ī Poeta arabo (m. 897), nato in Siria e vissuto alla corte dei califfi abbasidi di Baghdād. È noto sia per la sua personale produzione poetica (in cui ritrae di frequente ambienti ed eventi contemporanei), [...] sia per una sua antologia di poesia antica, intitolata al-Ḥamāsa ("Il valore guerriero"), come la più celebre raccolta omonima di Abū Tammām ...
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Poeta arabo di origine persiana (Ahwāz 758 - Baghdād 813 circa). Visse alla corte degli Abbasidi, e godé il favore dei califfi Hārūn ar-Rashīd e al-Amīn. La sua poesia leggera e spesso cinica, dedicata [...] soprattutto al vino e all'amore, è insigne per intrinseco valore d'arte e per aver inaugurato un nuovo stile, discostandosi dall'imitazione delle forme antiche. In vecchiaia, compose rime ascetiche ...
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Abu al-'Abbas
Abu al-‛Abbas
Fondatore e primo califfo della dinastia araba degli Abbasidi (m. al-Anbar 754). Noto anche come al-Saffar («il sanguinario» o «il generoso») contribuì all’uccisione dell’ultimo [...] califfo omayyade, Marwan II, e ne prese il potere nel 750. Uomo di grande energia e privo di scrupoli, eccelse nelle azioni militari contro la dinastia rivale e contro gli oppositori politici, mentre nell’azione ...
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Musicista arabo (Kūfa 742 - Baghdād 804). Godé gran favore come compositore ed esecutore presso i primi califfi abbasidi. Fondò una scuola di musica e canto, ed ebbe una parte importante nella vita artistica [...] e sociale dell'epoca ...
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Pseudonimo del poeta arabo Abū ῾Alī Muḥammad (765-860) vissuto con alterne vicende di favore e disgrazia alla corte degli Abbasidi di Baghdād. Il suo temperamento satirico e le sue convinzioni sciite dettero [...] alla sua produzione poetica un carattere di fronda, aggressivo e polemico; la parte conservataci è importante come documento storico dell'epoca ...
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Ibn Tulun, Ahmad
Fondatore della dinastia tulunide egiziana (n. 835-m. 884). Figlio di uno schiavo turco donato ai califfi abbasidi, fu inviato da Abu-l-‛Ala’ al-Ma’mun in Egitto per esserne governatore [...] nell’868. Impadronitosi delle finanze della provincia, approfittò della debolezza del califfato, causata dalla , per rendersi indipendente, aggiungendo nell’877 al dominio egiziano la Siria ...
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Figlio di ῾Abd al-Muṭṭalib e zio paterno di Maometto (7º sec. d. C.). È capostipite ed eponimo della famiglia degli Abbasidi, che, come parenti del Profeta, aspirarono a lungo al califfato e vi pervennero [...] alla metà del sec. 8º ...
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Nome arabo di quelle dinastie musulmane che regnarono in Spagna nel sec. 11º tra la caduta del califfato omayya de e l'invasione almoravide: tali gli Abbasidi di Siviglia, gli Hammuditi di Malaga, gli [...] Hudidi di Saragozza, ecc. Molte di queste dinastie, destinate politicamente a soggiacere alle forze unitarie degli imperi berberi d'Africa, ebbero una notevole importanza culturale come centri d'arte e ...
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Toghril Beg
Capo turco selgiuchide (m. 1063), fondatore della dinastia cd. dei Grandi Selgiuchidi in Anatolia. Regnò dal 1037 e fu il primo sultano selgiuchide a essere formalmente investito del supremo [...] potere dagli Abbasidi, che liberò dal giogo degli emiri buwaihidi per imporre una più dura tutela. Entrato vittorioso a Baghdad (1055), dopo una campagna contro gruppi militari ribelli nelle regioni orientali, vi ricevette il titolo di «re d’Oriente ...
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'Abd al-Rahman I
‛Abd al-Rahman I
Emiro omayyade di al-Andalus (n. 731-m. 788). Di origine siriana, sfuggì al generale massacro della famiglia omayyade in Oriente seguito alla vittoria dei pretendenti [...] abbasidi. Rifugiatosi in Nordafrica, sbarcò poi in al-Andalus dove, con l’aiuto di alcuni clienti della sua famiglia, conquistò il potere e instaurò un emirato ispirandosi alla tradizione omayyade. ...
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abbaside
abbàside (o abbàsside) agg. – Relativo agli Abbasidi, dinastia musulmana di califfi che prendono nome da al-῾Abbàs zio di Maometto, i quali detennero il potere dal 750 al 1258 (periodo coincidente con la maggior fioritura della civiltà...
visir
viṡìr (ant. viṡirre) s. m. [dal pahlavi v(i)čir, pers. vezir]. – Titolo di una sorta di gran cancelliere dell’Impero ottomano con funzioni di alter ego del sovrano, introdotto dai califfi abbasidi (750-1258), e rimesso in vigore dal...