MIGNANELLI, Beltramo.
Angelo Michele Piemontese
– Nacque nel 1370 a Siena da Leonardo; il nome della madre rimane incerto.
Emigrò «juvenculus et pauper», esercitando la mercatura verso Tunisi, Egitto, [...] sul Levante.
Il M. funse da interprete per l’arabo con le legazioni di Giovanni (XI) patriarca copto e di Nicodemo abate etiopico di Gerusalemme al concilio di Firenze (1441-42) indetto da papa Eugenio IV. Per committenza del pontefice nel 1443 il M ...
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FABBRO, Angelo Antonio
Paolo Preto
Nato a Valdobbiadene (Treviso) il 3 giugno 1711 da Battista e Maddalena Bottoglia, studiò nel seminario di Padova e si laureò in teologia e diritto civile e canonico [...] poté rimanere inerte: il F. fu chiamato a Venezia a discolparsi. Scrisse cinque lezioni di confutazione alla censura dell'abate veronese Bertolini, proclamò di non essere teologo o canonista ma solo pubblicista, si fece forte dell'approvazione del ...
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PETRUCCI, Federico
Paolo Nardi
PETRUCCI, Federico (Federico di Petruccio, Fridericus de Senis). – Nacque a Siena, con tutta probabilità nell’ultimo decennio del XIII secolo, da Petruccio di Cambio e [...] di entrare nell’Ordine benedettino, dopo essersi spogliato dei propri beni destinandoli alle sorelle Cia e Fiore. Divenuto ben presto abate dell’antico monastero di Sant’Eugenio alle porte di Siena, tra il 1344 e il 1345 si stabilì presso la Curia ...
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GRAZIANO da Pisa
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Nato verosimilmente nel quarto decennio del secolo XII, era nipote di papa Eugenio III e, come lui, proveniva da Pisa, da una famiglia di cui nulla si [...] su diciotto pievi; nel 1181 gli venne poi affidata la risoluzione di una causa tra il vescovo di Palestrina e l'abate di Subiaco.
Sotto il pontificato di Clemente III G. fu inviato come giudice e legato in Italia settentrionale, con l'incarico ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] reclamava le sue regioni suddite del Vaud e dell'Argovia, che le erano state strappate nel 1798; Uri la Leventina; l'abate di San Gallo il suo principato, da gran tempo secolarizzato.
Grazie all'intervento dello zar si riuscì però a tener lontane ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] probabilmente ad una lenta penetrazione, anche qui più evidente negli ultimi decenni del secolo. In diocesi di Treviso troviamo ad esempio abati d'origine veneziana nel monastero di S. Maria del Pero (dal 1377), ad Ospedale di Piave, a S. Maria di ...
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L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] più nulla (80). Il tentativo di avviare delle produzioni "ad uso di Marsiglia", portato avanti dalla saponeria privilegiata dell'abate Michelangelo Bozzini ai SS. Giovanni e Paolo tra il 1737 e il 1740, si concluse con un clamoroso insuccesso, su ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] . 20-22.
105. Piero Del Negro, Due progetti enciclopedici nel Veneto del tardo Settecento: dal patrizio Matteo Dandolo all'abate Giovanni Coi, "Studi Settecenteschi", 16, 1996, p. 295 (pp. 289-331); F. Venturi, Settecento riformatore, V, L'Italia dei ...
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Costituzionalità delle leggi, controllo di
Louis Favoreu
Introduzione
Il controllo di costituzionalità delle leggi costituisce uno dei capitoli più importanti del diritto costituzionale contemporaneo [...] Favoreu e Jolowicz, 1986).
In Europa, invece, l'evoluzione avviene in tutt'altro senso. Certo, in Francia l'abate Sieyès difenderà l'idea di un controllo di costituzionalità delle leggi garantito da una giuria costituzionale, ma Bonaparte accantonerà ...
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IACOPO di Porta Ravennate
Luca Loschiavo
Figlio di "Ildebrandus Alberti de Ugo de Boni" (Sarti - Fattorini, p. 52) nacque, secondo Kantorowicz (1969, pp. 86, 103; cfr. anche Fried, p. 108), nei primi [...] di un giurista più tardo, il quale può aver utilizzato un analogo lavoro di I. (Villain).
Nel 1169 I. fu chiamato a difendere l'abate di Pomposa di fronte al vescovo di Bologna, giudice delegato del papa.
La morte lo colse l'11 ott. 1178. Di lui si ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).