Erudito (Nancy 1610 - Parigi 1686); gesuita, insegnava al Collegio Romano quando, nel 1685, fu dimesso dall'ordine per aver difeso le libertà gallicane; tornato a Parigi, visse, con pensione accordatagli [...] dal re, nell'abbazia di S. Vittore. I primi suoi scritti, in polemica con il giansenismo, provocarono le risposte di A. Arnauld e P. Nicole; altri sono contro i protestanti: opere tutte che, all'appello alla libera interpretazione della Bibbia, ...
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FONTANA, Antonio
Vincenzo Rizzo
Si ignorano gli estremi anagrafici del F., nato probabilmente intorno alla metà del sec. XVII e attivo come scultore nell'Italia meridionale. Il primo incarico documentato [...] 'epoca il F. già godesse di una buona fama visto che si trattava di lavori per la cappella dedicata al santo titolare dell'abbazia, la cui volta veniva dipinta nello stesso periodo da un artista di chiara fama quale L. Giordano.
Insieme con il nipote ...
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Figlia (Parigi 1225 - Longchamp 1270) di Luigi VIII di Francia. Rifiutato il matrimonio con Corrado, figlio ed erede dell'imperatore Federico II, fondò a Longchamp presso Parigi (1259) un monastero che [...] divenne poi famosa abbazia. Ne osservò le regole, approvate da Alessandro IV (1259), poi riformate da Urbano IV (1263), senza però farsi religiosa, per la malferma salute. Il suo culto fu approvato da Leone X (1521). Festa, 31 agosto. ...
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DORIA, Sinibaldo
Matteo Sanfilippo
Nacque a Genova il 21 sett. 1664 da Giovan Battista e Benedetta Spinola. Sin da adolescente fu avviato alla carriera ecclesiastica: già nel 1677 gli fu data in beneficio [...] e presbitero nell'ottobrenovembre 1711 e promosso vescovo di Patrasso il 18 dicembre, con concessione di mantenere i benefici dell'abbazia di S. Fruttuoso e di S. Maria da Gallinara (Albenga). Da questo momento l'attività del D. fu tutta romana ...
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BARTOLOMEO
Vittorio De Donato
Fu il secondo abate di questo nome del monastero sublacense. Proveniente da Monte Cassino, fu consacrato in Avignone da Giovanni XXII il 5 marzo 1318, quando era abate [...] le Consuetudines Sublacenses e furono portate allo Speco le reliquie di s. Vittoria vergine e martire. Al di fuori della sua abbazia B. promosse la costruzione di vari monasteri, tra cui quelli di Bevagna (Perugia) e Sessa Aurunca (Caserta).
Circa la ...
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ESTE, Ippolito d'
Lucy Byatt
Nacque a Ferrara il 20 marzo (novembre?) 1479, terzogenito del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona. All'età di tre anni gli venne conferita in commendam l'abbazia [...] altri motivi per disapprovare il loro operato, tanto è vero che, quando l'E. era stato eletto abate commendatario dell'abbazia di Nonantola dopo la morte del cardinale G.Cesarini (febbraio del 1510), il papa aveva invalidato l'elezione in favore di ...
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ELDRADO (Eldradus, Elderadus, Helderadus, Hylderadus, Hildradus, Aldradus, Oldradus), santo
Renata Crotti Pasi
Provenzale di origine e di famiglia nobile ("ex Gallicana patria, que dicitur Provincia, [...] considerazione nel quale era tenuto, fa fede, tra l'altro, la dedicazione al suo nome di una cappella, entro il recinto dell'abbazia, riferibile, per la parte più antica, alla fine del sec. IX o all'inizio del successivo, e, per la parte più recente ...
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CASTIGLIONI, Giovanni Giacomo
Franca Petrucci
Nacque da Branda, della nobile e illustre famiglia milanese, e da Dorotea Cusani nel 1471 circa.
Abbracciò la carriera ecclesiastica ed era suddiacono e [...] abate commendatario dell'abbazia di S. Abbondio di Como, quando il 13 marzo 1493, ancora giovanissimo, successe nell'arcivescovato di Bari ad Antonio Aiello, per interessamento di Lodovico il Moro, cui premeva avere in quel ducato un pastore di sua ...
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Scultore e orafo di Arras, attivo tra il 1600 e il 1641. Stabilitosi a Londra (1604), vi spiegò una vasta attività, eseguendo numerosi monumenti funerarî (delle principesse Mary e Sofia e della regina [...] Elisabetta nell'abbazia di Westminster), il più notevole dei quali è quello del conte di Salisbury a Hatfield (1612). Dal 1618 si fece chiamare Colt (o Colte) invece di Poutrain. ...
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FERRETTI, Paolo Maria (al secolo Francesco)
Aldo Bartocci
Nato a Subiaco (Roma) il 3 dic. 1866 da Angelo e da Adriana Giammei, entrò giovanissimo nella Congregazione benedettina cassinese, pronunciando [...] sacra liturgia e revisore ufficiale per il canto gregoriano.
Con questo incarico il F. si recò spesso presso l'abbazia benedettina di Solesmes, ove poté aggiornarsi sullo stato delle ricerche e degli studi gregoriani ed ebbe anche modo di frequentare ...
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abbazia
abbazìa (meno com. abazìa, ant. abbadìa o abadìa) s. f. [dal lat. tardo abbatīa, der. di abbas -atis «abate»; cfr. badia]. – 1. Comunità autonoma (sui iuris) di canonici regolari o monaci (ordinariamente, secondo la regola benedettina,...
badia
badìa (ant. abbadìa o abadìa) s. f. [lat. tardo abbatīa]. – È in genere sinon. della sua variante abbazia, spec. per indicare la comunità monastica o il complesso degli edifici claustrali oppure chiese che anticam. erano monastiche....