Patriota messicano (Valladolid, oggi Morelia, 1765 - San Cristóbal de Ecatepec 1815). Meticcio di umilissimi natali, ordinato sacerdote in età già avanzata (1797), nell'ott. 1810 ricevette da M. Hidalgo [...] indipendenza aveva avuto sotto la guida di Hidalgo, decretò l'abolizionedellaschiavitù, del tributo che gravava sugli indios e delle distinzioni in caste e propugnò la divisione della grande proprietà terriera; nel sett. 1813 convocò a Chilpancingo ...
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Patriota e primo presidente della Repubblica di Cuba (Bayamo 1819 - San Lorenzo 1874). Studiò in Spagna, e partecipò alla rivolta del 1843. Tornato (1844) a Cuba, avvocato, si dedicò al giornalismo in [...] ; diffuse il Manifesto de la Junta revolucionaria de Cuba e, a Guáimaro, emanò il decreto d'abolizionedellaschiavitú. Eletto presidente della repubblica (aprile 1869), per il mancato appoggio statunitense fu costretto a ritirarsi verso il sud: nell ...
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Corrente di pensiero sviluppatasi in Russia, fra il 1840 e il 1860, intorno all’idea della necessità di una riforma politica e sociale che trasformasse l’autocrazia zarista in una monarchia costituzionale [...] con l’abolizionedellaschiavitù ponesse le basi per uno sviluppo economico di tipo capitalistico. La valutazione sostanzialmente positiva del ruolo svolto da Pietro I il Grande nella storia russa e l’atteggiamento critico nei confronti della Chiesa ...
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L’antica Provincia del C., unità politico-territoriale dell’Unione Sudafricana prima e della Repubblica Sudafricana poi, con la nuova Costituzione in vigore dal 1997 è stata divisa in tre unità distinte: [...] Congresso di Vienna l’assegnò definitivamente all’Inghilterra. I successivi insediamenti inglesi verso Oriente e l’abolizionedellaschiavitù (1834) resero particolarmente tesi i rapporti con i Boeri che si ritirarono nell’entroterra. Allo sviluppo ...
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Statista inglese (Londra 1749 - Chiswick 1806). Liberale, fu segretario di Stato per gli Affari esteri (1782-83) e riconobbe l'indipendenza delle colonie americane. Promosse l'abolizionedellaschiavitù [...] per la protezione del gruppo conservatore, la carica di lord dell'ammiragliato, carica che però lasciò ben presto per passare all trovare un accordo con Napoleone. Promosse autorevolmente l'abolizione del commercio degli schiavi e l'equiparazione dei ...
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guèrra civile americana (o di secessióne) Conflitto (1861-65) scoppiato negli USA dopo il tentativo di secessione degli Stati meridionali, riuniti in Confederazione contro il governo federale dell'Unione. [...] e il Sud schiavista, che sfociò nella g.c.a. a seguito dell'elezione a presidente di A. Lincoln (1860), favorevole a una graduale abolizionedellaschiavitù. Nel dic. 1860 undici Stati sudisti si staccarono da Washington e si unirono in una ...
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Giornalista e uomo politico statunitense (Amherst, New Hampshire, 1811 - Pleasantville 1872). Dopo un duro tirocinio come operaio tipografo, fondò The Morning Post a New York (1833), che fallì ben presto. [...] , rafforzando, durante la guerra di secessione, il sentimento antischiavistico nel popolo del Nord; con l'abolizionedellaschiavitù la sua influenza declinò. Candidato alla presidenza degli Stati Uniti per il partito liberale repubblicano (1872 ...
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Particolare forma di lavoro forzato, per secoli diffusa soprattutto nei paesi di dominazione spagnola e derivata dal costume, introdotto dai conquistatori, di anticipare denaro agli indigeni esigendo in [...] Novecento, senza però sradicare totalmente il fenomeno. Questo tipo di servitù si sviluppò anche negli USA dopo l’abolizionedellaschiavitù e, nonostante la decisione di porvi fine presa dal Congresso nel 1867, continuò a esistere sotto varie forme ...
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Re azteco (n. 1462 - m. Tescotzinco 1516) di Texcoco; figlio di Netzahualcóyotl, successe al padre dopo una reggenza, e governò fino al 1516. Durante il primo periodo del suo regno estese il dominio di [...] ). Negli anni seguenti invece, sconfitto da Montezuma il Giovane, N. perse varî territorî e la dignità di imperatore. Governò in modo moderato e iniziò l'abolizionedellaschiavitù; riformò il calendario; vaticinò la conquista spagnola e la rovina ...
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Riformatore sociale (Earl's Colue, Essex, 1786 - Bath 1845). Uomo d'affari, ebbe un'improvvisa notorietà per la sua inchiesta (1818) sui sistemi disciplinari delle prigioni inglesi: deputato (1818-37), [...] si batté con abilità di politico e sorprendenti doti di oratore per l'abolizionedellaschiavitù nelle colonie inglesi; il merito della legge dell'agosto 1833 spetta in gran parte a lui. Creato baronetto (1840), si dedicò a un piano per migliorare le ...
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schiavitu
schiavitù s. f. [der. di schiavo, sul modello di servitù]. – L’essere schiavo; condizione di schiavo: ridurre in s., e riduzione in s. (anche, in diritto penale, come delitto commesso da chi riduca una persona in schiavitù o in una...
abolizionismo
s. m. [der. di abolizione, sul modello dell’ingl. abolitionism]. – Genericamente, qualsiasi movimento tendente a modificare o abolire una condizione sociale di fatto, consuetudinariamente stabilita o che trova il suo fondamento...