ADENOLFO
Vincenzo Fenicchia
Figlio del conte Rinaldo di Sabina, fu abate del monastero di S. Salvatore di Scandriglia, presso Rieti; fu indi eletto abate di Farfa, il 9 febbr. 1125, dopo gli anni di [...] , e prima di morire affidò il suo amato discepolo, Gerardo di Farfa, alle cure di S. Bernardo.
È discussa la promozione dell'abate A. alla dignità cardinalizia perché i dati forniti dai documenti sono scarsi e poco sicuri. In due copie di bolle di ...
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BENEDETTO
Marina Rossi
Di famiglia nobile, B., detto il Giovane in quanto secondo abate di questo nome a S. Michele della Chiusa, nacque a Tolosa, da Bernardo, nel 1033; fu portato dal padre al monastero [...] il modo austero e rigoroso d'intendere la vita monastica e per i suoi ideali di riforma e, quando nel 1066 morì l'abate Pietro, prese il suo posto.
L'elezione poteva presentare tuttavia un vizio di forma: infatti il vescovo di Torino Cuniberto, nella ...
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PIETROALDO
Paola Guglielmotti
– Le poche attestazioni sicure relative a Pietroaldo – dapprima monaco, poi abate del cenobio di S. Colombano di Bobbio, infine anche vescovo di Bobbio – sono comprese [...] da cui era stato allontanato (Tosi, Il governo abbaziale, n. 3, pp. 169-172).
Il fatto che Pietroaldo divenisse poi abate di S. Colombano, ancor prima di Gerberto, sarebbe testimoniato da un’altra lettera della fine del 983 scritta dal futuro papa ...
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ALFERIO, santo
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Nacque a Salerno, secondo la tradizione raccolta dal suo biografo abate Ugo, nel 931 e pare che fosse di nobile famiglia; che però appartenesse ai Pappacarbone e fosse parente dei [...] della Chiusa (Alpi Cozie), ove fece voto di abbracciare la vita monastica; e poiché nello stesso monastero si trovava allora Odilone, abate di Cluny, A. lo pregò di portarlo con sé e di farlo membro di quella grande comunità monastica. A. rimase a ...
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ACCORAMBONI, Mario
Giovanni Orioli
Primogenito di Claudio, fu detto "monsignor l'abate" perché possedeva in beneficio l'abbazia di Costacciaro. Fu il consigliere della sorella Vittoria nelle nozze segrete [...] con l'Orsini. Venne perciò arrestato e condotto nelle carceri di Corte Savelli nel giugno 1581. Trasferito in quelle del Sant'Uffizio, fu accusato di complicità con la maga greca che, secondo una diceria, ...
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BISANZIO
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Nulla si conosce della vita di B. anteriormente alla sua elezione ad abate di S. Sofia in Benevento.
La data di tale elezione è discussa: mentre, secondo una postilla aggiunta nel cod. VI. [...] ) l'altra.
Dopo questa data più nulla sappiamo di B.; egli, comunque, morì sicuramente prima del 1052, quando un Gregorio abate (non possiamo dire, dato il silenzio delle fonti, se egli fu l'immediato successore di B.) venne deposto per indegnità da ...
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DOCCI, Tommaso (Thomas Docii, Decii, Doctius)
Paolo Nardi
Nacque da Doccio di Abate, quasi certamente nel 1401 e forse in Siena. La data di nascita si deduce da quella di morte, avvenuta nell'ottobre [...] decennio del Quattrocento la presenza di docenti autorevoli di diritto civile e canonico, come Niccolò dei Tedeschi detto l'"abate panormitano", reputato il maggior canonista del tempo, e i civilisti Antonio Roselli e Floriano da S. Pietro. Il D ...
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GIOVANNI Canapario (Campanario)
Carlo Albarello
Nacque presumibilmente a Roma, dove fu monaco e abate nel monastero dei Ss. Bonifacio e Alessio sull'Aventino, tra la fine del sec. X e l'inizio dell'XI.
Le [...] Bruno di Querfurt nel 1004, G. viene pure ricordato come "abbas", carica che verosimilmente rivestì dopo che Leone divenne abate di Nonantola (25 marzo 997). Più difficile, invece, individuare G. nella lista dei monaci che convenivano sull'Aventino e ...
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ARCIONI, Angelo Maria
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Di nobile famiglia, nacque a Parma nel 1606. Fratello di Andrea, abate prima del monastero parmense di S. Giovanni e poi, dal 1645 al 1647, di quello di Montecassino letterato [...] per illuminare meglio la cupola dipinta dal Correggio. Nel 1663 ristabilì l'Accademia degli "Elevati", fondata a Parma nel 1635 da Paolo Scotti. Divenuto abate di S. Benedetto di Ferrara, poi (1678) di S. Flora e Lucilla ad Arezzo, quindi, nel 1679 ...
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ANGELO
Carlo Petrucci
Nato nel sec. XIV, probabilmente di origine francese, fu abate del monastero di S. Maria de Rivaldis, e, se non il primo, uno dei primi maestri della Cappella pontificia di cui [...] sia giunto il nome.
Svolse la sua attività durante il pontificato di Bonifazio IX, come si rileva da un passo del testamento del cardinale Filippo d'Alençon dell'11 ag. 1397 ("Praesentibus ibidem Venerabili ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).