Speziale (Santa Maria in Giorgio, od. Montegiorgio, 1637 - Livorno 1718), protospeziale di Cosimo III. Il suo nome è legato alla descrizione dell'acaro della scabbia, in collaborazione con G. C. Bonomo, [...] come risulta dalla lettera di quest'ultimo a F. Redi che la pubblicò (1687). In una lettera ad A. Vallisnieri (scritta nel 1710, pubbl. nel 1742), il C. rivendica a sé tutto il merito della scoperta. In ...
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Febbre fluviale del Giappone. Sinonimi: tsutsugamushi, shimanushi, malattia di Kedani; trasmessa dalla puntura di un insetto, il Trombicula akamushi, acaro della famiglia dei Trombidî (v. acari).
La malattia [...] seconda settimana. Non è conosciuta ancora alcuna cura specifica. Un primo attacco conferisce un'immunità relativa, perché gli attacchi successivi sono in genere più lievi; la profilassi per ora è rivolta specialmente alla distruzione degli acari. ...
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Medico (Buchleim, Sassonia, 1821 - Dresda 1890); dedicatosi all'esercizio della medicina, coltivò anche la ricerca scientifica, fornendo notevoli contributi alla parassitologia (scoperta del maschio dell'acaro [...] della scabbia, ricerche sui Cestodi, ecc.) ...
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Medico (Livorno 1666 - Firenze 1696), autore di ricerche, condotte in collaborazione con lo speziale D. Cestoni, che lo portarono ad affermare la natura parassitaria, e non umorale, come si riteneva, della [...] scabbia, della quale identificò l'agente patogeno nell'acaro che oggi s'indica col nome Sarcoptes scabiei, e che allora era chiamato in Italia "pellicello". La tesi del B. formulata nelle Osservazioni intorno a' pellicelli del corpo umano (1687), ...
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Genere di Sporozoi, Emosporidî, parassita dei globuli rossi del sangue dei pipistrelli, privo di pigmento. Forma tipica: Achromaticus vesperuginis (Dionisi 1898), il cui probabile ospite intermedio è un [...] acaro (v. emosporidî). ...
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SCABBIA (sin. rogna; lat. scabies; fr. gale; sp. sárma, roña; ted. Kratze; ingl. itch)
Nino BABONI
Alberto RAZZAUTI
Cesare SIBILLA
Mario TRUFFI
Dermatosi parassitaria causata nell'uomo dalla presenza [...] un ago. Porta frequentemente a una delle due estremità una vescicoletta minima che segna il punto dov'è arrivato nel suo tragitto l'acaro. Questi, a mano a mano si sposta in avanti, depone nella galleria scavatasi uova e feci. Le uova si schiudono e ...
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Vocabolo creato dal Lundström per definire talune deviazioni morfologiche delle piante, situate, in forma di fossette, specie all'ascella delle nervature fogliari sull'ipofillo, le quali rappresentano [...] un fenomeno di mutualismo tra la pianta e taluni organismi estranei, specie Acari (acaro-domazî). Alla medesima categoria di fenomeni sono da ascriversi anche le tuberizzazioni delle piante cosiddette formicarie (mirmecodomazî), le spine ipertrofiche ...
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SARCOPTIDI (lat. scient. Sarcoptidae Trouessart)
Carlo Maglio
I sarcoptidi sono Acari (v.) astigmatici, a tegumenti molli, palpo di due articoli, mandibole biarticolate, quasi sempre a forbice. Questo [...] , in diversi Mammiferi, nei quali forme più o meno gravi di scabbia sono ingenerate anche da altri acari psorici, sia Acaridi (Notoedres) sia Psoroptidi (Psoroptes, Chorioptes, ecc.). I Tiroglifidi sono Sarcoptidi liberi, detriticoli, i Canestrinidi ...
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Malattia endemica, assai diffusa in Estremo Oriente, causata da un arborvirus e trasmessa all’uomo dalla puntura di zanzare, specialmente da Culex tritaeniorhynchus, presente nelle risaie. Le alterazioni [...] .
La febbre giapponese (o febbre dei sette giorni) è invece determinata da una rickettsia della quale è portatore l’acaro di un’arvicola, Microtus montebelloi. Diffusa in Oriente, rara in Europa, è caratterizzata da febbre, dolori alla colonna ...
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Sarcoptiformi Ordine di Aracnidi Acari; comprende oltre 10.000 specie, consumatrici di derrate alimentari o ectoparassite dell’uomo e degli animali domestici. Il sistema tracheale è assente e gli scambi [...] appartenenti al genere Sarcoptes sono parassite dell’Uomo e di altri Mammiferi, sui quali producono dermatosi. Sarcoptes scabiei (l’acaro della scabbia; v. fig.) produce nell’Uomo e negli animali la scabbia (➔). La femmina, di color grigio perla o ...
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acaro
àcaro s. m. [dal gr. ἄκαρι]. – Nome comune delle varie specie di artropodi dell’ordine degli acari (lat. scient. Acarina), della classe aracnidi, tutti di piccole o piccolissime dimensioni, con corpo non segmentato e 4 paia di zampe...
acariosi
acariòṡi s. f. [der. di acaro, col suff. -osi]. – A. della vite: alterazione dei rami e delle foglie della vite, dovuta a un acaro (Phyllocoptes vitis); presenta sintomi che si confondono con quelli dell’arricciamento.