AIROLDI, Carlo Francesco
Gian Luigi Barni
Nacque a Milano nel 1637. Laureatosi in utroque iure, fu creato abate di S. Abbondio nella diocesi di Cremona; nel 1668 fu nominato da Clemente IX internunzio [...] nelle Fiandre, avendo contemporaneamente l'incarico di ottenere aiuti presso i principi italiani e quelli tedeschi cattolici per l'isola di Candia assediata dai Turchi. Perciò nel suo viaggio verso Bruxelles ...
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Arcivescovo di Magonza (Oppershofen, Friedberg, 980 circa - Dornloh, Paderborn, 1051), monaco, poi priore di S. Andrea a Fulda, abate di Werden an der Ruhr (1028) e di Hersfeld (1031); Corrado II lo nominò [...] arcivescovo di Magonza (1031) e poco tempo dopo arcicancelliere dell'Impero (19 settembre 1031). Completò (1036) il celebre duomo e partecipò al concilio nazionale di Magonza (1049). Festa, 10 giugno ...
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Barnabita (Alessandria 1826 - Roma 1884), prof. a Parma e a Roma, poi cardinale (1866), vescovo di Sabina (1873), abate perpetuo di S. Maria di Farfa, penitenziere maggiore (1877). Sembra sia stato l'estensore [...] del Sillabo, e nel concilio Vaticano I presiedette la commissione di teologia dogmatica ed ebbe affidata da Pio IX la sorveglianza sulla stampa dei rendiconti delle 89 congregazioni del concilio ...
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Ecclesiastico (Legnago 1768 - Palermo 1834). Monaco camaldolese (dal 1787), compagno di fra Mauro Cappellari, futuro Gregorio XVI, fu abate generale dell'ordine e venne creato cardinale da Pio VII (1823) [...] e cardinale vicario da Leone XII. Legò la sua fama ad alcune opere geografiche: Sul Mappamondo di fra Mauro Camaldolese (1806); Dissertazione intorno ai viaggi e scoperte settentrionali di Nicolò e Antonio ...
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Teologo benedettino (Orléans metà 11º sec. - Anchin, Douai, 1113); scolastico a Toul e a Tournai, fattosi benedettino, divenne abate (1095) del monastero di S. Martino; dal 1105 vescovo di Cambrai. Molte [...] sue opere sono perdute (Sophistes, Liber complexionum, De re et ente); di particolare interesse è il De peccato originali, nel quale spiega la trasmissione della colpa di Adamo svolgendo una posizione ...
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Teologo pietista (Nordheim, Hannover, 1658 - abbazia di Bergen 1732). Svolse varia attività come predicatore e organizzatore (nel 1709 era abate del chiostro di Bergen). Pietista moderato, subì l'influsso [...] di Ch. Kortholt e Ph. J. Spener; è noto come avversario di Christian Thomasius (De haeresi e sensu scripturae sacrae, 1697) ...
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Cisterciense (sec. 13º) a Heiligenkreuz, confessore e maestro nel monastero femminile di San Nicolò a Vienna (dal 1245), poi abate di Marienberg in Ungheria (1267-80 circa), ritornò al convento di Heiligenkreuz, [...] dove viveva ancora nel 1293. È autore di scritti agiografici (vita di s. Bernardo in esametri, dialogo sulle leggende di s. Agnese, ecc.), di diritto canonico (De ordine iudiciario) e grammaticali (Deflorationes ...
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Teologo benedettino (n. presso Soissons 790 circa - m. Corbie 865 circa). Discepolo di Adalardo a Corbie, dove divenne poi abate, partecipò alla vita e alle polemiche ecclesiastiche del suo tempo, per [...] ritirarsi infine a St.-Riquier, poi di nuovo a Corbie. È una delle figure più rappresentative del rinnovamento dell'età carolingia: esegeta, commentò varî libri biblici, utilizzando ampiamente la tradizione ...
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Benedettino (m. 1127) a Hirsau poi a Fischbachau, con una colonia benedettina richiesta dalla contessa Haziga di Baviera; fu poi abate a Eisenhafen (1111-19) e a Scheyern (1119-27); morì in fama di santità. ...
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Riformatore monastico (Venezia 1381 o 1382 - ivi 1443); figlio di Marco e di una Capello. Chierico, fu da Bonifacio IX nominato abate commendatario del cenobio di S. Giorgio in Alga (1397), degli eremitani [...] di una società ecclesiastica che dalla nuova sede fu poi detta dei canonici secolari di S. Giorgio in Alga; quindi (1408) abate del monastero benedettino di S. Giustina di Padova, che si trovava in condizioni di grave decadenza; il B. passato alla ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).