Asceta (Montevarchi 1136 - Vallombrosa 1236); di famiglia imparentata con s. Giovanni Gualberto, entrò nell'abbazia di Vallombrosa, divenne visitatore dell'ordine, poi abate di S. Salvi presso Firenze, [...] infine (1200) abate generale: fece ricostruire la chiesa dell'abbazia dedicata alla Madonna e a s. Michele Arcangelo e costruì la chiesa dell'eremitaggio; fu amico di Onorio III e Gregorio IX, degli imperatori Ottone IV e Federico II e specialmente ...
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Di casa aleramica, tenne il marchesato dal 1100 al 1135 circa. Fondò l'importante abbazia cisterciense di S. Maria di Lucedio, presso Trino. ...
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Architetto (Lindenberg, Svevia, 1720 - ivi 1803). La sua opera principale è la chiesa dell'abbazia dei benedettini a Wiblingen (iniz. 1772), una delle ultime grandi costruzioni barocche sull'esempio di [...] Fischer von Erlach e di B. Neumann ...
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Abate (m. 1064); dopo essere stato decano del capitolo di Chartres, si fece monaco nell'abbazia benedettina di Marmoutier, della quale fu, dal 1032, abate. Di famiglia nobile e potente (di La Ferté, de [...] Firmitate, nell'Orleanese), ingrandì i possessi dell'abbazia, ottenendo cospicue donazioni; fondò numerosi priorati e, fedele a Cluny, favorì la riforma monastica. ...
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Monaco benedettino (n. tra il 1090 e il 1096 - m. 1143 circa); bibliotecario dell'abbazia di Malmesbury, scrisse i Gesta regum Anglorum, ottima fonte, sino al 1128, per la storia dei regni di Guglielmo [...] I e di Guglielmo II. L'esposizione dei fatti a lui contemporanei (dal 1100 al 1142) è continuata nella Historia novella, ch'egli iniziò verso il 1140, e non poté finire di rivedere. Scrisse inoltre Gesta ...
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Orafo mosano (n. Huy), attivo tra il 1135 e il 1173. Dall'obituario dell'abbazia di Neufmoustier (Huy), dove G. trascorse gli ultimi anni di vita, emerge la sua fama di abile aurifaber al servizio di eminenti [...] personalità: lavorò probabilmente per Wibald, abate di Stavelot, e per Suger a Saint-Denis. Le opere che la critica ha ritenuto opportuno legare al suo nome (testa-reliquiario di papa Alessandro I, 1145, ...
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Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel [...] 1078 a Erluino in quella di abate; nel 1093 fu nominato arcivescovo di Canterbury in Inghilterra, nel quale ufficio resistette con straordinaria fermezza all'invadenza del potere secolare. Canonizzato ...
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Monaca cisterciense (n. presso Halberstadt 1232 - m. Helfta 1292), badessa di Rodardesdorf. Trasferì (1258) l'abbazia a Helfta (Helpede); abile organizzatrice, di grande sensibilità religiosa e culturale, [...] rese celebre il monastero (che fornì d'una ricca biblioteca) per il clima mistico, il decoro liturgico, gli studî scritturali, patristici, letterarî, le arti liberali. Sotto la sua guida vissero la sorella ...
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Benedettino francese (2a metà del sec. 14º), noto comunemente come il "prieur de Salon" (un'abbazia delle Basses-Alpes). Autore del Somnium super materia scismatis, in cui si propone il ricorso a metodi [...] pacifici di risoluzione dello scisma, è noto soprattutto per L'Apparicion maistre Jehan de Meun, un componimento in versi e prose, dove sono esposti con sincera aspirazione alla pace alcuni rimedî alla ...
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Benedettino (Bamberga 1723 - Banz, Bamberga, 1797); insegnò a Banz (1757-82) e fu priore dell'abbazia di Michelsberg, Bamberga (1782-87). Scrisse, tra l'altro: Compendium theologiae dogmaticae, scholasticae [...] et moralis (3 voll., 1768); Epitome canonum ecclesiasticorum ex conciliis Germaniae collecta (1774); Institutiones theologiae mysticae (1777); Institutiones iuris ecclesiastici publici et privati (3 voll., ...
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abbazia
abbazìa (meno com. abazìa, ant. abbadìa o abadìa) s. f. [dal lat. tardo abbatīa, der. di abbas -atis «abate»; cfr. badia]. – 1. Comunità autonoma (sui iuris) di canonici regolari o monaci (ordinariamente, secondo la regola benedettina,...
badia
badìa (ant. abbadìa o abadìa) s. f. [lat. tardo abbatīa]. – È in genere sinon. della sua variante abbazia, spec. per indicare la comunità monastica o il complesso degli edifici claustrali oppure chiese che anticam. erano monastiche....