Pittore (n. Modena 1509 circa - m. forse Fontainebleau 1571). Uno dei più brillanti rappresentanti del manierismo emiliano, si formò guardando all'arte dei Dossi, del Correggio e poi del Parmigianino; con personale e raffinato linguaggio e vivace senso del colore, affrontò temi tratti dalla letteratura e dalla realtà, privilegiando il genere amoroso e il paesaggio: frammenti di affreschi della facciata ...
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Benedettino (m. 709 o 710), di origine nordafricana, abate di Nisida, ove divenne abate dei SS. Pietro e Paolo (poi S. Agostino), venne dal papa Vitaliano designato arcivescovo di Canterbury, ma declinò [...] l'incarico in favore dell'amico Teodoro di Tarso, che seguì in Inghilterra (668). Assai versato nelle scienze sacre e profane, cooperò con Teodoro all'istituzione di parecchie scuole, e speciale impulso ...
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Benedettino (m. Peterborough 1193), priore a Canterbury (1175), poi (1177) abate di Peterborough, la cui biblioteca arricchì di codici; gli fu attribuita una cronaca dei regni di Enrico II (Gesta Henrici [...] regis): sono certamente suoi i Miracula e la Passio di san Tommaso (Becket) di Canterbury. Si conoscono molte sue lettere ...
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Monaco bavarese (m. 1055); reggeva l'abbazia di Leno (Brescia) qundo fu eletto (1038) abate di Montecassino per la protezione dell'imperatore Corrado II. Combatté contro Pandolfo di Capua, il conte d'Aquino [...] e altri signori per ricuperare i patrimonî abbaziali da quelli usurpati ...
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Promotore della vita monastica e della cultura (m. Kempten 1144). Sacerdote a Passau, entrò (1077 circa) nell'abbazia benedettina di S. Blasien, che si aggregò il monastero dei canonici agostiniani di [...] la secolare attività scolastica; fondò un monastero femminile, colonizzò Garsten con un'abbazia, diresse (1094-1109) quella di S. Ulrico e Afra in Augusta, fu primo abate (1102-09) di S. Lambrecht; Enrico V gli affidò (1109) il monastero di Kempten. ...
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Autore (sec. 7º) di una raccolta d'enigmi in versi latini al modo di Aldelmo e di Tatuino, alcuni dei quali trattano di argomenti religiosi, altri delle singole lettere dell'alfabeto o di contrapposizioni, e molti sono di carattere didattico sui nomi degli animali ...
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Storico messicano (Veracruz 1731 - Bologna 1787); gesuita (1748), missionario tra gli indigeni messicani; dopo l'espulsione dei gesuiti dal Messico (1767), si trasferì in Italia dove scrisse la Storia antica del Messico (4 voll., 1780-1781) e la Storia della California (2 voll., 1789) ...
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Sostenitore (sec. 12º) per qualche tempo dell'antipapa Anacleto II, ebbe l'appoggio dell'imperatore Lotario; la sua deposizione, avvenuta nel 1137, fu causa di un aspro dissidio tra l'imperatore e papa Innocenzo II ...
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Benedettino (n. in Inghilterra 1050 circa - m. 1134), della nobile famiglia degli Harding. Terzo abate (1109), instaurò nel monastero di Cîteaux una disciplina semplice e stretta, e compose (1119) gli [...] statuti dell'ordine cisterciense (Charta caritatis). Fondò in Francia altri quattro monasteri e a quello di Clairvaux prepose s. Bernardo. Scrisse una storia dell'ordine con l'Exordium cisterciensis coenobii. ...
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BALSAMO
Alessandro Pratesi
Decimo abate della SS.ma Trinità di Cava de' Tirreni, successe al beato Pietro II, che lo aveva designato per l'alta carica tre giorni prima di morire, il 13 marzo 1208. Prima [...] priore di S. Nicola, una dipendenza della badia di Cava, tra le sottoscrizioni di un documento del gennaio 1200. L'elezione ad abate ottenne la conferma di Innocenzo III, da San Germano, tra il 22 giugno e il 25 luglio 1208.
Per poter conservare ed ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).