GROSSI, Giovanni Battista Gennaro
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque ad Arce, nel Frusinate, il 24 giugno 1756 (non 1766, come in alcuni repertori), primogenito del primo matrimonio di Federico, medico [...] Nel 1801 passò un periodo a Roma, entrando in contatto con dotti ed eruditi, in particolare archeologi. In seguito, essendo l'abbazia di Montecassino tornata in possesso del suo immenso patrimonio feudale, che ne faceva il primo vassallo del Regno, e ...
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GIOVANNI GIORGIO (Zo Zorzo, Gio Giorgio, Gian Giorgio) Paleologo, marchese di Monferrato
Raffaele Tamalio
Nacque a Trino di Monferrato il 20 genn. 1488, secondogenito del marchese del Monferrato Bonifacio [...] seguire l'esemplare carriera dello zio, il cardinale Teodoro. Ben presto, nel 1509, fu eletto commendatore della ricca abbazia di Lucedio e protonotario apostolico. L'anno seguente il pontefice Giulio II lo nominò coadiutore del primo vescovo di ...
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GIOVANNI
Luigi Andrea Berto
Terzo duca di Gaeta di questo nome, figlio del duca Marino, G. è menzionato per la prima volta in un documento del 978, dove figura come coreggente del padre, il quale lo [...] cercò insieme con un figlio di Leone e con uno di Gregorio di impadronirsi della contea d'Aquino ai danni dell'abbazia di Montecassino, provocando l'intervento di Ottone II, può essere spiegato con l'esigenza di dare a questi parenti delle proprietà ...
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BOCCARDI, Giovanni, detto il Boccardino Vecchio
Mina Bacci
Figlio di Giuliano e di Caterina di Bartolomeo Busini, nacque a Firenze nel 1460 e a vent'anni era apprendista senza salario nella bottega [...] di San Benedetto a Gubbio (Mazzatinti). Nel 1509 iniziano i pagamenti per miniature non specificate nell'abbazia di Montecassino; l'attività per l'abbazia sarà ripresa dal B. nel 1521-22 in collaborazione col figlio Francesco, con Matteo da Terranova ...
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DINI, Pietro Francesco
Pietro Messina
Nacque a Lucignano (Siena) il 19 apr. 1661 da Pietro e da Margherita Capea.
La famiglia era originaria di Siena, dove ebbe accesso ai primi gradi di nobiltà. Il [...] d'Alcantara.
Lavorò, quindi, nella prefettura di Norcia, dove fu spesso procuratore di Carlo Barberini per gli affari dell'abbazia di Farfa. Nel 1692 fu uditore di Luigi I principe di Monaco, ma, non gradendo alcuni incarichi di natura militare ...
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BORONI
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Famiglia di argentieri, orafi e bronzisti originari di Vicenza e operosi a Roma nel secolo XVIII e oltre.
Bartolomeo, nato a Vicenza nel 1703, dagli archivi dell'università [...] che si conosca del B. è il grande tabernacolo di bronzo dorato che gli fu commissionato nel 1737 dai camaldolesi dell'abbazia di Classe a Ravenna e che egli eseguì entro il 1739 su disegno di Giampaolo Pannini; il grande ciborio venne anche ...
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ENRICO
Hubert Houben
Secondogenito di Roberto, conte di Lucera, e di Gaitelgrima, figlia di Guaimario IV principe di Salerno, appare ricordato per la prima volta come conte di Monte Sant'Angelo (Foggia) [...] espugnò nell'ottobre 1104 Monte Sant'Angelo, avesse abolito la contea.
E. è ricordato nell'elenco dei benefattori dell'abbazia della Ss. Trinità di Venosa. Nel necrologio di Montecassino (cfr. Petrucci, 1960) è registrato al giorno 21 dicembre.
Fonti ...
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BOLLEA, Luigi Cesare
Narciso Nada
Nato il 25 dic. 1877 da Pietro e da Maurizia Molineri ad Azeglio (Torino), dimostrò una spiccata tendenza per gli studi umanistici e già nel periodo universitario cominciò [...] in poi); Umanesimo e cultura in Piemonte e nellaUniversità di Torino,ibid., XXVIII (1926), pp. 323-406; Il cartario dell'abbazia di Breme, Torino 1933. Fra gli studi di storia moderna sono particolarmente degni di rilievo i saggi su Carlo Emanuele I ...
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BAUER (Pauer, latinizzato Agricola), Giuseppe
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Tedesco, fu attivo in Roma come maestro argentiere dal 1739. Abitò ed ebbe bottega presso S. Maria in Vallicella, poi a piazza [...] cera nel centro, conservata al Museo Piersanti di Matelica; una lucerna nella Biblioteca Comunale di Macerata; qualche bella cartagloria nell'abbazia di Fiastra (Macerata), nonché vari pezzi in case private.
Morì a Roma l'11 luglio 1804 e fu sepolto ...
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ADALARDO
Ovidio Capitani
Vescovo di Verona, successe ad Astolfo nell'875-76. Nel febbraio dell'876 era sicuramente già vescovo veronese, in quanto come tale sottoscrisse gli atti del concilio di Pavia, [...] e agli arcivescovi di Ravenna, Milano e Aquileia di aver scomunicato A. per gli abusi da lui commessi ai danni dell'abbazia di Nonantola. In precedenza (17 aprile) ne aveva informato l'imperatore Carlo il Calvo. Come e quando abbia reagito A. è ...
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abbazia
abbazìa (meno com. abazìa, ant. abbadìa o abadìa) s. f. [dal lat. tardo abbatīa, der. di abbas -atis «abate»; cfr. badia]. – 1. Comunità autonoma (sui iuris) di canonici regolari o monaci (ordinariamente, secondo la regola benedettina,...
badia
badìa (ant. abbadìa o abadìa) s. f. [lat. tardo abbatīa]. – È in genere sinon. della sua variante abbazia, spec. per indicare la comunità monastica o il complesso degli edifici claustrali oppure chiese che anticam. erano monastiche....