Ascolto, legami e dialogoOgni membro della brigata racconta dieci novelle e ne ascolta novanta. Il primo pubblico e i primi giudici della performance narrativa sono, dunque, i compagni e le compagne che [...] , 2007.Nocita, T., Dieci novelle. Commento a «Decameron» I 1-10, Roma, Spolia, 2013.D’Agostino, A., Di monaci e abati (‘Decameron’ i 4), in «Carte Romanze», 7/2 2019, pp. 405-435.Sitografiahttps://www.enteboccaccio.it/s/ente-boccaccio/page/home Il ...
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La prego di farmi scendere da cavalloTocca a Filomena iniziare la sesta giornata del Decameron dedicata ai leggiadri motti. Narra di un gruppo di dame e cavalieri che, dopo aver pranzato a casa di madonna [...] prima giornata, raccontata da Filòstrato, Bergamino, con la narrazione di Primasso (Ugo d’Orléans o Ugo Primate) e dell’abate di Clunì, Pietro il Venerabile, morde l’insolita e puntuta avarizia di Cangrande della Scala e riattiva nei suoi confronti ...
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Economia domesticaLa comodità del soggiorno della brigata in campagna è garantita dalla presenza di sette servitori, quattro donne e tre uomini che attendono alle faccende domestiche. È la prima regina [...] si era già distinto in narrazioni piccanti: la già ricordata schermaglia di spionaggio e controspionaggio tra il monaco e l’abate (Dec., i 4), le esigenze sessuali della moglie di Ricciardo di Chinzica che preferisce la maggior prestanza di Paganino ...
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Se la mia chitarra piange dolcemente, stasera non è sera di vedere gente(Agnese, Ivan Graziani, 1979) Non c’erano forse stati gli inglesi Procol Harum di A whiter shade of pale, nel 1967, a lanciare con [...] 140)?E non sarebbero esplosi pochi mesi dopo i greci Aphrodite’s Child con Rain and tears, ‘pioggia e lacrime’, ispirate all’abate seicentesco Johann Pachelbel, o per essere precisi dal Canone e giga in re maggiore o Canone per tre violini e basso ...
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Detto di papa Francesco (Papa Francesco: un suggerimento per il nome del successore?), procedendo a ritroso nel tempo, il tedesco papa emerito (dal 2013) Joseph Ratzinger spiegò, nella sua prima udienza [...] dal VI secolo con San Gregorio I fino al XVII; volle onorare il Magno che tra l’altro era stato come lui abate del grande monastero romano di San Gregorio al Celio, e inoltre Gregorio VII e Gregorio XV, fondatore nel 1622 della Congregatio de ...
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I deonimici provenienti dal francese antico e dal francese otto-novecentesco sono 131 (così in Caffarelli 2020: pp. 125-139). Già nelle esemplificazioni di de Fazio 2024, nell’articolo di apertura a questa [...] , prodotto nella omonima regione con il metodo champenois (consistente nella rifermentazione in bottiglia) e perfezionato dall’abate benedettino Dom Pierre Pérignon (1638-1715) nell’abbazia di Hautvillers; da champagne abbiamo in italiano anche ...
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Maria CortiCatasto magico. L’Etna, una geografia fantasticaPrefazione di Anna Longoni, appendice di Boris Behncke, con un testo di Leonardo CaffoCatania, Nous, 2023 Nelle prime pagine di Catasto magico, [...] , quasi una sorta di protopurgatorio. Circolano per l’Europa (e a quanto si racconta nella Legenda aurea giungono fino all’abate di Cluny) le voci e gli ululati dei demoni del «vulcano di Sicilia», che si lamentano delle anime strappate loro ...
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Il nome proprio può essere motore dell’azione narrativa. Che contenga o no particolari elementi simbolici, e talvolta anche indipendentemente dalla sua etimologia ancora trasparente, il nome si fa generatore [...] con una precisa funzione metanarrativa.Un altro breve esempio dal Vincenzo Consolo di Retablo a proposito del poeta e vecchio abate Meli nella riflessione del protagonista don Fabrizio: «Ma Mele dico ei doversi dire, come mele o melle, o meliàca, che ...
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I criteri seguiti nel tempo per la scelta dei cognomi non standardizzati possono riassumersi nel modo seguente. Il contributo della geografiaUna prima fonte è rappresentata dalle voci geografiche (toponimi [...] della Species plantarum di Linneo – e con ogni probabilità il responsabile di tale inventario cognominale botanico, l’abate Gabriele Meleri. Giochi con antroponimiAltri cognomi per i trovatelli sono nati dall’uso di antroponimi, prenomi tout court ...
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Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] voll.Pacichelli, G. B., Memorie de’ viaggi per l’Europa christiana, scritte a diversi in occasion de’ suoi ministeri dall’abate Gio. Battista Pacichelli, In Nap.[oli], nella Reg. Stampa, a spese di Giacomo Raillard, 1685, 5 voll.Piro, R., «Guascone ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).
Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), proprio degli ordini benedettini e delle loro varie ramificazioni. Il nome deriva dalla parola aramaica ābā, (➔ abba) intesa come «padre».