La lessicografia italiana dell’Ottocento. Bilanci e prospettive di studioa cura di Emiliano Picchiorri e Maria Silvia RatiFirenze, Franco Cesati Editore, 2023 Il “secolo d’oro” della lessicografia e dei [...] oggetto di ripensamenti verso la fine del secolo; e in particolare analizzaa) il Vocabolario della lingua italiana dell’abate Giuseppe Manuzzi, una delle tante “gemmazioni” del modello, particolarmente apprezzata per l’apporto di giunte di “letterati ...
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Purtroppo non ho conosciuto Michela Murgia personalmente, come ho scritto nell’introdurre questo Speciale a lei dedicato, ma grazie a Emanuela Fadda ho conosciuto Sabrina Sanna che insieme a lei ha saputo [...] , era un vero e proprio centro culturale, frequentato, oltre che da Michela, da scrittori come Marcello Fois, Francesco Abate, Flavio e Paola Soriga e Alessandro De Roma. Delfio ha sostenuto e incoraggiato la carriera di Michela, accompagnandola nei ...
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Il rapporto tra autore e personaggio può essere decodificato con l’aiuto delle modalità di utilizzo del nome proprio: l’uso del solo nome, o del solo cognome, o del soprannome, o il passaggio da una modalità [...] , precisamente la nona, anche col nome di battesimo, Ippolito. Tale casualità è notata anche per le commedie dell’abate Chiari, mentre risalendo alla letteratura cavalleresca medievale le scelte di Chrétien de Troyes possono spiegarsi con la tecnica ...
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Giudici e testimoni Lo scrigno dei volgari italiani fu il Meridione d'Italia. Preziose testimonianze dei primi usi scritti di un volgare italico ci sono state tramandate da documenti di area basso-laziale e campana: Capua, Sessa Aurunca, Teano. Non ...
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Ha scritto Giovanni Nencioni che l’abate Melchiorre Cesarotti (morto duecento anni fa, nel 1808, a Selvazzano Dentro, oggi comune in provincia di Padova; a Padova era nato nel 1730) è stato il «vero e [...] grande iniziatore del nostro moderno pensiero li ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).
Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), proprio degli ordini benedettini e delle loro varie ramificazioni. Il nome deriva dalla parola aramaica ābā, (➔ abba) intesa come «padre».