Ne li occhi porta la mia donna Amore
Mario Pazzaglia
. - Sonetto della Vita Nuova (XXI 2-4), su schema abbaabba; cde edc, presente, oltre che nella tradizione ‛ organica ' del libro e delle sue rime [...] (Barbi) e nella Giuntina del 1527, anche nella ‛ estravagante ' che fa capo al codice Escorialense e III 23 (secondo D. De Robertis la variante tant'è in luogo di si è del v. 14 sarebbe d'autore). Fa parte ...
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Questa donna che andar mi fa pensoso
Vincenzo Pernicone
donna che andar mi fa pensoso. Sonetto (Rime dubbie XIV; schema abbaabba; cde dce; c ed e sono assonanzate) assegnato a D. da alcuni codici, [...] l'E III 23 della biblioteca dell'Escorial, il suo derivato Italiano 191 della Marciana di Venezia, il Rediano 184 della Laurenziana e il Il IV 114 della Nazionale di Firenze, il n. 820 della Capitolare ...
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Il nome (greco ἀββάς, lat. abbas) viene dall'aramaico ᾿abbâ "padre": nome con cui in origine (sec. IV-V) furono chiamati, in Egitto e in Oriente, i monaci più anziani dai loro discepoli, e tutti i monaci [...] dai laici.
S. Girolamo, tuttavia (In Epist. ad Gal., IV, 6), protestava contro quest'uso, fondandosi appunto su quel passo di S. Paolo, secondo il quale l'appellativo di "padre" va dato a Dio. Del resto, ...
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Poi ch'i' fu', Dante, dal mio natal sito
Mario Pazzaglia
. Sonetto (Rime CXV) di Cino da Pistoia, responsivo per le rime (abbaabba; cde dce) al dantesco Io mi credea del tutto esser partito.
È presente [...] in numerosi manoscritti (il 1289 dell'Universitaria di Bologna, il Palatino 180, il 445 della Capitolare di Verona, il Casanatese 433, ecc.) con quello di D., col quale fu pubblicato nella Giuntina del ...
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Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), proprio degli ordini benedettini e delle loro varie ramificazioni. Il nome deriva dalla parola aramaica ābā, (➔ abba) intesa come «padre». ...
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Lalibela, Gebra Maskal, santo
(o Lalibala) Imperatore d’Etiopia, della dinastia Zagwe (n. 1150 ca.-m. 1225). Secondo l’agiografia del monaco Abba Amba, il giovane e devotissimo L., di ritorno da un [...] miracoloso pellegrinaggio a Gerusalemme (1180 ca.), accettò con esitazione la corona. Sostenne con fervore la Chiesa, fondando monasteri, e consolidò i confini dell’impero. Coltivando buone relazioni con ...
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Tutti li miei penser parlan d'Amore
Mario Pazzaglia
li miei penser parlan d'Amore Sonetto della Vita Nuova (XIII 8-9), su schema abbaabba; cde edc, presente nella tradizione ‛ organica ' del libro [...] e delle sue rime e nella Giuntina del 1527. Segna l'inizio del momento che viene definito comunemente cavalcantiano o dell'amore doloroso (capp. XIII-XVI), dopo la crisi conseguita al negato saluto di ...
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sonetto, sonetto doppio
Ignazio Baldelli
1. Nei s. danteschi, la forma arcaica a rime alterne negli otto versi della fronte, è di gran lunga meno usata, come del resto in Cavalcanti e in Cino. Dai conteggi [...] e il modello di Rustico, che, contro più di cinquanta s. a rime alterne nella fronte, ne ha appena quattro con lo schema abbaabba (e ancora Cecco Angiolieri ne ha più della metà a rime alterne; per i rapporti fra Rustico e la tenzone con Forese, v ...
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Sì lungiamente m'ha tenuto Amore
Mario Pazzaglia
lungiamente m'ha tenuto Amore Stanza di canzone della Vita Nuova (XXVII 3-5), su schema 8 + 6 abbaabba CDdCEE, senza concatenatio (caso unico nella [...] lirica di D.: cfr. Rime XLIX e LVII), ma con combinatio finale, presente nella tradizione ‛ organica ' del libro e delle sue rime e nella Giuntina del 1527. Metricamente arieggia il sonetto (anche se è ...
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Lasso ! per forza di molti sospiri
Mario Pazzaglia
Sonetto della Vita Nuova (XXXIX 8-10), sullo schema, comune a quasi tutti quelli in morte di Beatrice, abbaabba; cde dce; presente, oltre che nella [...] tradizione ‛ organica ' del libro e delle sue rime e nella Giuntina del 1527, in altri codici di rime dantesche. È la palinodia e la recisa liquidazione dell'episodio della Donna pietosa o gentile, e segna ...
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abba
s. m. [voce lat., dal gr. ἀββ ᾶ, traslitt. dell’aramaico ābā «padre»] (solo al sing.). – Qualifica che esprime una paternità spirituale, data nell’Antico Testamento ai profeti e anche a sacerdoti e maestri, in quanto inviati o ispirati...
quartina
s. f. [der. di quarto]. – 1. Genericam., strofa di quattro versi, di qualsiasi misura; nella poesia italiana s’intende per lo più la strofa di 4 endecasillabi rimati ABAB o ABBA, che forma, ripetuta, la prima parte del sonetto, usata...