Prelato (Burgos 1384 - Villasandino, Burgos, 1456), figlio, nato prima dell'abiura, del rabbino convertito Paolo di Santa Maria, vescovo di Cartagena poi di Burgos; fu decano a Santiago (1417) e Segovia [...] (1420), precettore del principe Enrico figlio di Giovanni II di Castiglia, consigliere regio, inviato (1421) in Portogallo a concludervi la lunga tregua, ambasciatore al concilio di Basilea (1434), vescovo ...
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Erudito (Amburgo 1596 - Roma 1661). Di modeste origini, studiò a Leida filologia; accompagnò nel viaggio in Italia Ph. Cluver (1618). Convertitosi al cattolicesimo, si trasferì a Roma (1627), dove divenne [...] di S. Pietro e infine custode della Biblioteca Vaticana. Protetto da Urbano VIII e da Innocenzo X, ricevette l'abiura di Cristina di Svezia. Pubblicò numerose poesie latine e dissertazioni erudite, e curò edizioni di classici e di Padri della ...
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ARCONATI LAMBERTI, Giovanni Gerolamo
Elvira Gencarelli
Nulla si sa di sicuro intorno alla sua nascita: molto probabilmente l'A. era figlio illegittimo d'un Arconati e, forse, d'una Lamberti, "nato nella [...] invitato ad uscire dalla città; ma l'A. riuscì a superare le intimidazioni del Consiglio presentando al Concistoro un'abiura dal cattolicesimo e ottenendo (forse a Basilea) l'ammissione al calvinismo; a Ginevra l'A. sposerà Jeanne Jercellat ...
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ŠKLOVSKIJ, Viktor Borisovič
Nicoletta Marcialis
(App. II, II, p. 842)
Prosatore e critico russo, morto a Mosca il 5 maggio 1984. Rientrato in URSS dopo la parentesi berlinese (1922-23), si stabilì a [...] da una valutazione piuttosto ingenerosa del futurismo.
Dal 1945 al 1953, quasi dimenticato dal pubblico, malvisto per la sua abiura del formalismo, pubblicò un solo libro, O masterach starinnych (1951, "Sugli antichi artigiani"), una serie di novelle ...
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CLARIO, Giovan Battista
Luigi Firpo
Medico, verseggiatore latino, filosofo dilettante, nacque, probabilmente a Udine, intorno al 1570. Nei verbali del S. Uffizio vien detto costantemente "de Utino", [...] così nelle celle del S. Uffizio romano, dove il suo processo si svolse con celerità, concludendosi con la condanna all'abiura de vehementi haeresis suspicione; sempre a fianco del Campanella, egli vi si piegò, nella chiesa della Minerva, il 16 maggio ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] 943). Da questi documenti spagnoli A. Saitta ha pubblicato un dispaccio dello Zuñiga, la sentenza del S. Offizio e la relativa abiura (cfr. L'abiura di S. di C., in Critica storica, I[1962], pp. 421-427). Sulla questione del Reno cfr. le repliche di ...
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Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] presa di posizione religiosa, che lo poneva ben più dell'Istoria civile al di fuori di santa romana Chiesa. Nell'abiura egli affermò che quelle carte, scompaginate ad arte dal Vernet prima di consegnare l'autografo del Triregno agli agenti sabaudi ...
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Pasolini, Pier Paolo
Emanuela Bufacchi
La nostalgia dell’innocenza
Poeta, narratore, regista e polemista, Pier Paolo Pasolini è stato l’intellettuale più discusso, amato e criticato del Novecento italiano. [...] e autentico che egli vuole rappresentare. Sarà ancora in questi luoghi che egli maturerà le principali scelte esistenziali: l’abiura di quella classe borghese da cui proveniva, l’iscrizione al Partito comunista e, soprattutto, la coscienza della sua ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] al marito, tranne lo struggente testamento), l'accordo pare pieno, non incrinato da divergenze acute. Negli atti importanti come l'abiura del protestantesimo di lei e il ritorno del M. alla fede, si coglie un convergere di sentimenti che suppone il ...
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abiura
s. f. [der. di abiurare]. – Rinuncia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose, persone o idee, alle quali prima si era aderito: fare formale a. dei proprî errori; in partic., ritrattazione giurata mediante la quale si...
abiurare
v. tr. [dal lat. abiurare «negare con giuramento», comp. di ab «da» e iurare «giurare»]. – Fare abiura, rinunciare solennemente a una fede o a una dottrina: a. l’eresia; estens.: a. i proprî principî. Meno com. l’uso intr.: abiurare...