Vescovo di questa città dal 957 al 993, data della sua morte; originario della Carinzia, s'interessò delle missioni slave; sotto Ottone I, fu consigliere e amministratore della vedova duchessa Giuditta e del figlio Enrico II di Baviera, che appoggiò (974) nella rivolta contro Ottone II, dal quale fu, perciò, imprigionato nel monastero di Corvey ...
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Ecclesiastico siriaco (m. nel 586); organizzò e riformò la vita monastica tra i nestoriani dettando le regole per il Gran Monastero, il convento che egli fondò sulle alture del monte Īzlā vicino a Nisibi. ...
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LEVI, Abramo Giacobbe Isaia (noto come Isaia)
Fabio Levi
Nacque a Torino il 20 nov. 1863 da Donato e da Marianna Debenedetti, terzo di sei fratelli.
Destinato a succedere al padre nella gestione dell'azienda [...] alcuni strascichi giudiziari, alla S. Sede.
Fonti e Bibl.: Torino, Arch. storico del Comune, Ripartizione Anagrafe, Scheda di Abramo Giacobbe Isaia Levi; Arch. di Stato di Torino, Partito nazionale fascista. Federazione di Torino, bb. 944, f. 5190 ...
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Abate; nato in Oriente, in un paese sull'Eufrate (m. nel 476 o 477), dopo una prigionia subìta durante un pellegrinaggio in Egitto, venne in Occidente; fermatosi in Alvernia, nella città poi chiamata Clermont, vi eresse (473) un monastero accanto alla basilica di S. Ciriaco, detto comunemente Cyr, di cui fu anche abate. Invocato nell'alto Medioevo nella benedizione degli occhi. Festa, 16 (martirologio ...
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Vescovo (n. nella diocesi di Cirro 350 circa - m. Costantinopoli poco dopo il 422). Prima nel deserto della Calcide, poi missionario in un villaggio pagano presso Emesa, nel Libano, infine vescovo di Ḥarrān in Mesopotamia; nel 422 fu chiamato da Teodosio II alla corte di Costantinopoli. Festa, 14 febbraio ...
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Patriarca della Chiesa di Armenia (῾Aintāb 1679 - Kraīm, Libano, 1749). Vescovo di Aleppo (dal 1710), costretto ripetutamente all'esilio, nel 1740 fu nominato patriarca (katholikòs); impedito dalla corrente scismatica di raggiungere la sua sede di Sis, si stabilì nel convento di Kraīm, nel Libano ...
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Dottore siriaco (449-529), direttore della scuola filosofica di Nisibi. È autore di commentarî a libri biblici, di scritti teologici e inni liturgici. ...
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GHISLIERI, Michele
Filippo Crucitti
Abramo di Mosè di Elia, ebreo, nacque a Roma nel 1563. Quando, il 4 giugno 1566, nel corso di una solenne cerimonia in S. Pietro, fu battezzato da papa Pio V Ghislieri, [...] assunse il nome di Tiberio.
Il G. faceva parte di una ricca ma ignota famiglia ebrea; il nonno Elia, sollecitato dal cardinale Michele Ghislieri a convertirsi al cristianesimo, si era detto disposto a ...
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Botanico italiano (Verona 1852 - ivi 1928), figlio di Abramo; insegnò a Ferrara. Si occupò in prevalenza di Crittogame e contribuì notevolmente alla conoscenza delle Epatiche e dei Funghi; fu uno dei primi [...] a studiare sistematicamente e scientificamente le galle; lasciò anche lavori di teratologia, storia della botanica, ecc ...
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DE TIVOLI, Serafino
Lidia Reghini di Pontremoli
Nacque da Abramo Samuel, negoziante, e Fortunata Moro, a Livorno, nel marzo 1825. Nel 1836 la famiglia si trasferì a Firenze, ove il D. frequentò la scuola [...] degli scolopi, che abbandonò attorno al 1838 per dedicarsi alla pittura, divenendo allievo, assieme con il fratello Felice (n. a Livorno il 15 marzo 1827), del paesista austroungherese C. Markò il Vecchio.
"Dei ...
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abramita
s. m. (pl. -i). – 1. Seguace di una setta siriaca del sec. 9°, che negava la divinità di Cristo; così detta dal nome del fondatore (Abramo di Antiochia). 2. Seguace di una setta boema di deisti (sec. 18°) che asseriva di conformarsi...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...