GOZZADINI, Delfino
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1375 da Nanne di Gabione e da Giovanna di Giovanni Negrisoli.
Dei loro numerosi figli fu il solo a vestire l'abito religioso e fu monaco [...] Innocenzo VII dichiarò il G. decaduto da abate di Nonantola per le gravi colpe delle quali si era macchiato e affidò l'abbazia in commenda a Gian Galeazzo Pepoli. Le colpe del G. non erano altro che la sua condivisione delle iniziative del padre e ...
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GERARDO (Geraldo, Geroldo, Gherardo)
Annibale Ilari
Nacque probabilmente a Ratisbona, in Baviera, nella prima metà dell'XI secolo. Ricevette la formazione culturale nella scuola dell'abbazia cittadina [...] di S. Emmerano. Intorno al 1050 raggiunse il grado di magister. Dopo un viaggio compiuto a Roma nel 1063 insieme con Udalrico, arcidiacono di Frisinga, decise di professare il monachesimo a Cluny: a riceverlo ...
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BRANDOLINI, Marcantonio
Umberto Coldagelli
Figlio di Brandolino e di Elisabetta Malatesta, discendente da una antica famiglia di feudatari del castello di Valmareno, nel Trevigiano, fu titolare dell'abbazia [...] ", e anzi dichiarandosi pronto "se questo mio habito in qualche modo turba al servitio pubblico" a rinunziare anche alla sua abbazia. A queste proteste il B. aggiungeva il peso di influenti relazioni, cui faceva cenno un dispaccio dell'ambasciatore a ...
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Esegeta (m. Ivrea 1246), francese, entrò tra i canonici regolari di San Vittore a Parigi, dove dal 1207 insegnò teologia. Trasferitosi (1219) a Vercelli, vi fondò l'abbazia di Sant'Andrea, di cui fu abate. [...] Ghibellino, fu costretto (1243) a rifugiarsi a Ivrea. Compose tra l'altro concordanze bibliche, un commento a Isaia, tre commenti al Cantico dei cantici, e numerose opere (un'antologia, una serie di Glossae ...
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Storico e scrittore italiano (Mileto 1934 - Firenze 2010). Laureato a Messina in Lettere, ha effettuato studi sull’architettura medievale e sull’architettura medievale normanna, scrivendo saggi sull’Abbazia [...] della Santissima Trinità di Mileto e sulla cattedrale normanna, distrutte dal terremoto del 1783. Ha esordito nella narrativa con il romanzo Carasace, e pubblicato il secondo nel 2000 Oga magoga (premio ...
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BORROMEO, Giulio Cesare
Susanna Peyronel
Nacque il 13 nov. 1517 da Federico e da Veronica Visconti. Avrebbe dovuto dedicarsi alla carriera ecclesiastica, essendo stato investito nel 1539 dell'abbazia [...] avevano il patronato. La sua educazione però fu esclusivamente militare e nel 1550, in clima di Controriforma, dovette rinunciare all'abbazia in favore del nipote Carlo, appena dodicenne.
Fin dall'età di sedici anni il B. aveva servito nell'esercito ...
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CARBONI, Bartolomeo
François-Charles Uginet
Nacque a Reggio Emilia intorno al 1390 da Antonio, appartenente ad una famiglia di mercanti. Aveva ventidue anni ed era monaco professo nell'abbazia benedettina [...] d'oro di camera, ma già in ottobre il C. aveva un successore nella carica. Già il 19 ag. 1431 aveva scambiato la sua abbazia di S. Apollonio, per la quale pagava alla Camera apostolica 70 fiorini, con quella di S. Procolo a Bologna, che pagava 121 ...
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Nome di due santi: 1. Uno dei primi compagni di s. Benedetto da Norcia; secondo la leggendaria Vita, sarebbe stato inviato (543) in Gallia, dove avrebbe fondato l'abbazia di Glanfeuil, e vi sarebbe morto [...] nel 584; ma il M. abate di Glanfeuil non può essere identificato col discepolo di s. Benedetto. Al suo nome fu intitolata la congregazione dei maurini. Festa, 15 genn. 2. V. Mauro e Papia, santi ...
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ANDREA da Faenza
Tommaso Leccisotti
Nato nella prima metà del sec. XIV ed entrato fra i camaldolesi, A. era nell'anno 1369 priore del monastero di S. Cipriano di Murano. In quell'anno Urbano V, volendo [...] di Arezzo, già priore benedettino a Subiaco. A., d'altra parte, appena giunto a Montecassino, si preoccupò di recuperare i beni dell'abbazia, ottenendo il 4 marzo 1370 una lettera in tal senso dal papa agli arcivescovi di Napoli e di Benevento e al ...
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Monaco benedettino (n. Faye-la-Vineuse, Poitou, 1040 circa - m. dopo il 1109). Educato a Tours, in relazione con Ildeberto di Lavardin, si stabilì prima del 1092 nell'abbazia di S. Agostino di Canterbury [...] in Inghilterra, e si dedicò a celebrare in versi i santi legati alla storia di Canterbury, spingendosi fino ai suoi contemporanei, come s. Anselmo. La sua opera principale è la Vita s. Malchi, vasto rifacimento ...
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abbazia
abbazìa (meno com. abazìa, ant. abbadìa o abadìa) s. f. [dal lat. tardo abbatīa, der. di abbas -atis «abate»; cfr. badia]. – 1. Comunità autonoma (sui iuris) di canonici regolari o monaci (ordinariamente, secondo la regola benedettina,...
badia
badìa (ant. abbadìa o abadìa) s. f. [lat. tardo abbatīa]. – È in genere sinon. della sua variante abbazia, spec. per indicare la comunità monastica o il complesso degli edifici claustrali oppure chiese che anticam. erano monastiche....