Figlio (Edimburgo 1566 - Londra 1625) di Maria Stuarda e di Lord H. Darnley. All'abdicazione della madre, fu incoronato, a poco più di un anno, re di Scozia (29 luglio 1567) e fu solo un'arma di ricatto [...] in mano ai varî reggenti (Moray, Mar, Morton, Lennox) che si successero al governo del paese. Debole di salute e di carattere, ebbe però, soprattutto a opera di G. Buchanan, un'ottima educazione letteraria ...
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Figlio (Kragujevac 1823 - Belgrado 1868) ultimogenito di Miloš, fondatore della dinastia degli Obrenović. Dopo l'abdicazione del padre e la morte del fratello maggiore Milan (1839), fu nominato knez di [...] Serbia dalla Sublime Porta; le sue tendenze russofile spinsero la fazione dei costituzionali, filoturchi e già responsabili dell'abdicazione del padre, a sollevarsi e a destituirlo (1842). Esiliato, M. tornò in Serbia nel dic. 1858 quando il padre ...
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Edoardo VIII
Re di Gran Bretagna e d’Irlanda, imperatore delle Indie, dopo l’abdicazione noto come duca di Windsor (Richmond 1894-Parigi 1972). Figlio di Giorgio V, conte di Chester e dal 1911 principe [...] dal rifiuto del governo di consentire al suo matrimonio morganatico con l’americana Wallace Warfield Simpson, due volte divorziata. E. abdicò allora il 10 dic. in favore del fratello Alberto (Giorgio VI), e si ritirò a vita privata col titolo di ...
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Figlio (m. 943) di Rollone I duca di Normandia, successe al padre (927) dopo l'abdicazione di quest'ultimo e dovette subito opporsi a un'invasione di Bretoni. Sedate alcune ribellioni all'interno dei suoi [...] dominî, G. divenne, con Ugo il Grande, il più potente vassallo di Francia. Dopo aver preso parte attiva alle intricate lotte feudali di quegli anni, fu ucciso a tradimento in un'isola della Somme, presso ...
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Figlio (Tatòi 1890 - Atene 1947) di Costantino I, salì al trono (1922) in seguito all'abdicazione del padre, ma dovette presto abbandonare la Grecia (1923), e fu deposto (1924) in conseguenza della disgraziata [...] impresa di Anatolia e delle agitazioni a essa seguite. Richiamato con un plebiscito (1935), cercò di ristabilire nel paese la propria autorità, e di fronte alle crescenti difficoltà affidò il governo al ...
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Susenyos
Imperatore d’Etiopia (n. 1572-m. 1632). Regnò dal 1607, morendo poco dopo l’abdicazione (1632). Succeduto a Sarsa Dengel, incline al cattolicesimo e caduto in una rivolta animata dalla Chiesa [...] etiopica, riasserì l’autorità imperiale sedando rivolte provinciali e conducendo campagne contro gli . Alleato dei portoghesi e influenzato dal gesuita Pedro Paez, nel 1622 abiurò la dottrina monofisitica ...
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Elettore di Colonia (n. 1547 - m. Strasburgo 1601). Avviato alla carriera ecclesiastica, fu (1577), dopo l'abdicazione di Salentino di Isenburg, il candidato del partito favorevole al protestantesimo per [...] l'elezione ad arcivescovo di Colonia. Vinse contro Ernesto di Baviera, sostenuto dai fautori della Controriforma, ma i suoi tentativi di secolarizzare l'elettorato condussero alla sua deposizione da parte ...
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Chedivè d'Egitto (Il Cairo 1852 - Ḥelwān 1892); figlio primogenito di Ismā῾īl, dopo la forzata abdicazione del padre salì al potere (1879). Gli inizî del suo regno furono difficili: il ristabilimento del [...] controllo finanziario da parte dell'Inghilterra e della Francia provocò il moto nazionalistico di ῾Orābī pascià, che T. non ebbe la forza di reprimere fin dall'inizio. Ne derivò il bombardamento di Alessandria ...
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Figlio (Oviedo 759 - ivi 842) di Fruela I assassinato nel 768, gli succedette effettivamente nel 789, all'abdicazione di Bermudo I. Vinse i Mori nella battaglia di Lutos, ma fu sconfitto l'anno seguente [...] (795) ...
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Benedetto Caetani (Anagni 1235 circa - Roma 1303); dopo varie missioni diplomatiche in Inghilterra e in Francia fu creato cardinale nel 1281. Dopo l'abdicazione di Celestino V, ch'egli poi confinò nel [...] castello di Fumone temendo che l'ex papa potesse diventare strumento dei suoi nemici, fu eletto papa il 24 dic. 1294 in Castelnuovo di Napoli. Riportata, nonostante le pressioni di Carlo II d'Angiò, la ...
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abdicazione
abdicazióne s. f. [dal lat. abdicatio -onis, der. di abdicare: v. abdicare]. – Deposizione volontaria di una carica pubblica, prima del tempo stabilito; in partic., a. al trono, da parte di un sovrano, a. al papato, da parte del...
abdicare
v. tr. e intr. [dal lat. abdicare, comp. di ab «da» e dicare «consacrare»] (io àbdico, tu àbdichi, ecc.; aus. avere). – 1. A. al trono (meno com. il trono), o assol. a., rinunciare volontariamente al potere sovrano: Carlo Alberto...