Vedi KANGAVAR dell'anno: 1961 - 1995
KANGAVAR
G. Ambrosetti
Città persiana, nel Kurdistan. È nella zona di passaggio obbligato dall'altopiano iranico alla Mesopotamia. Va identificata con la Concobar [...] accurata, coronato da una cornice a kỳma. Le colonne hanno il fusto liscio, una base attica e capitello dorico con abaco dell'ordine corinzio. La ecletticità di questi motivi fa pensare ad una derivazione da modelli ellenistici, quali si trovano nell ...
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PEDUCCIO
Bruno Maria Apollonj
. Riesce generalmente difficile il differenziare il peduccio dalla mensola, in quanto entrambi rispondono alla funzione di costituire l'imposta dell'arco, della vòlta o [...] anche dalla testa umana; anche in questo caso però alla figura è legato un elemento tipicamente architettonico, quale l'abaco, e la figura potrebbe essere circoscritta entro una sagoma geometrica rispondente a quella del capitello. Si veda nella ...
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SILVESTRO II Papa (Gerberto di Aurillac)
Mario NICCOLI
Giovanni VACCA
Nato verso la metà del sec. X, con tutta probabilità in Aquitania e certo da umilissima famiglia, fu educato nel monastero benedettino [...] Romani, adoperato in Europa fino al sec. XV, e ancor oggi in Cina. Le spiegazioni sono prolisse, ma l'uso dell'abaco è comodo e semplice. Si attribuisce infine a Gerberto la costruzione di una meridiana in Magdeburgo. Tra i discepoli è da annoverare ...
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ORDINI ARCHITETTONICI
Giorgio ROSI
. In senso generico si chiama in architettura ordine una serie di elementi simili, allineati orizzontalmente, come finestre, arcate, nicchie, mensole, e così via. [...] conica; in seguito il suo profilo segue una larghissima curva a cui si dà il nome di entasi. Il capitello si compone d'un abaco di pianta quadrata e d'un echino di pianta circolare e d'una forma che potrebbe paragonarsi a quella d'un bacile più o ...
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Nacque ai primi del sec. XII, dicesi a Bath, e si suppone studiasse a Tours e Laon, ove forse pure insegnò. Fu grande viaggiatore e visitò la Spagna, l'Africa, la Grecia e l'Asia Minore. Visse lungamente [...] il 1472), esposizione sistematica della dottrina araba, che godé una certa fama. Manoscritte esistono due opere sull'astrolabio e sull'abaco. Nella sua opera principale (De Eodem et Diverso, composta tra il 1105 e 1116 (edita da H. Willner in Beitr ...
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GEOMETRIA e ARITMETICA
P. Morpurgo
Branche della matematica che nel Medioevo costituiscono, con la musica e l'astronomia, le scienze del quadrivium all'interno delle arti liberali, che preparano alla [...] la leggenda si sarebbe recato in Spagna da dove tornò avendo appreso l'uso dell'astrolabio e del nuovo abaco.L'abaco, unitamente alla diffusione delle cifre arabe, semplificò notevolmente le procedure di calcolo. L'adozione del sistema numerale arabo ...
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POGGIATESTA
F. Silvano
Nell'Egitto antico era largamente usato il p.; la parte superiore curva era generalmente assottigliata alle estremità. Fu usato dalla III dinastia (ma appare probabile che fosse [...] allungata nel Nuovo Regno, su cui poggia una colonna verticale, talvolta doppia o multipla, liscia o scanalata, con o senza abaco, la quale sostiene un cuscino semilunato.
Esistono varî modelli di p.: da semplici blocchi di pietra o legno, incurvati ...
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scuola (scola)
Guido Favati
Charles T. Davis
La locuzione ‛ tenere s. ', iterata sinonimicamente con ‛ leggere ', cioè con " tenere lezioni " di livello universitario, appare quanto mai appropriata [...] commerciali o a quelli letterari. Circa un quarto di essa (1000-1200) entrarono in sei s. per studiare algorismo e abaco, mentre circa un ottavo (550-600) frequentava quattro s. di grammatica per studiare grammatica e logica. E. Fiumi ritiene le ...
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FRANCESCO di Benedetto Cereo da Borgo San Sepolcro (Francesco del, di Borgo; Franciscus Burgensis)
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Benedetto di Antonio di Matteo del Cera, nacque a Borgo San Sepolcro [...] l'esistenza di una buona scuola di contabilità per mercanti e a Borgo negli anni Venti erano attivi diversi maestri d'abaco. F. dovette apprendervi le prime nozioni di matematica, che più tardi a Roma approfondì risalendo alle fonti greche antiche ed ...
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FIOR, Antonio Maria
Gabriella Belloni Speciale
Nacque da Pellegrino, maestro, a Venezia, nell'ultimo quarto del sec. XV.
Per certo si ha notizia che, nei primi anni del '500, il F. frequentò a Bologna [...] spesi ad imparar qualche virtude", proprio il pagamento di 6 ducati fatto "a maestro Antonio Maria Fior" per avergli insegnato "Abaco et Quaderno".
Dopo questa data non si hanno ulteriori notizie del Fior.
Fonti e Bibl.: A tutt'oggi non si dispone ...
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abaco
àbaco s. m. [dal lat. abăcus, gr. ἄβαξ -ακος «tavoletta»] (pl. -chi). – 1. a. Tavoletta rettangolare usata dagli antichi per eseguire i calcoli; quello dei Romani, per es., portava due serie di otto asticciole in cui scorrevano gettoni...
abaca
abacà (o àbaca) s. m. [dallo spagn. abacá, che è da una voce indigena dell’isola di Luzon, nelle Filippine]. – Fibra tessile, nota anche con il nome di canapa di Manila, ricavata dai picciòli delle foglie di una pianta tropicale, Musa...