Maresciallo di Francia e diplomatico (Pondichéry 1768 - Parigi 1828). Compagno di studî di Bonaparte alla scuola militare di Brienne, dopo aver partecipato alle guerre della Rivoluzione, fu nel 1800 nominato [...] e in quella di Germania (1813). Fatto prigioniero nella battaglia di Lipsia, non poté rientrare in Francia che dopo la prima abdicazione dell'imperatore. Sottomessosi a Luigi XVIII, e rimastogli fedele durante i Cento giorni, fu da lui creato pari e ...
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Generale russo nato nel 1853, morto nel 1926. Ufficiale di cavalleria, si era prima della guerra occupato essenzialmente delle questioni tecniche dell'arma. Comandò all'inizio della guerra europea l'8ª [...] furono le operazioni del B. in Volinia.
Scoppiata la rivoluzione, il B. interpellato dallo zar circa la convenienza dell'abdicazione imposta, gli rispose, come in complesso tutti gli altri comandanti, che occorreva accettare il fatto compiuto. Fu dal ...
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Re di Spagna, nato a Madrid il 30 gennaio 1968. Terzo figlio del re di Spagna Juan Carlos I (v.) e della principessa di Grecia Sofía, assunse il titolo di principe delle Asturie nel 1977. Dopo aver ricevuto [...] il padre annunciò l’intenzione di rinunciare al trono: il 18 giugno fu perciò approvata la legge organica che regolava l’abdicazione (fino ad allora non prevista dalla Costituzione) e, il giorno successivo, F. giurò come re di Spagna. All’inizio del ...
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Patriota e uomo di stato romeno (Şimleul-Silvaniei 1873 - Galaţi 1952). Eletto (1906) al parlamento ungherese, guidò il gruppo di deputati che rivendicava il passaggio della Transilvania alla Romania. [...] presidente del Consiglio (1928-30 e 1932-33). Contrario alla dittatura di Carol II, nel 1940 fu tra i fautori della sua abdicazione, e si adoperò poi presso re Michele a trarre il paese fuori dalla guerra (1944). Con l'avvento del regime comunista, M ...
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Figlio (Parigi 1781 - Monaco di Baviera 1824) del visconte Alexandre e di Joséphine Tascher de la Pagerie; segnalatosi nella campagna d'Egitto e in quella d'Italia, alla costituzione del regno d'Italia [...] milanese culminata nell'uccisione del ministro Prina, lo spinsero nelle file antinapoleoniche. Stabilitosi a Monaco dopo l'abdicazione di Napoleone, ottenne dal Congresso di Vienna una rendita annua gravante sul bilancio del Regno delle Due Sicilie ...
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MARTÍNEZ de CAMPOS, Arsenio
Nicola De Gregorio
Maresciallo e uomo politico spagnolo, nato il 14 dicembre 1831 a Segovia, morto il 23 settembre 1900 a Zarauz (Guipúzcoa). Entrò nell'esercito nel 1852, [...] e i carlisti. Convinto che alla Spagna meglio giovasse il regime monarchico cospirò per la sua restaurazione, e, dopo l'abdicazione di Amedeo di Savoia duca d'Aosta (11 febbraio 1873), si pronunciò apertamente per Alfonso XII. Messo perciò agli ...
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CARRARA, Giacomo da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Figlio naturale di Francesco il Vecchio, nacque a Padova verso la metà del XIV secolo. Abile nell'esercizio delle armi, militò nella guerra combattuta [...] da Francesco il Vecchio contro gli eserciti, alleati di Gian Galeazzo Visconti e della Repubblica veneta. Sforzo che, dopo l'abdicazione di Francesco il Vecchio in favore del figlio Francesco Novello, avvenuta il 29 giugno 1388, si concluse con la ...
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GROZA, Petre
Uomo politico romeno, nato a Deva nel 1884; fu deputato (1919-27), ministro per la Transilvania, poi dei Lavori pubblici e comunicazioni (1921, 1922, 1926), ministro di stato (1926-27). [...] pace (10 febbraio 1947), cambio della moneta (15 agosto), fusione del Partito socialista con quello comunista (12 novembre), abdicazione di re Michele I (30 dicembre) e proclamazione della Repubblica popolare romena, alleanza ventennale con l'URSS (4 ...
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RUSSKIJ, Nikolaj Vladimirovič
Alberto BALDINI
Generale russo, nato il 6 marzo 1854, ucciso dai bolscevichi a Kislovodsk il 31 ottobre 1918. Poco dopo la sua nomina a ufficiale partecipò valorosamente [...] dalla sconfitta russa ai Laghi Masurî. Nell'agosto del 1916 sostituì il Kuropatkin nel comando dello scacchiere settentrionale.
Avvenuta l'abdicazione dello zar, il R. fu sospettato d'infedeltà; ma più tardi il suo capo di Stato maggiore, Danilov ...
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IRLANDA (XIX, p. 544)
Anna Maria RATTI
Alberto BALDINI
Ugo FISCHETTI
Nicola TURCHI
Storia (p. 552). - Durante il quinquennio 1933-1937 lo stato irlandese è andato gradualmente sistemando la sua vita, [...] dal De Valera (v. App.) e dal Cosgrave (v. App.), si intese la necessità di promulgarne una nuova, e l'occasione fu offerta dall'abdicazione di Edoardo VIII (dicembre 1936). L'Irlanda avrebbe dovuto, come gli altri Dominions, prendere atto dell ...
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abdicazione
abdicazióne s. f. [dal lat. abdicatio -onis, der. di abdicare: v. abdicare]. – Deposizione volontaria di una carica pubblica, prima del tempo stabilito; in partic., a. al trono, da parte di un sovrano, a. al papato, da parte del...
abdicare
v. tr. e intr. [dal lat. abdicare, comp. di ab «da» e dicare «consacrare»] (io àbdico, tu àbdichi, ecc.; aus. avere). – 1. A. al trono (meno com. il trono), o assol. a., rinunciare volontariamente al potere sovrano: Carlo Alberto...