EUGENIO III, papa
Harald Zimmermann
Quasi nulla si sa della sua vita prima che egli, il 15 febbr. 1145, salisse al soglio pontificio. La storiografia pontificia ufficiale del Medioevo riferisce soltanto [...] , nel corso di una processione a St.e-Geneviève, scoppiarono violenti incidenti antipapali, provocati presumibilmente dai seguaci di Abelardo e di Arnaldo da Brescia che indussero il papa ad avviare una riforma monastica.
L'esercito dei crociati con ...
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INNOCENZO II, papa
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Gregorio, nato a Roma nell'ultimo quarto dell'XI secolo, apparteneva a una famiglia del rione Trastevere, in seguito individuata dal cognome "de Papa" [...] della Chiesa, la propensione per gli ambienti monastici e canonicali, la durezza delle posizioni verso l'eresia: le condanne di Abelardo e di Arnaldo da Brescia, nelle quali appare la sintonia di vedute tra Bernardo e I. II, sono emblematiche. E ...
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GROSOLANO (Grossolano)
Gabriele Archetti
Non si hanno notizie sicure su G. prima della sua nomina a vescovo di Savona nel 1098. La sua conoscenza del greco e il nome "Crisolao", con cui è indicato nell'epitaffio, [...] razionali, riflesso evidente delle aperture in tale direzione della cultura del tempo, ormai prossima all'esperienza dialettica di Abelardo. Composto invece durante la permanenza a S. Saba è il Sermo de capitulo monachorum, in cui tratta dell ...
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BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] teologi e dei sofisti. Primo fra gli aperti "reclamatores" della vera dottrina fu l'abbate Gioacchino da Fiore, cui seguirono Abelardo, Erasmo, Serveto, Ochino, L. Buzale, L. Sozzini, Gentile, G. Paweł (Paulus). Con Lutero e Zwingli è cominciata la ...
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ANSELMO d'Aosta, santo
Tullio Gregory; Franziskus S. Schmitt
Nacque ad Aosta nel 1033 o 1034 da Gundolfo, un nobile lombardo, e da Eremberga, una burgunda residente ad Aosta.
Il padre (che morì poi [...] inizio di quel processo che - attraverso l'opera dei sommisti e canonisti del XII secolo e soprattutto di Abelardo - porterà nel secolo XIII, arricchito delle tecniche della logica aristotelica, alla teorizzazione della teologia come "scienza".
Fonti ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] che la scortano simbolizzano i beni eterocliti di Fortuna. Pietro di Compostella, nel suo De consolatione rationis, e Abelardo interpretano rettamente la Filosofia di B. come rappresentante la ragione; in Pietro di Compostella ella non ha più che ...
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sermonismo
s. m. [der. di sermone1]. – Nella storia della filosofia, termine designante la dottrina di Abelardo riguardo agli universali, che egli riteneva non già denominazioni verbali («nominalismo»), né esistenze indipendenti («realismo»),...
essenzializzare
v. tr. 1. Nella filosofia di Benedetto Croce, individuare gli elementi fondamentali di un concetto. 2. Per estensione, ridurre ai termini essenziali; anche nella forma intr. pron. ♦ Inutile dire che la poesia di Ulrico Abelardo...