Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] fuori fuoco o traballante). Questo procedimento venne usato in particolare da Ewald André Dupont, Jean Epstein, o AbelGance e in generale dai cosiddetti impressionisti (v. impressionismo). Il cinema americano utilizzò invece in maniera molto sobria ...
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Formato
Dario Tomasi
Nel lessico cinematografico, il termine formato designa da un lato la larghezza della pellicola, indicata in millimetri e in maniera ellittica, dall'altro, in modo estensivo, le [...] Cinemascope, con immagini molto allargate come accadeva ‒ oltre che negli esempi visti sopra ‒ in Napoléon (1927; Napoleone) di AbelGance. Per questo film era prevista la presenza di tre macchine che proiettavano in sincrono tre diverse immagini di ...
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Kolossal
Renato Venturelli
Termine impiegato per indicare film spettacolari, ad alto costo, lanciati con grandi campagne promozionali e volti a colpire l'attenzione del pubblico per la loro imponenza [...] ) di Gabriellino D'Annunzio e Georg Jacoby e Gli ultimi giorni di Pompei (1926) di Amleto Palermi e Carmine Gallone; AbelGance realizzò in Francia l'imponente Napoléon (1927), della durata di quasi quattro ore, con scene simultanee proiettate su tre ...
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Rivista
Marco Pistoia
Pubblicazione periodica di formato e diffusione vari, generalmente contenente contributi storici e teorici, riflessioni su tecnica, politica, industria, produzione e distribuzione [...] per l'affermazione di una nuova linea del cinema francese, chiamando a collaborare i maggiori registi francesi del tempo, da AbelGance a Marcel L'Herbier, a Jean Epstein. Nel corso degli anni Venti r. internazionali di rilievo furono, fra le altre ...
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Delluc, Louis (propr. Louis-Jean-René)
Monica Trecca
Teorico, regista e sceneggiatore francese, nato a Cadouin (Dordogne) il 14 ottobre 1890 e morto a Parigi il 22 marzo 1924. Fondamentale fu il suo [...] suoi principi e nelle sue dichiarazioni di poetica, in particolare, tra i più importanti, Marcel L'Herbier, Germaine Dulac, AbelGance, Jean Epstein, i quali vollero realizzare e ulteriormente sviluppare le sue intuizioni.
Giunto a Parigi all'età di ...
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Comparse
Mino Argentieri
Nel linguaggio teatrale e cinematografico sono così indicate le persone che appaiono sulla scena, isolate, in gruppo o in massa, senza prendere la parola, dilettanti o mestieranti [...] Grigorij M. Kozincev e Leonid Z. Trauberg), ai francesi (J'accuse, 1919, Per la patria, e Napoléon, 1927, Napoleone, di AbelGance). È la Hollywood degli anni Venti, Trenta e Quaranta la mecca del cinema amato dalle c. (negli albi del collocamento ne ...
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Lumière, Auguste e Louis
Gianni Rondolino
Inventori, produttori e cineasti, il primo nato a Besançon il 19 ottobre 1862 e morto a Bandol il 10 aprile 1954, il secondo nato a Besançon il 5 ottobre 1864 [...] e più in generale nello sviluppo tecnico della nuova visualità contemporanea si può comprendere attraverso le parole di AbelGance: "La vostra invenzione, signor Lumière, è la nostra grammatica, la nostra lingua, la nostra ragion d'essere. Prima ...
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L'inhumaine
Kelley Conway
(Francia 1924, Futurismo, bianco e nero/colorato, 135m a 22 fps); regia: Marcel L'Herbier; produzione: Cinégraphic; soggetto: Georgette Leblanc; sceneggiatura: Marcel L'Herbier [...] visione del bosco accentuano la sensazione di velocità. Anche il montaggio del film è sorprendente. Ispirandosi alle tecniche utilizzate da AbelGance in La roue (La rosa sulla rotaia, 1923), L'Herbier si serve di stacchi rapidi e accelerazioni per ...
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Casanova
Natalia Noussinova
(Francia 1927, Le avventure di Casanova, bianco e nero/colorato, 144m a 22 fps); regia: Aleksander Volkoff; produzione: Ciné-Alliance/Société des Cinéromans-Films de France; [...] gli elementi del melodramma incrociano quelli del comico e della tragedia, Volkoff lascia la Albatros per diventare assistente di AbelGance in Napoléon: stando alle interviste, l'apparente 'retrocessione' non lo turba, ed è per lui motivo di grande ...
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Kurutta ippeiji
Mariann Lewinsky
(Giappone 1926, Una pagina di follia, bianco e nero, 104m a 18 fps, 59m nella versione sonora del 1971); regia: Kinugasa Teinosuke; produzione: Kinugasa Teinosuke per [...] produzioni francesi e tedesche come Der Golem, Kean ‒ Désordre et génie di Alexandre Volkov (1923) e La roue di AbelGance (La rosa sulla rotaia, 1923), che in Giappone avevano avuto un'accoglienza entusiastica, l'interesse per l'esplorazione delle ...
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