Comune della prov. di Piacenza (106,5 km2 con 3718 ab. nel 2007).
Abbazia di B. Abbazia benedettina dedicata a s. Colombano, fondata nel 612. Nel Medioevo fu un importante centro di vita religiosa e culturale. [...] Lo scrittorio del monastero, tra 7° e 9° sec., fu il maggior centro di produzione di codici del Regnum Italiae ...
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Comune della prov. di Milano (26,3 km2 con 1205 ab. nel 2008).
Abbazia di M. Monastero fondato nel 1136 da monaci cistercensi provenienti da Morimond (Alta Marna), poco lontano da un primo monastero (M. [...] . M. fu dato in commenda a Giovanni Visconti arcivescovo di Milano e ad altri, finché nel 1556 fu soppresso il titolo di abbazia e i beni assegnati all’Ospedale Maggiore di Milano; nel 1798 fu soppresso lo stesso monastero.
Nel 12° sec. a M. sorse ...
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VIBALDO de Fisen, detto di Stavelot
Pio Paschini
Nacque nel 1097 presso quest'abbazia di cui i suoi genitori erano vassalli, e lì fu educato; poi passò a Liegi e nel 1117 entrò monaco benedettino a [...] di quell'anno, quando fu deposto l'abate Rainaldo come sostenitore dell'antipapa Anacleto II. Ma V. non poté tenere quell'abbazia e ritornò in Germania. Morto Lotario III (4 dicembre 1137), fu consigliere di Corrado III come era stato del suo ...
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FRODOINO
François Bougard
Figlio di Magafredo, nobile franco di origine reale, venne affidato ancora puerulus all'abbazia dei Ss. Pietro e Andrea della Novalesa, fondata in territorio franco sulle Alpi [...] Italia dopo le invasioni saracene e magiare (secc. X-XII), Torino 1966, p. 489; C. Segre Montel, La biblioteca dell'antica abbazia della Novalesa, in Nuove scoperte alla Novalesa…, Torino 1979, pp. 73-79; G. Andenna, Frodoinus, in Dict. d'hist. et de ...
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Benedettino (n. Napoli - m. Montecassino 986). Fu considerato come il terzo fondatore dell'abbazia di Montecassino, dove, appena eletto abate (949), ricondusse da Capua la comunità monastica, che resse [...] degnamente per 37 anni ...
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Abate benedettino (n. L'ubica, Slovacchia, 1400 circa - m. 1470 circa). Monaco nell'abbazia di Subiaco (1425), poi abate a Vienna (1446-55), rinunciò a questa carica per dedicarsi alla composizione di [...] opere d'argomento prevalentemente ascetico ...
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Ecclesiastico (m. 1076 circa), di nobile famiglia normanna, originario del Ponthieu, studiò nell'abbazia di Saint-Riquier sotto Angilramno, del quale dettò l'epitaffio tombale, e divenne canonico, arcidiacono [...] (1049 circa), e poi vescovo di Amiens (1058); elemosiniere della regina Matilde, l'accompagnò in Inghilterra (1068). Scrisse un poema latino, in 405 distici, De Hastingae proelio, nel quale canta le imprese ...
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Asceta (Montevarchi 1136 - Vallombrosa 1236); di famiglia imparentata con s. Giovanni Gualberto, entrò nell'abbazia di Vallombrosa, divenne visitatore dell'ordine, poi abate di S. Salvi presso Firenze, [...] infine (1200) abate generale: fece ricostruire la chiesa dell'abbazia dedicata alla Madonna e a s. Michele Arcangelo e costruì la chiesa dell'eremitaggio; fu amico di Onorio III e Gregorio IX, degli imperatori Ottone IV e Federico II e specialmente ...
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Città della Germania (Assia; 64.097 ab. nel 2007). Sorta nell’8° sec. attorno all’abbazia sulla strada Magonza-Turingia, acquistò importanza commerciale nell’11° sec. con la concessione agli abati dei [...] al declino della vita monastica. Aperta alle idee della Riforma anche per influenza del langravio Filippo d’Assia, l’abbazia fu gravemente colpita nella guerra dei Contadini (1525); la restaurazione cattolica si impose attraverso l’azione del nunzio ...
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Abate (m. 1064); dopo essere stato decano del capitolo di Chartres, si fece monaco nell'abbazia benedettina di Marmoutier, della quale fu, dal 1032, abate. Di famiglia nobile e potente (di La Ferté, de [...] Firmitate, nell'Orleanese), ingrandì i possessi dell'abbazia, ottenendo cospicue donazioni; fondò numerosi priorati e, fedele a Cluny, favorì la riforma monastica. ...
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abbazia
abbazìa (meno com. abazìa, ant. abbadìa o abadìa) s. f. [dal lat. tardo abbatīa, der. di abbas -atis «abate»; cfr. badia]. – 1. Comunità autonoma (sui iuris) di canonici regolari o monaci (ordinariamente, secondo la regola benedettina,...
badia
badìa (ant. abbadìa o abadìa) s. f. [lat. tardo abbatīa]. – È in genere sinon. della sua variante abbazia, spec. per indicare la comunità monastica o il complesso degli edifici claustrali oppure chiese che anticam. erano monastiche....