Liturgista (Junkersdorf, Colonia, 1874 - Maria Laach 1946); benedettino (1895), abate di Maria Laach. Fondò la collezione dei Beiträge zur Geschichte des alten Mönchtums und des Benediktinerordens (16 [...] voll.), cui seguì la serie di volgarizzazioni Ecclesia Orans (19 voll.). Larga diffusione, anche all'estero, ebbe la sua monografia su s. Benedetto (Der heilige Benedikt: ein Charakterbild (3a ed. 1926) ...
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Benedettino (n. nella Champagne 1115 circa - m. Chartres 1183), abate di Moûtier-la-Celle (1145 circa), quindi di Saint-Rémy a Reims, infine (1181) vescovo di Chartres. Interessanti le sue numerose epistole, [...] ricche di notizie sul mondo contemporaneo, come i numerosi sermoni e gli opuscoli ascetici (De puritate animae, De conscientia, De claustrali disciplina, ecc.) ...
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Diplomatista ed ecclesiastico (Milano 1728 - ivi 1804). Monaco cisterciense, abate di Chiaravalle, poi di S. Ambrogio in Milano; si occupò di storia locale e diplomatica medievale (Delle istituzioni diplomatiche, [...] 2 voll., 1802; Codice diplomatico sant'Ambrosiano, postumo, 1805; è ritenuto in gran parte suo il Delle antichità longobardico-milanesi, 4 voll., 1792-93) ...
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Teologo giansenista (Digione 1664 - Parigi 1743), nipote del precedente. Abate di Savigny nella diocesi di Lione, fu inviato dallo zio a Roma (1696) per ottenere la condanna del libro di Fénelon Explication [...] des maximes des saints sur la vie intérieure. Di ritorno da Roma fu ordinato prete nel 1700. Partecipò attivamente alle polemiche intorno al giansenismo, che sempre difese. Nel 1726 fece preparare un nuovo ...
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Monaco normanno (sec. 11º), priore di Saint-Ouen, poi abate di Jumièges (1037), vescovo di Londra (1044) e arcivescovo di Canterbury (1051). Capo del partito normanno, incontrò viva opposizione nel partito [...] sassone e nel clero; rimase esiliato in Normandia fino alla vittoria di Guglielmo il Conquistatore (1066). Importante nella storia della liturgia è il messale, ora conservato a Rouen, che R. inviò a Jumièges ...
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Monaco (n. 850 circa - m. Magonza 913) a Fulda, abate (888) di Reichenau e poi di Ellwangen, fu consigliere del re Arnolfo che lo fece arcivescovo di Magonza (891). Durante la minore età di Ludovico il [...] Fanciullo (900-911) fu, col vescovo Salomone III di Costanza, l'effettivo reggente; anche Corrado I si giovò della sua opera. Presiedé i sinodi di Francoforte (892) e di Tribur (895) e ricevette il pallio ...
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ALBERTO
Alberto Boscolo
Monaco benedettino, era già nel 1151 abate del più importante monastero sardo dipendente da Monte Cassino, Santa Maria di Thergu. Nel 1163 fu fatto arcivescovo di Torres in Sardegna [...] e, come tale, nello stesso anno consentì ad Atone, vescovo di Castro e suo suffraganeo, la donazione di tre chiese ai camaldolesi. Nel 1170 presiedette un sinodo, al quale parteciparono i vescovi sardi ...
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LEONE
Gianluca Borghese
Le origini e l'anno di nascita di L. non sono noti. Monaco, nel 981 divenne abate del monastero romano dei Ss. Bonifacio e Alessio sull'Aventino.
Il monastero, affidato quattro [...] volle ritirarsi senz'altro nel monastero romano dei Ss. Bonifacio e Alessio. Costui altri non sarebbe, quindi, che lo stesso L. abate di quel monastero ed ex legato papale che, dopo aver occupato per due anni, su richiesta di Ottone III, la posizione ...
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BENEDETTO
Marina Rossi
Di famiglia nobile, B., detto il Giovane in quanto secondo abate di questo nome a S. Michele della Chiusa, nacque a Tolosa, da Bernardo, nel 1033; fu portato dal padre al monastero [...] il modo austero e rigoroso d'intendere la vita monastica e per i suoi ideali di riforma e, quando nel 1066 morì l'abate Pietro, prese il suo posto.
L'elezione poteva presentare tuttavia un vizio di forma: infatti il vescovo di Torino Cuniberto, nella ...
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Monaco (m. Michelsberg 1168). Dapprima nel monastero di Michelsberg, fu abate di Deggingen dal 1142 al 1150, e poi di Fulda. Questo potente monastero era allora in decadenza per le usurpazioni di cui era [...] vittima nei suoi vasti e sparsi possedimenti, e il nuovo abate si adoperò validamente per la restaurazione dei diritti calpestati. Scrisse in latino una specie di autobiografia nella quale espose l'azione svolta in tal senso. Rinunciò al suo ufficio ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).