Abate (Isola S. Giulio, Novara, 962 - Fécamp 1031) di S. Benigno di Digione (990), dove fu inviato da s. Maiolo, abate di Cluny, che quivi l'aveva condotto dal monastero di Lucedio (Vercelli) ove aveva [...] fatto i primi studî. Promosse una riforma monastica in senso rigorista e penitenziale, che si diffuse in una quarantina di monasteri e priorati in Francia, Italia, Lotaringia; con l'aiuto dei fratelli ...
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Abate di Fleury e arcivescovo di Orléans (n. in Catalogna 750 circa - m. forse Angers 821), fu uno dei promotori più zelanti della rinascita carolingia. Teologo, oltre a raccolte di auctoritates su controversie [...] trinitarie, si ricordano di lui il De ordine baptismi, i Sermones e l'Interpretatio missae. Scrisse anche numerosi componimenti poetici (il Gloria laus et honor fu inserito nella liturgia della domenica ...
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Abate; nato in Oriente, in un paese sull'Eufrate (m. nel 476 o 477), dopo una prigionia subìta durante un pellegrinaggio in Egitto, venne in Occidente; fermatosi in Alvernia, nella città poi chiamata Clermont, [...] vi eresse (473) un monastero accanto alla basilica di S. Ciriaco, detto comunemente Cyr, di cui fu anche abate. Invocato nell'alto Medioevo nella benedizione degli occhi. Festa, 16 (martirologio romano: 15) giugno. ...
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Abate e uomo politico francese (Marsan, Gers, 1756 - Cirey-sur-Blaise, Marna, 1832). Deputato del clero agli Stati generali del 1789, difese gli antichi privilegi; avverso alla costituzione generale del [...] clero, emigrò in Inghilterra; successivamente, alla prima restaurazione (1814) fu il portavoce di Luigi XVIII presso la commissione di redazione della Carta costituzionale. Pari di Francia (1815), membro ...
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Abate del monastero di S. Sinforiano (Autun 496 circa - Parigi 576); eletto vescovo di Parigi (556) con il favore del re Childeberto I, fondò il monastero di S. Vincenzo, che ebbe una parte importante [...] nello sviluppo di Parigi nel Medioevo, poi dedicatogli col nome di Saint-Germain-des-Prés. Partecipò ai concilî di Parigi del 557 e 573 e di Tours del 567. Festa, 28 maggio ...
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Abate d'Aniane (m. 843), discepolo di s. Benedetto d'Aniane, che accompagnò al Concilio di Francoforte (794), e forse anche a quello di Aquisgrana (817). Scrisse la vita del maestro (Vita Benedicti, 822). [...] Altri scritti a lui attribuiti sono invece di Smaragdo di Saint-Mihiel. Fu localmente onorato come santo sotto il nome di Ardone a Lodève, fino alla metà del sec. 19º ...
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Abate di Farfa (inizî sec. 10º); dubbia è la notizia del Chronicon Farfense, secondo la quale egli sarebbe stato nipote del re Ugo di Provenza. Energico e abile, seppe dare al suo monastero una grande [...] potenza economica e farne un notevole centro culturale. Morì (936) avvelenato da Campone, nobile reatino, educato nel monastero e smanioso di impadronirsi delle ricchezze di Farfa ...
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Abate benedettino (Staffelstein 1450 - Michelsberg, Bamberga, 1502), dal 1484 abate di Michelsberg; è ricordato per le sue doti di organizzatore (sistemazione del patrimonio, catalogazione della biblioteca [...] di più di 500 volumi) e di scrittore (cronaca degli abati di Michelsberg; catalogo dei santi benedettini e varie opere di pietà), che permisero al monastero di raggiungere un alto grado di prosperità materiale. ...
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Abate di S. Martino e di S. Sinforiano (m. 1152), autore di un poemetto latino In laude urbis Metensis in esametri leonini, nel quale esalta l'importanza e la bellezza della sua città, e di una grande [...] Vita s. Martini (1135 circa) in versi ritmici in due libri, preceduta da due prologhi con le descrizioni di Metz e Tours ...
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Abate di Wearmouth e Jarrow (n. 642 - m. Langres 716). Chiamato (674) da s. Benedetto Biscop a Wearmouth, nel 678 lo accompagnò a Roma. Dalla visita riportò molti codici. Fondò poi (682) Jarrow, e dei [...] due monasteri divenne abate alla morte (690) di s. Benedetto. Lavorò in seguito a imporre il rito romano in Irlanda e Scozia. ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).