Eban, Abba (propr. Aubrey Solomon Meir Eban)
Eban, Abba
(propr. Aubrey Solomon Meir Eban) Politico israeliano (Città del Capo 1915-Tel Aviv 2002). Dopo aver aderito al sionismo, fu collaboratore di [...] C. Weizmann, quindi, nel 1939, entrò nell’esercito inglese come agente di collegamento con lo , che rappresentò dal 1947 alle Nazioni Unite. Capo della delegazione israeliana all’ONU (1949-59), ambasciatore ...
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Abba, Giuseppe Cesare
Scrittore e patriota (Cairo Montenotte, Savona, 1838 - Brescia 1910). Arruolatosi con Garibaldi, partecipò all’impresa dei Mille, combattendo a Calatafimi e Palermo e, poi, nella [...] delle prime rapide note è ancora viva nell’edizione definitiva, sebbene sia ravvisabile una paziente elaborazione letteraria. Abba scrisse anche novelle (Cose vedute, 1887) e versi (Romagna, 1887), ma soprattutto si dedicò a opere divulgative ...
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Abba Jifar II
Moti («re») del Jimma, in Etiopia (m. 1932). Regnò dal 1878 al 1932 portando il Jimma al suo apice. Patrocinò la coltura del caffè e i commerci (schiavi, avorio, zibetto). Nel 1884 si sottomise [...] a Menelik II, prestando assistenza militare e versando tributi. Riuscì così a preservare fino alla propria morte una certa autonomia per il Jimma all’interno dell’impero d’Etiopia ...
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Abba Jifar I
Primo moti («re») del Jimma, in Etiopia (m. 1855). Figlio di Abba Magal, leader del clan Diggo degli oromo, governò dal 1830 al 1855 organizzando le conquiste del padre nell’area intorno [...] alla città di Jimma in un nuovo regno, con centro nella sua residenza sulla collina di Jiren. Si convertì all’islam, di cui sostenne attivamente l’espansione ...
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Uomo politico algerino (Taher 1899 - Algeri 1985); prima favorevole all'intesa con i Francesi (nel 1938 fondò a tale scopo l'Union Populaire Algérienne), dopo lo sbarco alleato (8 nov. 1942) fu assertore dell'autonomia algerina soprattutto attraverso il "Manifesto del popolo algerino" (10 febbr. 1943). Nel 1955 abbandonò il metodo della non violenza e aderì al Fronte di Liberazione Nazionale. Dal 1958 ...
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Figlio di ῾Abd al-Muṭṭalib e zio paterno di Maometto (7º sec. d. C.). È capostipite ed eponimo della famiglia degli Abbasidi, che, come parenti del Profeta, aspirarono a lungo al califfato e vi pervennero alla metà del sec. 8º ...
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Primo califfo degli Abbasidi, che regnò dal 750 al 754 d. C. Il suo soprannome as-Saffāḥ, spiegato come "il sanguinario", significa forse piuttosto "il munifico". Sconfisse il califfo omayyade Marwān; con gli Omayyadi fu spietato; nel governo si appoggiò al fratello al-Manṣūr, che gli succedette ...
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Cugino di Maometto (m. aṭ-Ṭā'if 687), soprannominato al-Ḥibr "il dottore" o al-Baḥr "il mare". Venerato dai musulmani quale trasmettitore di molti ḥadīth o tradizioni canoniche intorno al profeta, e quale fondatore dell'esegesi canonica. Visse per lo più a Medina. La critica moderna ha infirmato il valore delle notizie a lui attribuite, alcune delle quali sembrano falsificazioni più tarde ...
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Nipote (Gedda 1816 - Cairo 1854) di Mohammed ῾Ali, salì al potere nel 1848. Di tendenze reazionarie, si mostrò fedele vassallo della Porta. ...
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abba
s. m. [voce lat., dal gr. ἀββ ᾶ, traslitt. dell’aramaico ābā «padre»] (solo al sing.). – Qualifica che esprime una paternità spirituale, data nell’Antico Testamento ai profeti e anche a sacerdoti e maestri, in quanto inviati o ispirati...
quartina
s. f. [der. di quarto]. – 1. Genericam., strofa di quattro versi, di qualsiasi misura; nella poesia italiana s’intende per lo più la strofa di 4 endecasillabi rimati ABAB o ABBA, che forma, ripetuta, la prima parte del sonetto, usata...