Il restauro cinematografico
Gian Luca Farinelli
Davide Pozzi
Una terra di nessuno
La disciplina del restauro cinematografico è oggi un territorio dai confini incerti, frequentato da tutti e da nessuno, [...] in modo più complesso sul senso del restauro applicato al cinema. I leggendari restauri del Napoléon (1927; Napoleone) di AbelGance (nel 1979 e 2000) e di Metropolis (1927) di Fritz Lang (restauro del 1986) hanno contribuito in modo cruciale ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] parte del cinema; fra i sognatori del cinema totale s'incontrano grandi autori come AbelGance che nel suo Napoléon, noto anche come Napoléon vu par AbelGance (1927; Napoleone), inaugurò il cinema a tre schermi, antenato del futuro Cinerama. Contro ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] , tutte degli anni Venti ‒ la entfesselte Kamera di Friedrich W. Murnau e di altri registi tedeschi, le acrobazie di AbelGance in Napoléon (1927; Napoleone) ‒ non si può certo dire che il cinema muto abbia mostrato un particolare interesse per ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] 'età dei metteurs en scène, a quel regno dei r. ‒ da Friedrich W. Murnau a Ewald A. Dupont e a Ernst Lubitsch, da AbelGance a Marcel L'Herbier, Jean Epstein e Luis Buñuel, da Lev V. Kulešov a Vsevolod I. Pudovkin, Sergej M. Ejzenštejn e Dziga Vertov ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] loro regia si identificava con una particolare visione del mondo: Jean Renoir, Robert Bresson, Jacques Tati, Jacques Becker, AbelGance e Max Ophuls, i cui film, tuttavia, non riscossero l'unanime consenso della critica che spesso preferì alle loro ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] grande importanza. Carrellate su scene statiche sono presenti in alcuni film francesi di quel periodo, come Au secours (1923) di AbelGance, L'auberge rouge (1923) di Jean Epstein e L'inondation (1924) di Louis Delluc. Ma a costituire veri e propri ...
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Filmologia
Giorgio De Vincenti
Orientamento degli studi cinematografici che anticipò per diversi aspetti la semiologia del cinema degli anni Sessanta e Settanta ed ebbe origine con la fondazione nel [...] (nr. 20-24, 1955), e un intervento al simposio Techniques nouvelles du cinéma, cui parteciparono anche Sadoul, AbelGance, Moussinac, Bazin (tutti gli interventi furono pubblicati nel nr. 20-24).Di più generale carattere filosofico e storico ...
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Proiezione
Carlo Montanaro
Le origini
Étienne Gaspard Robertson, alla fine del Settecento, rendendo di pubblico dominio i segreti delle sue fantasmagorie, aveva aperto la strada verso la consapevolezza [...] cabina. Tale sistema era stato ancora adottato, eccezionalmente, nel 1927 per le poche séances dello sfortunato capolavoro di AbelGance Napoléon (Napoleone) che contemplava alcune sequenze allargate su tre schermi, per un rapporto tra altezza e base ...
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Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] requisitoria contro gli inutili sacrifici dei vivi e dei morti trasudano da J'accuse (1919; Per la patria) di AbelGance; una pittura acre scaturisce da Westfront 1918 (1930) di George W. Pabst, Niemandsland (1931) di Victor Trivas, A farewell ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] . L'idea dello sconfinamento dalla rigida cornice dello schermo nacque fin dagli anni Venti. AbelGance per il suo Napoléon vu par AbelGance, noto anche come Napoléon (1927; Napoleone) brevettò il triplice schermo, anticipando il formato Cinerama ...
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