Uomo politico inglese (1762-1834). Amico di W. Pitt il giovane, e con varie cariche nei suoi ministeri, ne sostenne la lotta contro Napoleone. Nel 1812 segretario di stato della Guerra e delle Colonie, [...] fu fatto Lord presidente del consiglio privato nel ministero Wellington (1828-30). Il suo nome è legato alla lotta per l'abolizionedellaschiavitù. Favorì l'emancipazione dei cattolici, ma fu contrario alla riforma parlamentare del 1832. ...
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Uomo politico statunitense (Scarsdale, Westchester County, 1774 - Staten Island, New York, 1825). Membro dell'assemblea legislativa di New York e della Convenzione costituzionale del senato (1801), giudice [...] della Corte Suprema, fu governatore di New York (1807-17) e vicepresidente degli USA (1817-25). Fautore della guerra del 1812, sostenne (1817) il progetto di abolizionedellaschiavitù, che fu poi votato dall'assemblea legislativa di New York (1827). ...
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Uomo politico colombiano (n. Mompos 1778 - m. 1814). Nel movimento indipendentistico del suo paese inserì la sua benemerita attività riformatrice, avviando l'abolizionedellaschiavitù e organizzando un [...] esercito; dal 1813 fu dittatore e poi presidente della Repubblica di Antioquia. ...
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Patriota brasiliano (sec. 18º). Sarto, insieme con L. Gonzaga das Virgens e L. Dantas capeggiò (1798) a Bahía un'insurrezione, repressa nel sangue, per ottenere l'abolizionedellaschiavitù e condizioni [...] di libertà e uguaglianza per gli uomini neri ...
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Beecher Stowe, Harriet
Laura Salvini
Una scrittrice antischiavista
Con il suo celebre romanzo La capanna dello zio Tom, la scrittrice statunitense Harriet Beecher Stowe ebbe un ruolo rilevante nella [...] lotta per l'abolizionedellaschiavitù che si svolse negli Stati Uniti d'America alla metà dell'Ottocento. La descrizione della brutalità dei proprietari terrieri schiavisti nei confronti della popolazione afroamericana suscitò grande scalpore dentro ...
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Barakzai, 'Abd al-Rahman
Barakzai, ‛Abd al-Rahman
Emiro afghano (n. 1844 ca.-m. 1901). In seguito a lotte intestine tra i figli di Dost Mohammad Khan, fondatore della dinastia Barakzai, rimase in esilio [...] (1892). Formò un esercito regolare moderno, riorganizzò l’amministrazione civile e inasprì il sistema di riscossione delle imposte. Varò una legge sulla posizione giuridica delle donne (1883) e una riforma per l’abolizionedellaschiavitù (1896). ...
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Equiano, Olaudah (o Gustavus Vassa)
Equiano, Olaudah
(o Gustavus Vassa) Scrittore e attivista nigeriano dell’abolizionedellaschiavitù (Essaka, Nigeria, 1745 ca.-Londra 1797). Originario della regione [...] , E. scrisse di essere stato rapito in tenera età, portato nei Caraibi, quindi in Virginia e comprato da un capitano inglese. Servì nella guerra dei Sette anni e, dopo un’ulteriore vendita a un mercante ...
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Wang Mang
Imperatore cinese (n. 1° sec. a.C.-m. 1° sec. d.C.). Considerato dalla storiografia cinese come usurpatore per antonomasia, fondò nel 9 d.C. la dinastia Xin, «rinnovamento» (9-23 d.C.). Fu [...] promotore di numerose riforme: abolizione dei grandi latifondi, ridistribuzione delle terre, abolizionedellaschiavitù privata, svalutazione monetaria; patrocinò il confucianesimo. La rivolta dei Sopraccigli rossi pose fine alla dinastia. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] agli uomini che Iddio non approva la schiavitù: per effetto della religione cristiana abbiamo nell’Europa moderna una dà libertà. L’abolizionedella feudalità, ricordata nell’articolo Alcune osservazioni sulla storia della legislazione del Regno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio Ficino
Nicoletta Tirinnanzi
«Poesia, bellezza, amore sono i termini in cui si rivolge tutta la teologia ficiniana, se ben si guardi oltre la tenue superficie di una fragile architettura concettuale». [...] coglie il limite destinato a rovesciare la libertà dell’anima in una schiavitù a cui solo il sapiente può sottrarsi. di esplicarsi senza ostacoli. Per questo giustifica l’abolizionedella proprietà privata guardando al rapporto tra ‘crescita’ e ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
abolizionismo
s. m. [der. di abolizione, sul modello dell’ingl. abolitionism]. – Genericamente, qualsiasi movimento tendente a modificare o abolire una condizione sociale di fatto, consuetudinariamente stabilita o che trova il suo fondamento...