LEONE VII, papa
Ambrogio Piazzoni
Di origine romana, L. VII venne eletto nei primi giorni del gennaio 936, poco dopo la morte di Giovanni XI. Era allora cardinale prete di S. Sisto e di lui si dice, [...] invitato a Roma Oddone abatedi Cluny, il cui prestigio di riformatore, di sant'uomo e di pacificatore aveva già raggiunto la conferma o la concessione di privilegi o possedimenti si devono poi ricordare i monasteri diFulda, Déols, Ripoll, Fleury e ...
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Benedetto III
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Pietro. Sin dall'inizio della sua carriera ecclesiastica appare nel clero del patriarchio lateranense, e quindi nella cerchia [...] restituzione a chi li deteneva illegalmente. Anche nel Regno dei Franchi orientali l'abate che allora reggeva uno dei più famosi monasteri di fondazione bonifaciana, Teotone diFulda, si rivolse a lui per chiedere la conferma dei suoi privilegi, e l ...
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BERNARDO, re d'Italia
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Nacque intorno al 797, unico figlio maschio, forse naturale, di Pipino, re d'Italia. Dopo la morte del padre, avvenuta l'8 luglio 810, il regno veniva affidato provvisoriamente [...] allora compiuto i quindici anni) era stato educato nel monastero diFulda, dove insegnava, in quei tempi, Rabano Mauro; egli entrò in Italia nell'autunno dell'812, accompagnato da un fratello dell'abate Adalardo, il conte Wala, il quale aveva avuto l ...
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Marino II
Ambrogio M. Piazzoni
Come avvenuto per Marino I, in alcuni cataloghi di papi il suo nome fu mutato in quello di Martino e vi risulta, dunque, il terzo con questo nome. Questa erronea tradizione [...] , confermò possessi e privilegi del monastero e lo stesso fece nel mese successivo, su richiesta dell'abate Ademaro diFulda, aggiungendo il privilegio di porre quel monastero sotto la giurisdizione diretta del papa. Un anno più tardi, nel marzo 944 ...
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Eginardo
Cronista franco (n. Maingau, valle inferiore del Meno, 770 ca.-m. 840). Dopo aver soggiornato nel monastero diFulda visse dal 796 ca. alla corte di Carlomagno, ad Aquisgrana; nell’806 si recò [...] politica. Rimasto vedovo (836), si fece prete, e divenne abatedi Seligenstadt. È autore di una Vita Karoli (composta intorno all’830), che è fonte di primaria importanza per la storia di Carlomagno anche se ispirata da modelli classici. Noto come ...
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Scrittore e teologo (n. in Svevia 808 o 809 - m. attraversando la Loira 849). L'opera di V. ha connotazione al tempo stesso poetica e teologica e soprattutto sotto quest'ultimo aspetto venne letta dai [...] Vita
Studiò a Reichenau, poi a Fulda, ove ascoltò Rabano Mauro; fu nell'829 alla corte di Ludovico il Pio e di Giuditta come precettore di Carlo (poi detto il Calvo); ne ottenne in compenso la nomina ad abatedi Reichenau nell'838, ma, nella contesa ...
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Monaco (m. Michelsberg 1168). Dapprima nel monastero di Michelsberg, fu abatedi Deggingen dal 1142 al 1150, e poi diFulda. Questo potente monastero era allora in decadenza per le usurpazioni di cui era [...] vittima nei suoi vasti e sparsi possedimenti, e il nuovo abate si adoperò validamente per la restaurazione dei diritti calpestati. Scrisse in latino una specie di autobiografia nella quale espose l'azione svolta in tal senso. Rinunciò al suo ufficio ...
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Monaco benedettino (m. vescovo di Passau nell'874); fu a Fulda, poi (845 circa) a Ellwangen, con carica d'abate, poi a Reichenau e a S. Gallo. Scrisse una vita del monaco anglo-sassone Svalo, una vita [...] di Ariolfo, vescovo di Langres, e una lettera a Grimoaldo, abatedi S. Gallo, interessante dal lato culturale. Gli è pure attribuita una vita di s. Gallo in versi. ...
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Arcivescovo di Magonza (Oppershofen, Friedberg, 980 circa - Dornloh, Paderborn, 1051), monaco, poi priore di S. Andrea a Fulda, abatedi Werden an der Ruhr (1028) e di Hersfeld (1031); Corrado II lo nominò [...] arcivescovo di Magonza (1031) e poco tempo dopo arcicancelliere dell'Impero (19 settembre 1031). Completò (1036) il celebre duomo e partecipò al concilio nazionale di Magonza (1049). Festa, 10 giugno. ...
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Ecclesiastico (m. Ebersberg, Baviera, 1085); entrato (1020) nel monastero diFulda, diresse la scuola conventuale di S. Michele a Bamberga; poi divenne (1048) abate del convento di Ebersberg. Tradusse [...] e commentò (1065 circa) il Cantico dei cantici; la versione è in prosa rimata francone orientale; il commento latino è in versi leonini e quello tedesco in prosa ritmata ...
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