La civilta islamica: scienze della vita. Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Ursula Weisser
Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Non è ancora possibile formulare un giudizio [...] che, a una considerazione libera da preconcetti, avrebbero imposto un'altra spiegazione. Ne è un esempio il caso dell'acaro della scabbia che per lungo tempo non fu considerato la causa della malattia ma un suo semplice concomitante: si riteneva ...
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REDI, Francesco
Gabriele Bucchi
Lorella Mangani
REDI, Francesco. – Nacque ad Arezzo il 18 febbraio 1626 dal medico Gregorio e da Cecilia de’ Ghinci.
Fino al 1633 visse con la famiglia a San Sepolcro [...] novità dello scritto accese le critiche di alcuni medici romani (tra cui Giovanni Maria Lancisi) che rifiutarono l’origine acarica e negarono l’efficacia dei rimedi terapeutici esterni.
A partire dal 1687 la sua attività pubblicistica e professionale ...
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Imenottero aculeato della famiglia Apidae e del genere Apis (v. anche insetti ed imenotteri). Vive in società persistenti, polimorfe, formate da individui di tre caste: regina, fuchi, operaie (5, 6, 7, [...] ; la peste europea, dovuta al Bacillus pluton, la covata a sacco (sac-brood), colpiscono le larve. Il Nosema apis (Neosporidio) colpisce le api adulte; un acaro, l'Acarapis Woodi, che invade le trachee delle api, provoca una malattia nota col nome di ...
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Medicina
Nicola Dioguardi e Riccardo de Sanctis
La medicina è la scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e prevenzione. Pratiche terapeutiche e sistemi che riguardano la salute [...] negli organi. Gli studi di C.F. Lograssi, A. Vallisneri, B. Corte, C. Borromeo, G. Cestoni condotti sull'acaro, parassita che genera la scabbia, introducono il concetto di malattia determinata da minuti animali in precedenza venuti strettamente in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] giovanile Sylva in scabiem (1475) le competenze di anatomopatologo sono messe in atto per descrivere gli effetti degenerativi dell’acaro sull’uomo, insistendo su una tonalità macabra e grottesca, senza che comunque venga mai meno l’eleganza del verso ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. I nuovi mondi della microscopia
Renato G. Mazzolini
I nuovi mondi della microscopia
Viaggi lunghi, estenuanti e pericolosi permisero ad alcuni [...] le Osservazioni intorno a' pellicelli del corpo umano, in cui descrisse per la prima volta l'uovo dell'acaro della scabbia e il modo in cui gli acari si introducono sotto l'epidermide dopo averla ferita "con l'acuto della testa" (p. 4). Rilevante per ...
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L'Antartide costituisce la quarta delle aree continentali isolate. Da varî calcoli fatti della sua area si può ritenere che essa ammonti a 11 e ½ milioni di kmq., mentre l'Australia ne copre circa 7. L'Antartide [...] antarcticus, e di una famiglia di attinie sono i generi Glyphostylum e Glyphoperidium.
Sulla neve rossa vive un acaro particolare alla regione, Gainia nivalis. Varî collemboli (Achorutoides, Cryptopygus, Isotoma) abbondano tra i muschi e i licheni; a ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] totalmente anche l'uomo: quando lo vediamo scattare (dopo tanti anni di silenzio) perché la sua scoperta dell'acaro della scabbia non ha avuto le debite conseguenze terapeutiche, quando assistiamo alla sua disperazione per la perdita di qualche ...
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L'Ottocento: biologia. Fisiologia e medicina sperimentale
Frederic L. Holmes
Fisiologia e medicina sperimentale
Nel corso dell'Ottocento la fisiologia divenne una solida disciplina a base sperimentale: [...] 'unico caso di questo tipo cui potesse fare riferimento ai suoi tempi era il parassita responsabile di una forma di prurito (acaro della scabbia). Tuttavia gli storici non si sono spinti abbastanza a fondo nell'analizzare i modi più sottili con cui i ...
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(dall'arabo quṭn; fr. coton; sp. algodón; ted. Baumwolle; ingl. cotton).
Sommario. - Botanica: Generalità (p. 676); Sistematica dei cotoni (p. 678); Coltivazione: Storia (p. 679); La coltivazione nei diversi [...] . - La pianta del cotone è attaccata da insetti d'ogni genere, forse più d'ogni altra pianta coltivata, e anche da acari, batterî, crittogame, ecc.; di queste cause nemiche ne sono state segnalate circa un centinaio e talune hanno una capacità di ...
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acaro
àcaro s. m. [dal gr. ἄκαρι]. – Nome comune delle varie specie di artropodi dell’ordine degli acari (lat. scient. Acarina), della classe aracnidi, tutti di piccole o piccolissime dimensioni, con corpo non segmentato e 4 paia di zampe...
acariosi
acariòṡi s. f. [der. di acaro, col suff. -osi]. – A. della vite: alterazione dei rami e delle foglie della vite, dovuta a un acaro (Phyllocoptes vitis); presenta sintomi che si confondono con quelli dell’arricciamento.