meridionale ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] . Sono presenti, infatti, cornici con modiglioni e doccioni, archi cigliati sopra le finestre, decorazioni geometriche negli abachi, capitelli a crochets finemente lavorati; si registra, inoltre, un restringimento prospettico verso l'abside. La ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] e l'ornamentazione scultorea si concentra perlopiù su capitelli e architravi, spesso figurati, lasciando a lisce cornici, abachi e capitelli a tavoletta il compito della sottolineatura delle cesure architettoniche, con rigore di sapore monastico ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] con capitelli ionici si interrompeva per dar luogo a quattro trifore divise da colonne con capitelli compositi ed abachi (anche questi elementi appositamente scolpiti; sono visibili le lettere greche che numerano i capitelli), che introducevano a ...
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LOMBARDIA
F. Cervini
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la parte centrale della pianura Padana, delimitata a N dalle Alpi Centrali, dal Mincio e dal lago di Garda a E, dal corso del Po [...] diffusa nel Trecento lombardo -, nelle agili volte a crociera su sottili costoloni a toro che ricadono pensili su abachi obliqui retti da brevi peducci cilindrici con stilizzate testine umane (sigla tipica delle volte gotiche del Bergamasco), nella ...
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abaca
abacà (o àbaca) s. m. [dallo spagn. abacá, che è da una voce indigena dell’isola di Luzon, nelle Filippine]. – Fibra tessile, nota anche con il nome di canapa di Manila, ricavata dai picciòli delle foglie di una pianta tropicale, Musa...
abachista
(o abbachista) s. m. e f. [der. di ab (b) aco] (pl. m. -i), ant. – Persona esperta nell’arte di fare i conti: benedetti ... coloro che mettono i loro figliuoli in mano d’un buono abbachista (G. Gozzi).